Programmato il XII Festival Verdi


Si svolgerà a Parma e Busseto dal 22 settembre al 16 ottobre 2022.

Al Teatro Regio di Parma Roberto Abbado, Direttore musicale del Festival Verdi, dirige La forza del destino nella versione di Milano 1869, nel nuovo allestimento con la regia di Yannis Kokkos, sul podio di Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna,
e Riccardo Frizza dirige Simon Boccanegra nella rara prima versione di Venezia 1857, nel nuovo allestimento con la regia di Valentina Carrasco, con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma.

Al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza Sebastiano Rolli dirige Il trovatore nell’allestimento creato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016 con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma.

Michele Mariotti dirige Messa da Requiem sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma.

Daniele Gatti dirige i Quattro pezzi sacri con Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

Rosa Feola e Sergio Vitale protagonisti del Gala Verdiano.

Al XXII Festival Verdi, realizzato con i partner istituzionali La Toscanini e Fondazione Teatro Comunale di Bologna, e con il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, figurano artisti del calibro di Varduhi Abrahamyan, Enkhbat Amartuvshin, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato.

Lella Costa protagonista di Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola commissione del Festival in prima assoluta realizzata da Società dei Concerti di Parma.

Il nuovo allestimento di Caravan verdiano porta Rigoletto nelle piazze di Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

Il gala lirico benefico del Club dei 27 Fuoco di Gioia festeggia il suo primo decennale con un’edizione speciale.

Verdi Off inaugura la sua VII edizione di eventi gratuiti e diffusi con cinque progetti all’insegna di inclusione, partecipazione, multidisciplinarietà, portando la musica di Giuseppe Verdi nelle piazze, nei cortili, nei luoghi di cura a Parma, Busseto e provincia.

Prelazioni dal 13 aprile, Abbonamenti dal 21 aprile, Biglietti dal 3 maggio 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 4 maggio 2022 online su festivalverdi.it

Dal 22 settembre al 16 ottobre 2022 il Festival Verdi celebra la sua XXII edizione, in una veste più completa, con 3 opere in forma scenica, di cui 2 nuovi allestimenti, dopo le due recenti edizioni nella versione di Scintille d’Opera, che hanno portato premi e riconoscimenti prestigiosi, in continuità con gli alti livelli artistici e scientifici del progetto, sempre teso a offrire una proposta di grande accuratezza filologica e scientifica nella riscoperta del Verdi autentico, riportando le sue opere alla volontà, al pensiero e al dettato musicale originale, affiancando a questi aspetti la sfida sul teatro di regia.

La musica verdiana risuonerà festosamente anche fuori dal teatro, grazie alla VII edizione di Verdi Off, dal 17 settembre al 16 ottobre 2022, per diffondersi e sprigionare il suo entusiasmo nelle piazze, nei parchi e nelle strade, animando i cortili e i quartieri, in centro e in periferia, rallegrando i luoghi di cura, di sofferenza, di detenzione, abbracciando Busseto, che diede i natali al Maestro, con recital e appuntamenti dedicati, e Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

Un hilo rojo unisce le tre opere in programma, che attingono tutte da fonti letterarie spagnole: La forza del destino, dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, che inaugura il Festival nel nuovo allestimento di Yannis Kokkos con la direzione di Roberto Abbado, Direttore Musicale del Festival Verdi che dirige la partitura dell’opera nella versione di Milano 1869 nell’edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes; Il trovatore, dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza, dove il Festival torna ad allestire un’opera, nell’allestimento ideato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016, con la direzione di Sebastiano Rolli nell’adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica a cura di David Lawton; Simon Boccanegra, dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza che dirigerà la prima, rara versione di Venezia del 1857 in un’edizione che per la prima volta integra i documenti autografi conservati a Sant’Agata divenuti disponibili agli studiosi solo recentemente. La programmazione offre una panoramica sul periodo centrale della produzione di Giuseppe Verdi e sconfina nella piena maturità con Messa da Requiem, che quest’anno sarà eseguita con la direzione di Michele Mariotti nell’edizione critica a cura di David Rosen, e con i Quattro pezzi sacri, che vedono sul podio Daniele Gatti. Rosa Feola e Sergio Vitale saranno protagonisti del Gala Verdiano che celebra il 209° compleanno di Giuseppe Verdi. Il gala benefico Fuoco di Gioia a cura del Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna con una speciale edizione in occasione del suo primo decennale. AroundVerdi, la rassegna in cui le opere del Maestro incrociano linguaggi, generi, espressioni artistiche diverse, vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma Lella Costa nello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, realizzato in prima assoluta su commissione del Festival Verdi, mentre il nuovo allestimento del Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro porterà l’opera nelle piazze di Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

