Aspettando chi vince il tricolore


L’ultima giornata di Serie A vede oggi come pezzo forte alle 21,00 i due match salvezza: Salernitana-Udinese e Venezia-Cagliari. Ma prima si deciderà l’appuntamento con lo scudetto. Il titolo di campione d’Italia infatti si decreterà alla volata finale. Non succedeva da diversi anni che lo scudetto si decidesse all’ultima giornata e che fossero Milan e Inter le due pretendenti per la vittoria del tricolore. La Lega Serie A ha deciso di far giocare le due squadre in contemporanea oggi pomeriggio alle 18:00. L’Inter ospiterà la Sampdoria con la salvezza già in tasca mentre il Milan, forte dei due punti di vantaggio in classifica, affronterà in trasferta il Sassuolo. I nerazzurri devono vincere contro la Sampdoria e sperare in una sconfitta del Milan per conquistare il tricolore. Alla squadra allenata da Pioli invece basta solo un punto per conquistare il campionato.
Nel frattempo, la Lega si sta preparando a ogni evenienza e sta organizzando una doppia premiazione. La prima, ovviamente, al Mapei Stadium, dove eventualmente verrà premiato il Milan con coppa e medaglie. L’altra premiazione, invece, verrà organizzata all’interno di San Siro per premiare, nell’eventualità, la squadra nerazzurra. In un caso o nell’altro, che siano milanisti o interisti, in serata piazza Duomo si riempirà di tifosi che festeggeranno lo scudetto.
Matematicamente già in serie B abbandonano la prima serie Venezia e Genoa. La lotta per la salvezza quindi a questo punto riguarda solo due squadre: il Cagliari e la Salernitana. Sardi e campani sono separati in classifica da solo 2 punti. La Salernitana, autrice di una spettacolare rimonta, è padrona del proprio destino. Oggettivamente favorita, perché gioca in casa contro un avversario senza stimoli, se supera la tranquilla ma robusta Udinese è salva. Più complicata la situazione del Cagliari, che gioca a domicilio di un Venezia retrocesso ma che a Roma ha dimostrato di essere vivo. Per salvarsi il Cagliari deve necessariamente vincere a Venezia e sperare in un mancato successo della Salernitana.
Se le due contendenti, che si affidano ai gol di Bonazzoli e Joao Pedro, arrivano alla pari, si salveranno i sardi che hanno una migliore differenza-reti.
Napoli e Juventus, rispettivamente terza e quarta, sono ormai certe della partecipazione alla prossima stagione della Champions League.
Per quanto riguarda l’assegnazione delle due residue piazze europee queste vanno a Lazio e Roma. La Roma infatti si è qualificata alla prossima edizione dell’Europa League 2022/2023 vincendo 3-0 in casa del Torino. E adesso con serenità mercoledì prossimo i giallorossi si giocheranno la finale di Conference League a Tirana. Sabato sera invece negli ultimi 90 minuti si sono giocate l’accesso alla Conference League la Fiorentina e l’Atalanta.
La Dea rimane beffata dall’Empoli a 10’ dalla fine chiudendo all’ottavo posto e, dopo 5 stagioni ad altissimo livello, fuori dall’Europa. La Fiorentina invece esce vittoriosa 2-0 dal big match con la nemica storica, la Juventus, che si congeda da un’annata di transizione conclusasi senza titoli. I gigliati si prendono i tre punti, il settimo posto e parteciperanno alla prossima Conference League.
Per l’ultimo giro della Serie A 2021/2022 alle 12:30 il Napoli di Spalletti giocherà contro lo Spezia. I liguri, già salvi non hanno più nulla da chiedere al campionato.
I padroni di casa si apprestano ad ospitare i partenopei con la tranquillità di aver raggiunto la salvezza matematica, un traguardo importantissimo e tutt’altro che scontato, a inizio stagione, per gli uomini di Thiago Motta che, per il terzo anno di fila, si apprestano a giocare nel massimo campionato. L’azzurra formazione ospite invece, con qualche settimana di anticipo, ha messo in cassaforte prima la partecipazione in Champions League, tornando a disputarla dopo due stagioni di assenza, e poi il terzo posto matematico. La formazione di Luciano Spalletti, soddisfatta dei risultati raggiunti, in più di un’occasione in questa stagione, ha dato l’impressione di avere tutte le carte in regola per poter puntare più in alto, ma poi, per una serie di fattori, non è riuscita a concretizzare sogni e speranze.
Pertanto, nella prossima stagione, ci sarà molto da lavorare per la dirigenza azzurra, chiamata anche a sostituire il capitano Lorenzo Insigne, salutato dalla propria gente proprio in occasione dell’ultimo match casalingo ed oggi chiamato agli ultimi novanta minuti in maglia azzurra.