I ragazzi vanno a lezione dal Capitano Ultimo


Con un’illustrazione di Igor Belansky.
Il colonnello De Caprio, detto anche “Capitano Ultimo”, uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata, continua nel suo encomiabile impegno.

Capita a volte che chi abbandona un lungo e onorato servizio nelle istituzioni, poi decida di svolgere una altrettanto importante funzione di testimonianza attiva. Il Colonnello Sergio de Caprio, ex capo dell’unità Crimor dei ROS dei Carabinieri, ed ex vicecomandante del Comando carabinieri per la tutela dell’Ambiente a Roma, lo ha fatto tenendo lo scorso 6 maggio, ad Ancona, una conferenza per studenti delle scuole superiori sui temi della legalità e della lotta alla criminalità per promuovere e diffondere tra i giovani una cultura dei valori civici.

Il colonnello de Caprio, detto anche “Capitano Ultimo”, è uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata. È noto, soprattutto, per l’arresto del capo di Cosa Nostra Totò Riina il 15 gennaio 1993, quando era a capo della divisione Crimor della gendarmeria ROS. L’incontro è una delle iniziative organizzate dalla scuola, nell’ambito dell'”educazione civica”, allo scopo di sensibilizzare le giovani generazioni ai valori del rispetto della legittimità, della cittadinanza attiva, del volontariato nella società in cui si vive, e della consapevolezza del ruolo indispensabile dell’individuo per società.

Considerandolo un eroe, forse incompreso, del nostro tempo, l’illustratore Igor Belansky gli dedica questa settimana un suo ritratto, a partire da una delle sue rare immagini a volto non travisato. L’artista sostiene: “L’unica cosa che posso dire di lui, oltre ad ammirare il suo straordinario coraggio, è che sono persone simili a lui a mantenere alto il valore delle nostre Istituzioni”. Belansky così prosegue nel suo particolare intento di rendere omaggio a personalità salienti della storia più recente.