Tra i protagonisti del XXII Festival Verdi, realizzato con i partner istituzionali La Toscanini e Fondazione Teatro Comunale di Bologna, figurano artisti del calibro di Varduhi Abrahamyan, Enkhbat Amartuvshin, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato, i complessi della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

“Dopo aver testimoniato con determinazione la propria mission, reagendo senza abdicare alle proprie responsabilità, senza fermarsi, cercando e individuando soluzioni inedite e assumendo una nuova, provvisoria, fisionomia, le Scintille d’Opera delle due recenti edizioni, il XXII Festival Verdi prosegue nel graduale percorso di ritorno alla propria dimensione consueta, – dichiara Anna Maria Meo Direttore generale del Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi – quella dimensione di 4 debutti in 4 giorni consecutivi per 4 fine settimana a cui abbiamo l’ambizione di tornare, capace di richiamare a Parma e nelle terre di Verdi il pubblico di appassionati da cinque continenti, che ci auguriamo potremo ricominciare ad accogliere sin da questa XXII edizione”.

PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi sono realizzati grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Comune di Fidenza, Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Advisor AGFM. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Digital counselling Unsocials.
Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Hospitality Partner Novotel. Sostenitori tecnici Azzali, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Bip, Doyle, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio aderisce a Fedora, Opera Europa, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori Glove ICT, CePIM, Mutti, Parmacotto, Grasselli, Sicim, La Giovane, Augiaro&Figna, Parmalat, GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Colser Aurora Domus, Oinoe. Partner istituzionali, Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Partner artistici Società dei Concerti di Parma, Casa della musica, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2021.

LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI
Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi rinnova quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival.
La forza del destino. Illustrazione Elisa Seitzinger
OPERE E CONCERTI

La forza del destino, melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, inaugura il XXII Festival Verdi giovedì 22 settembre 2022, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma (recite sabato 1 ottobre, ore 20.00, domenica 9 ottobre, ore 20.00, domenica 16 ottobre, ore 17.00). L’opera, dedicata a Renata Tebaldi nel centenario della nascita, va in scena in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Massimo di Palermo, Opéra Orchestre National Montpellier Occitaine con la regia, le scene e i costumi di Yannis Kokkos (al suo debutto in quest’opera verdiana e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), la drammaturgia di Anne Blancard, le luci di Giuseppe Di Iorio, le coreografie di Marta Bevilacqua, i video di Sergio Metalli.
Roberto Abbado sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Gea Garatti Ansini, dirige la partitura dell’opera nella versione per Milano 1869, edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes, the University of Chicago Press, Chicago e Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano. In scena Anna Pirozzi (Donna Leonora), Gregory Kunde (Don Alvaro), Enkhbat Amartuvshin (Don Carlo di Vargas), Marko Mimica (Padre guardiano), Roberto de Candia (Fra’ Melitone), Annalisa Stroppa (Preziosilla), Andrea Giovannini (Mastro Trabuco), Alessio Cacciamani (al debutto nel ruolo del Marchese di Calatrava, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Natalia Gavrilan (al debutto nel ruolo di Curra), Jacobo Ochoa (al debutto nel ruolo di Un alcade), Adolfo Corrado (Un chirurgo).

“Un’opera epica e intima, che ci porta in un mondo di violenza e passione – scrive Yannis Kokkos. Irruzione di eventi improbabili, situazioni incredibili, colpi di scena diventano perfettamente coerenti grazie al genio musicale e drammatico di Verdi. Una maledizione paterna che ricade su tutti i personaggi, una fatalità implacabile che grava su Don Alvaro, questo principe mezzosangue di un regno lontano, perseguitato dalla discriminazione razziale e spinto dall’oscura determinazione dell’eroe romantico, dall’odio implacabile che il fratello di Leonora prova, un odio ossessivo per Alvaro, il suo amante, così ben descritto nel racconto di Joseph Conrad The Duelists. Un odio che crea un’atmosfera di assoluta violenza e che diventa il destino dello stesso Don Carlo, di Don Alvaro e di Leonora. È ovviamente importante fondare la lettura dell’opera sulla sua duplice dimensione militare e religiosa: la materialità della guerra e la trascendenza spirituale incarnata da Padre guardiano. Temi che risuonano fortemente oggi. Interno dominato dalla figura del padre, locanda che permette gli incontri più ambigui, convento, rovine di guerra, paesaggi desertici compongono uno spazio mentale, spesso espressionista, che mescola epoche, si libera dalla realtà e apre le porte del fantastico. Allo stesso modo, i costumi, nobili e contadini, dei civili e dei soldati, passano attraverso il tempo. Rappresentare quest’opera molto speciale per il Festival Verdi di Parma nel 2022 è un segno di speranza”.

