Elemosinare amore non basta


E’ proprio della natura umana desiderare costantemente di amare e di essere amati, anche se la ricerca in questione è finalizzata a cose materiali, queste ultime, così come l’uomo, sono destinate a finire, lasciandoci segni indelebili; pensiamo alla scomparsa di un familiare, di un amico, o quella presunta felicità o momenti di gioia mai raggiunti.

E qui rivedo il film della mia vita, sin da piccolo orfano di padre elemosinavo un po’ d’amore, trovato poi in famiglia ed in moltissime persone che hanno cercato di riempire quel vuoti che ogni giorno prendeva sempre più forma.

L’uomo ha sempre continuato la ricerca d’amore sperando di non rimanerne deluso, cosa impossibile in quanto l’uomo non ha il potere di essere garante dell’amore, ma non si arrende e continua ad elemosinare qualcosa che ha già, perché solo Dio è l’assoluto dell’amore.

Questa è solo un’idea, troppo poco per trovare la strada giusta e in questa immensità tra l’immaginare e il credere, mi sono avvalso dei miei ‘idoli’, che sono presenti da sempre nella mia vita sia moralmente che spiritualmente.

Cito per primo San Giovanni Maria Vienné chiamato il curato d’Arsy per il suo grande amore per Dio è diventato sacerdote e patrone dei sacerdoti (europei).

Vi sono però altri laici del nostro secolo che dopo una ricerca affannosa d’amore e dopo un’esperienza religiosa, con l’aiuto di Dio, sono divenuti dispensatori d’amore, costituendo movimenti religiosi sparsi in tutto il mondo:
Kiko Arguello fondatore del movimento neocatecumenale.
Chiara Lubich fondatrice dei focolarini
Edoardo Bonin fondatore del Movimento del Cursillos di Cristianità

E proprio riguardo a quest’ultimo movimento la diocesi di Savona vanta meriti; infatti in questi anni diversi laici dopo tale esperienza ed un lungo cammino di studi teologici e liturgici sono stati ordinati sacerdoti, diaconi e suore.

Anch’io nel seguire le orme dei miei idoli sono stato insignito di tale grazia dopo aver fatto la stessa esperienza del Cursillos nel 1992. Ho potuto così sperimentare l’amore che Dio ha per tutti noi; vivendo felicemente con mia moglie Pina il sacramento del matrimonio da cinquant’anni, si è aperta solo la porta di un lungo e faticoso cammino, ma di certo non mi sento un mendicante d’amore.

San Matteo diceva: attraverso i miei frutti conoscerete l’albero.