Guerra Russo Ucraina: chiariamo un punto


Questo vorrebbe essere un articolo breve, dovendo esprimere un solo concetto, molto semplice. Non garantisco sulla brevità, perché a volte mi lascio trasportare, ma il concetto è davvero uno solo.
Sono settimane ormai, forse mesi, che sentiamo in ogni trasmissione televisiva e leggiamo su ogni social che per otto lunghi anni abbiamo ignorato il conflitto nel Donbass. Tralascio le farneticazioni sul supposto genocidio (si sa che la supposta è una bassa insinuazione) dei poveri russi da parte degli ucraini, non volendo alimentare un argomento che ritengo sterile.
Ma nei discorsi di cui sopra la cosa che più fa imbufalire è la retorica con cui ogni politologo, improvvisato o di mestiere, sostiene che già allora avremmo fornire supporto all’Ucraina, e farlo solo adesso è troppo tardi.
Costoro, in poche parole, sostengono la seguente tesi: se noi occidentali avessimo a suo tempo dato una mano a Zelensky e ai suoi predecessori, sporcandoci le mani nel Donbass, l’Ucraina non avrebbe subito l’attacco delle armate di Putin. Come dire, voltando la frittata, che la colpa della guerra è nostra perché avremmo dovuto aiutare l’Ucraina allora e non adesso.
A prima vista in concetto potrebbe reggere, tuttavia vi è un’obiezione gigantesca a questo ragionamento: l’Occidente non è intervenuto semplicemente perché tale aiuto non è mai stato richiesto.
Spieghiamo meglio con un esempio. Immaginiamo per un attimo che lo stato di Bananas, simpatizzante dell’Occidente, entri in conflitto col regno di Sverbegia, che invece adotta una politica imperialista di stampo vetero-comunista.
Bananas è uno stato libero e indipendente, che commercia con tutto il mondo in Kiwi (credevate banane, eh?) e in tacchi per scarpe, di cui detiene il 60% del mercato mondiale. Alcune regioni di Bananas si ribellano al potere centrale e scoppiano disordini anche cruenti con frange di facinorosi che vogliono l’annessione alla Sverbegia.
L’Occidente continua a importare da Bananas ciò che gli occorre: i bar nella UE continuano a servire frullati di kiwi e le donne occidentali continuano a sfoggiare scarpe con tacco dodici con la solita alterigia. Nessuno pensa di aiutare Bananas perché risulta chiaro a tutti che si tratta di una questione interna,
Dopo anni di scaramucce e botte da orbi da entrambe le parti, ma sempre in territorio banano, il re di Sverbegia decide di invadere lo stato confinante con il chiaro intento o le parti a lui favorevoli, ma tutta la repubblica.
A questo punto il presidente di Bananas chiede aiuto agli stati amici, i quali, ovviamente, non glielo negano.
Diciamo anche che Bananas non avrebbe potuto chiedere aiuto prima dell’invasione: sarebbe come se Franco avesse chiesto aiuto a Mussolini ai tempi della guerra civile, o come se i confederati avessero chiesto aiuto al Messico contro l’Unione.
Non è un concetto molto difficile, però sono certo che alcuni non o capiranno.
O non vorranno capirlo. Che è peggio.