Messa da Requiem. Illustrazione Elisa Seitzinger
Michele Mariotti torna al Festival Verdi venerdì 23 e 30 settembre 2022, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma, per dirigere Messa da Requiem nell’edizione critica a cura di David Rosen, the University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.
Michele Mariotti. Foto Victor Santiago
Solisti il soprano Marina Rebeka (al debutto nella Messa da Requiem e per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il mezzosoprano Varduhi Abrahamyan (per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il tenore Fabio Sartori, il basso Riccardo Zanellato.
Simon Boccanegra. Illustrazione Elisa Seitzinger
Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Simón Boccanegra di Antonio García Gutiérrez va in scena al Teatro Regio di Parma domenica 25 settembre 2022, ore 20.00 (recite 29 settembre, 6 ottobre, 14 ottobre) nella prima, rara versione, rappresentata a Venezia nel 1857, in un’edizione che per la prima volta integra documenti autografi conservati a Sant’Agata, nel nuovo allestimento, con la regia di Valentina Carrasco (al debutto in quest’opera verdiana e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), le scene di Martina Segna, i costumi di Mauro Tinti, le luci di Ludovico Gobbi.

Riccardo Frizza dirige la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Il cast è composto da Vladimir Stoyanov (Simon Boccanegra), Roberta Mantegna (al debutto nel ruolo di Maria/Amelia), Riccardo Zanellato (Jacopo Fiesco), Piero Pretti (al debutto nel ruolo di Gabriele Adorno) Devid Cecconi (Paolo Albiani, per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi) Adriano Gramigni (Pietro), Giorgio Trucco (Pietro, cortigiano), Paolo Antognetti (al debutto nel ruolo di Un capitano dei balestrieri), Chiara Guerra (Un’ancella di Amelia).

Il Festival Verdi torna al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza con Il trovatore, dramma lirico in quattro parti su libretto di Salvadore Cammarano tratto dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena sabato 24 settembre 2022, ore 20.00 (recite 2, 8, 13 ottobre, ore 20.00) nell’allestimento realizzato per il Festival Verdi 2016 dal Teatro Regio di Parma con la regia di Elisabetta Courir, le scene di Marco Rossi, i costumi di Marta Del Fabbro, le luci di Giuseppe Ruggiero, le coreografie di Michele Merola.
Sebastiano Rolli dirige la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, nell’adattamento per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica della partitura a cura di David Lawton Casa Ricordi srl, Milano. Tra i protagonisti il soprano Silvia Dalla Benetta e il tenore Angelo Villari nei ruoli di Leonora e Manrico.

