Torino-Napoli: decide Fabian Ruiz


Perduta ogni occasione per puntare allo scudetto, il Napoli, con la matematica certezza di aver conquistato un posto in Champions League, si pone come obiettivo immediato la difesa del terzo posto dall’assalto della Juventus.
Si comincia subito dalla terzultima giornata di campionato dove nell’anticipo di venerdì sera il Genoa fa l’impresa e batte la Juventus a Marassi 2-1 con un calcio di rigore di Criscito al 96′. Questo importante risultato continua ad alimentare speranze salvezza nei rossoblù che si portano ad un solo punto dalla Salernitana.
Il successo dei liguri a Marassi apre la possibilità agli azzurri di allungare sui bianconeri nella trasferta di Torino contro i granata.
Gli azzurri di Luciano Spalletti, dopo l’ampia vittoria contro il Sassuolo, alla vigilia del match contro la formazione di Ivan Juric si sono allenati sotto gli occhi di un particolare spettatore. Il presidente De Laurentiis è andato a far visita ai suoi campioni assistendo alle sedute di lavoro che hanno previsto: esercitazioni tattiche, partite a tema, prove sui calci piazzati e l’immancabile torello. Chissà se il Patron del Napoli, nel suo ineffabile stile, non abbia elargito qualche furba strategia al tecnico.
Tant’è che contro il Torino, nella partita di ieri pomeriggio, l’allenatore del Napoli è in dubbio se confermare il 4-2-3-1, modulo di fiducia col quale è stata sopita ogni lecita ambizione del Sassuolo oppure schierare Lobotka, ormai recuperato, al centro della mediana al posto del belga e passare così al 4-3-3.
In campo alle 15,00 Spalletti scioglie ogni riserva e sembra intenzionato ad affidarsi al Napoli che ha rifilato una goleada agli emiliani. Squadra che vince, e che offre divertimento e una ritrovata brillantezza in alcuni uomini chiave, non si cambia.
Dunque lo schieramento prevede: Ospina tra i pali, in difesa Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui. Duo di centrocampo composto da Fabian Ruiz e Anguissa, davanti a loro Lozano a destra, Mertens in mezzo e Lorenzo Insigne a sinistra con il compito di supportare l’unica punta Victor Osimhen. In panchina ancora una volta Piotr Zielinski, alternativa di lusso, e Lobotka, ma per lui, appena rientrato, è previsto un ritorno in campo graduale.
Il Torino è un avversario ostico, che sa spegnere le fonti di gioco altrui e ripartire con grande intensità, ma il Napoli a trazione anteriore con Mertens alle spalle di Osimhen, dal primo minuto, ha dato segnali di crescita riuscendo ad esprimere maggiore pericolosità.
Il primo tempo trascorre senza rischi ed emozioni. Le squadre si studiano e nessuna delle due pare spinta da grosse motivazioni.
Con maggiore ritmo si apre la ripresa all’improvviso la partita si fa combattuta. Il Napoli crea e spreca occasioni di gioco. Al 59’ per atterramento in area granata dell’attaccante belga, al Napoli viene assegnato un calcio di rigore. Il solito Insigne dal dischetto questa volta si fa parare il tiro da Berisha che devia in angolo. Può accadere di sbagliare un rigore, ma poi lo stesso capitano perde anche l’occasione di rifarsi divorando una clamorosa occasione davanti al portiere con Lozano libero alla sua destra. La gara viene decisa al 73’ da Fabian Ruiz che recupera palla e vola verso l’area di rigore granata trovando il sinistro vincente che beffa il portiere albanese.
Il Toro ha fatto davvero poco ed il Napoli vincendo meritatamente consolida il suo terzo posto in classifica a quota 73, a + 4 dalla Juventus e a -8 dall’Inter, in attesa della gara di questa sera del Milan che potrebbe sancire la matematica esclusione dei partenopei dalla lotta per lo scudetto.