“Un uomo – Paolo Caccia Dominioni” edito dalla Rivista Militare dell’Esercito


La presentazione è stata a cura del col. Giuseppe Cacciaguerra nel corso del “lunedì letterario”.
Folta la partecipazione, in sala anche il labaro dell’ANVG – Associazione Nazionale dei Volontari di Guerra.
Correda l’articolo un ritratto di Paolo Caccia Dominioni liberamente interpretato da Igor Belansky.

Varazze (SV). Dopo aver partecipato in qualità di relatore alla conferenza su «Storia e significato del Milite Ignoto», tenutosi nel passato mese di novembre, in occasione della commemorazione del centenario della traslazione nel sacello dell’Altare della Patria, e il conferimento della cittadinanza onoraria allo stesso da parte della ridente località rivierasca, il 7 febbraio nella locale Biblioteca Civica “Eugenio Montale” il colonnello Giuseppe Cacciaguerra (foto) ha presentato il libro «Un uomo – Paolo Caccia Dominioni». L’incontro è stato inserito nella rassegna «Lunedì letterario».

Erano presente la cittadinanza, rappresentanti dell’Amministrazione comunali e delle associazioni, tra le quali la Federazione provinciale di Savona dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra, con il proprio labaro intitolato alle M.O.V.M. Col. Caminati e Cap. Raimondi.

Il prezioso volume, di grande valore sociale e morale, giunto alla quarta ristampa, raccoglie le opere più significative prodotte, nella sua lunga e irripetibile esistenza, dal colonnello del Genio Paolo Caccia Dominioni, eroico combattente nella battaglia di El Alamein, conte di Sillavengo, architetto, ingegnere, scrittore e artista.
Già comandante del 31° Battaglione guastatori del Genio ad El Alamein, dopo la fine della Seconda guerra mondiale si dedicò volontariamente, per oltre 12 anni, alla ricerca delle salme dei caduti di ogni nazione, disperse tra le sabbie del deserto, con grande spirito di sacrificio, incurante dei disagi e dei rischi continuamente incombenti tra i campi minati ancora attivi.
Grazie alla sua dedizione, oltre 1500 salme italiane disperse nel deserto, unitamente a più di 300 di altre nazionalità, vennero recuperate e altre 1000, rimaste senza nome, venivano identificate e restituite, con le prime, al ricordo, alla pietà ed all’affetto dei loro cari. Inoltre, 4814 caduti riposano oggi nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein, da lui progettato e costruito, a tramandarne le gesta ed il ricordo alle generazioni future.
Pertanto, l’Esercito ha inteso rendere un doveroso omaggio a questo eroe, che ha lasciato in eredità più di cinquecento tra disegni, schizzi, tavole e illustrazioni, oltre trecento progetti architettonici realizzati, libri e articoli di stampa da cui emerge la poliedricità del suo ingegno. L’opera, la cui edizione è avvenuta sotto la supervisione dell’Ispettorato dell’Arma del Genio attraverso un lungo lavoro di ricerca e raccolta delle fonti, quanto poteva essere reperito sulla vita e le realizzazioni di Dominioni, è completamente illustrata.
Già comandante del Reggimento Lancieri di Montebello, il colonnello Cacciaguerra è in atto direttore della Rivista Militare dell’Esercito, una delle più antiche italiane, con il suo primo numero uscito nel 1856. È, inoltre, figlio di Corrado, noto scultore in bronzo e in marmo, ma soprattutto mosso da una grande passione per le forme che si possono ricavare dalla lavorazione del legno, e presidente dell’Associazione Artisti Varazzesi, trasferitosi negli anni Settanta in Liguria dalla natia Piazza al Serchio, in provincia di Lucca.