Sebastiano Rolli

“Trovatore ha insito il concetto poetico del creare, fin nella sua origine semantica – scrive Elisabetta Courir. Creare, come sintesi della totalità, riflette l’emozione che si genera da tutto ciò che è dissonante, creare attrazione per tutte le zone d’ ombra, le fratture, i vuoti, i silenzi, amore per l’inesprimibile, amore per tutto ciò che è supremo dove la tensione viene spinta al massimo e sembra risucchiarci nel buio. Nel percorso evolutivo di quest’opera confluiscono e s’intersecano tre differenti punti di vista: quello dell’autore del dramma, lo spagnolo Garcìa Gutiérrez, che lo scrisse e mise in scena nel marzo1836, quello del poeta napoletano Salvatore Cammarano, redattore del libretto, e quello di colui che lo rese immortale proponendolo e musicandolo: Giuseppe Verdi. La storia, attraverso ognuno di essi, assume un senso differente. Gutierrez sceglie una versione più barbara, più cruenta che evocasse un contesto sociale radicato e permettesse di sviluppare l’azione in maniera spettacolare, per far emergere passioni e ambizioni, in un dramma che non viene definito storico, ma cavalleresco, più vicino al gusto dell’epoca. Fu proprio questa forza espressiva ricca di contrasti a colpire Verdi. Proprio il carteggio tra compositore e librettista ci racconta molto del delicato rapporto tra i pensieri di maggiore fascinazione che condussero allo sviluppo dell’opera e quale fosse la ricerca tematica nonché l’interesse di Verdi nel voler raggiungere e perseguire, nella stesura del progetto, quelle qualità di distinzione rispetto a prima. La sua ricerca continua, nel desiderio di non volersi mai ripetere e di spingersi invece oltre i confini già toccati, richiedeva novità, originalità, effetti e libertà di forme, come sarà egli stesso a scrivere. Attraverso omissioni di scene e personaggi, la storia viene sradicata da quell’ambiente di nobiltà ostentata, per concentrarsi su una dimensione più intima ed oscura, esplorata con ineguagliabile sensibilità: si tratta della ricerca nei confronti di un teatro come luogo di manifestazione d’interiorità, femminile e maschile. Riproponendo in chiave operistica tematiche tradizionali che si intersecano con aspetti di leggenda e favola tragica.
Si sente la necessità di dare risalto a questa costruzione drammatica più universale ed epica, come di un dramma a pannelli, giganteschi tentativi di rendere a teatro l’umanità nel suo rapporto con il dolore, spogliandola di tutta quella patina di convenzionale che ci tramandiamo e di tutte quelle didascalie che incatenano una partitura volutamente libera, per arrivare ad una forma esecutiva scarnificata ed essenziale di questa lotta per la felicità che è la vita.
Giuseppe Verdi. Illustrazione Elisa Seitzinger
Il soprano Rosa Feola, per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi, e il baritono Sergio Vitale, accompagnati al pianoforte da Fabio Centanni sono i protagonisti del Gala Verdiano al Teatro Regio di Parma lunedì 10 ottobre 2022, ore 20.00, che celebra il 209° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi.
Le celebrazioni per il compleanno del Maestro si apriranno come di consueto alle ore 11.30 con la Cerimonia in onore di Verdi che avrà luogo a Parma in Piazzale della Pace presso il Monumento a lui intitolato, con la partecipazione delle istituzioni, delle associazioni cittadine e dell’associazione Viva Verdi di Norimberga e con il “Va’, pensiero” intonato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma.

Dopo il caloroso successo raccolto lo scorso anno, Daniele Gatti torna al Festival Verdi sabato 15 ottobre 2022, ore 18.00, al Teatro Regio di Parma per dirigere i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, maestro del coro Lorenzo Fratini.
Festeggia il suo primo decennale Fuoco di gioia, il gala lirico benefico organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” martedì 4 ottobre, ore 20.00 al Teatro Regio di Parma, con un’edizione speciale che vedrà l’amichevole partecipazione dei più celebri interpreti accompagnati da coro e orchestra.

Sei appuntamenti a ingresso libero al Ridotto del Teatro Regio di Parma compongono la rassegna Cori al Ridotto per scoprire le grandi pagine corali verdiane, conosciute e amate per la loro capacità di esprimere i sentimenti universali in maniera profonda e immediata, interpretate dalle corali cittadine: venerdì 30 settembre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche Ars Canto “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Eugenio Maria Degiacomi; domenica 2 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche Parma Musicale, maestro del coro Beniamina Carretta; venerdì 7 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche della Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Niccolò Paganini; sabato 8 ottobre 2022, ore 17.30, Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Claudio Cirelli; martedì 11 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche “Chorus Cordis”, maestro del coro Gabriella Corsaro; venerdì 14 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina.


