Da “God save the Queen” a “’A Maronn c’accumpagn” è un attimo


Con un giorno di ritardo sul calendario UEFA ed alla sola presenza dei fans della squadra scozzese, limitazione dovuta ai problemi organizzativi legati al lutto nazionale per Sua Maestà la Regina Elisabetta II, mercoledì 14 il Napoli ha battuto 3-0 i Rangers nella trasferta di Glasgow valida per la seconda giornata di Champions League. Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio all’Ibrox Park per rendere omaggio alla sovrana scomparsa l’8 settembre scorso all’età di 96 anni e, sempre per rispettare il lutto, non è stato fatto risuonare il classico inno della Champions League. I tifosi scozzesi però hanno organizzato una splendida coreografia sugli spalti e, nonostante il diniego espresso dall’organo di governo del calcio europeo, tutto l’Ibrox ha intonato a squarciagola l’inno britannico “God Save the King”.
Resta da vedere se, a causa del gesto, dovranno versare una multa.
É stata una battaglia quella di Ibrox, ben più di quanto il risultato rotondo, 0-3 in trasferta, non racconti. Una prova di forza per il Napoli più volte vicino al gol anche nel primo tempo ma in vantaggio solo al 68’ su rigore di Politano.
Durante la prima frazione di gioco si susseguono occasioni senza gol da una parte e dall’altra con Meret impegnato a difendere la porta azzurra e McGregor bravo e fortunato a fare altrettanto. La forza fisica e la grinta dei Rangers contro il palleggio e la tecnica del Napoli. Prima dell’intervallo, pregevole una rasoiata a fil di palo di Kvaratskhelia. Ma è nella ripresa che gli uomini di Spalletti esondano. Gli scambi al limite dell’area tra Zielinski, Politano ed il georgiano mettono in difficoltà la retroguardia dei Rangers. Ma la partita cambia con l’espulsione, per doppio giallo, di Sands che stende Simeone in area. Calcio di rigore assegnato agli azzurri: Piotr dagli 11 metri sbaglia. Il pallone viene ribattuto in rete da Politano ma l’arbitro Lahoz annulla e fa ripetere il penalty per comportamento errato del portiere scozzese ed anche perché, contemporaneamente, il n. 21 del Napoli entra in area prima del tiro. Zielinski nuovamente sul dischetto risbaglia, esaltando la serata del 40enne McGregor.
Sopra di un uomo il Napoli continua a dominare e dieci minuti più tardi, su un’altra conclusione di Kvara, arriva il terzo penalty della serata. Questa volta si prepara a batterlo Politano che non fallisce. L’1-0 sblocca il match ed apre ogni tipo di spazio. Con i cambi nel finale ed approfittando della stanchezza degli scozzesi, il Napoli dilaga trovando il raddoppio con Raspadori all’85’, e poi calando il tris con il primo gol in azzurro di Ndombele su magico assist di Anguissa.
L’ultimo brivido della serata è provocato, nel recupero, da un rigore concesso e revocato al Var ai locali per un tocco di petto di Rrahmani. Un bel Napoli che può contare finalmente su una panchina che ospita non più seconde linee ma alternative valide quanto i titolari. E forse quest’anno è proprio questo il punto di forza del rinnovato Napoli.
Due su due per i partenopei che vincono e convincono. Gli azzurri di Spalletti sono tornati da Glasgow con tanta, tantissima consapevolezza e a punteggio pieno, volano in testa al gruppo A, a +3 su Liverpool e Ajax, prossima avversaria degli azzurri.