A 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la memoria di due Eroi dello Stato


L’estremo sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, alacri sostenitori della giustizia e fedeli servitori dello Stato, incarna i massimi valori della Costituzione repubblicana.
Con i ritratti di Falcone e Borsellino disegnati da Igor Belansky.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due Eroi italiani caduti nella lotta alla mafia, a cui tutti dobbiamo mirare come esempio. A trent’anni dalla loro morte, Igor Belansky rende omaggio con i suoi ritratti a due servitori dello Stato, che fino all’estremo sacrificio hanno incarnato i supremi valori fondamentali della Costituzione della Repubblica.

Nel loro volto l’illustratore ha impresso il senso di tutto quanto essi hanno dimostrato nell’impegno a difendere lo Stato di diritto, nella fedeltà ai diritti fondamentali di ogni cittadino e nella volontà di proteggere e migliorare la qualità della vita nelle comunità della nostra nazione.

La loro capacità di sfidare la criminalità organizzata derivava da una profonda comprensione degli avversari, e dall’umiltà di non sottovalutarli, inoltre dalla determinazione a non rinunciare mai nelle nostre libertà.

Per tali ragioni, la mafia scelse la facile soluzione di eliminarli con la ferocia della violenza, con la miope presunzione di ristabilire un proprio primato, costringendo lo Stato a ritirarsi. Al contrario, però, dallo shock nazionale che seguì tanta efferatezza, la stragrande maggioranza degli italiani trasse una importante lezione: in definitiva, mai cedere per mancanza di fiducia o di paura di fronte alla mafia.

Ecco come, ricordando Falcone e Borsellino, la loro vita e le loro azioni, noi tutti possiamo contribuire a rendere più forte la Repubblica e le sue Istituzioni nella, non ancora terminata, guerra contro ogni forma di illegalità. Ed è questa l’eredità da lasciare alle nuove generazioni.

Animato da questo spirito, con i suoi ritratti, Belansky cerca di evocare forti risposte emotive da parte del pubblico. Lo fa utilizzando immagini vivide ed espressive. Questo spesso gli permette di alimentare la memoria di personalità salienti della nostra storia più recente, specialmente di quelle che, come Falcone e Borsellino, si sono spese per il bene comune.

Belansky crede, infatti, che l’arte abbia il potere di guarire e di contribuire alla società in modo positivo. Ed in questo, come artista, condivide i più significativi intenti della sociatria.