Caravan Verdiano. Rigoletto. Le voci da dentro. Bozzetti Aurelio Colombo

Il nuovo allestimento del Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro, in collaborazione con Verdi Off, attraverso un teatro mobile itinerante porterà l’opera in piazza a tu per tu con il pubblico a Busseto, Piazza Verdi, domenica 18 settembre 2022, ore 18.00; Montechiarugolo, Piazza Rivasi, sabato 24 settembre 2022, ore 18.00, Parma, Piazzale Picelli, sabato 1 ottobre 2022, ore 18.00, Polesine-Zibello domenica 2 ottobre 2022, ore 18.00. Dopo il successo di La traviata. Lo spirito di Violetta la regia e la drammaturgia di Manuel Renga e le scenografie e i costumi di Aurelio Colombo, mettono i personaggi dell’opera verdiana faccia a faccia con il proprio io, in un gioco di specchi che riflette la loro più profonda identità, in una drammaturgia che si incentra sui momenti cardine della trama dell’opera verdiana, alternando i più celebri brani musicali con raccordi recitati tratti dai testi de Le roi s’amuse di Victor Hugo, da cui l’opera è tratta, e dalle lettere in cui lo stesso Giuseppe Verdi parla del soggetto dell’opera, affidati a due attori/narratori che, in dialogo con i personaggi, permetteranno al pubblico la comprensione dell’intera vicenda.
“Caravan Verdiano è un progetto che guarda lontano – racconta Manuel Renga, un progetto che mira ad avvicinare l’opera al pubblico, a portare la meravigliosa musica di Verdi nei luoghi che in passato ospitarono il Maestro. “Le storie, le opere, gli spettacoli sono di casa nei teatri, ma quando essi si allontanano dal palco, escono dai portoni, arrivano in piazze, cortili e strade, acquisiscono una forza unica. Non è semplice far convivere ciò che ha bisogno di cure, attenzioni, silenzio e ascolto, con la città viva, con la vita delle piazze, ma quando questo accade l’opera stessa diventa più potente. Per me è un privilegio poter lavorare a questo progetto per il secondo anno”.
“In Rigoletto. Le voci da dentro i personaggi della celebre opera verdiana sono calati in un’ambientazione costituita da specchi che li mettono a confronto con loro stessi, con le loro identità sfaccettate, celate dietro le maschere che li intrappolano nel ruolo in cui sono inseriti nella società.
“Una scatola di specchi in cui i personaggi si riflettono e che aprendosi moltiplica le loro diverse identità. Una maledizione che scava dall’interno, semina dubbi, si insinua nel più profondo io del protagonista e genera in lui l’ossessiva sete di vendetta: così Rigoletto si trasforma da buffone di corte e padre di famiglia in un crudele vendicatore. Una truce identità che il protagonista non può rivelare alla sua amata figlia, Gilda. L’allestimento si sviluppa su pareti di specchi, che si aprono e si modificano nel corso della narrazione, in cui i protagonisti sono messi costantemente faccia a faccia con il loro lato più umano e fragile. Da quelle pareti, però, non vi è una via di fuga: quella scatola di specchi li intrappola allo stesso tempo, rendendo impossibile sottrarsi al loro terribile destino.
Le roi s’amuse fu colpito dalla censura di Stato e fu considerato inadatto alla pubblica rappresentazione. Lo stesso Hugo, nell’introduzione, riflette sul ruolo dell’artista e sulla sua libertà. La libertà che i personaggi dell’opera vanno cercando fino alla disperazione, ovvero la libertà di essere loro stessi di fronte al prossimo”.

Lella Costa è protagonista dello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola in programma al Teatro Regio di Parma venerdì 7 ottobre, ore 20.30, nuova commissione del Festival Verdi realizzata in prima assoluta da Società dei Concerti di Parma, scritto da Gabriele Scotti e Lella Costa. Lo spettacolo, ispirato all’opera verdiana Giovanna d’Arco, è una rilettura della figura dell’eroina francese, fonte di numerose opere letterarie, musicali, teatrali. “Giovanna d’Arco è una delle 99 donne valorose che canto nel mio spettacolo, Se non posso ballare non è la mia rivoluzione – scrive Lella Costa. “Lì ho scelto di immaginare in poche frasi il suo spavento di bambina. In questo reading con Gabriele Scotti abbiamo invece fatto un lavoro di tessitura delle tante biografie che l’hanno ritratta, anche molto differenti e discordanti tra loro. Tra queste l’Allodola del drammaturgo Jean Anouilh”.

Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma: La forza del destino (Ridotto del Teatro Regio di Parma, sabato 10 settembre 2022, ore 17.00), Simon Boccanegra (Ridotto del Teatro Regio di Parma, giovedì 15 settembre 2022, ore 17.00) Messa da Requiem/Quattro pezzi sacri (Ridotto del Teatro Regio di Parma, martedì 20 settembre 2022, ore 17.00) Il trovatore (Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza, venerdì 16 settembre 2022, ore 17.00), con l’esecuzione dal vivo dei brani d’opera più celebri a cura degli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma coordinati da Donatella Saccardi. Ingresso libero.

Un invito all’Incontro con gli artisti delle opere in debutto è rivolto al pubblico del Festival per scoprire nelle sedi delle associazioni musicali cittadine vis-à-vis dalle parole degli interpreti il loro impegno nella messinscena dell’opera il complesso lavoro musicale e attoriale, la sinergia tra il cast, il direttore d’orchestra e il regista. Appuntamento con il cast de La forza del destino, venerdì 9 settembre, ore 21.00 a Parma Lirica (Parma, viale Gorizia 2) e con il cast di Simon Boccanegra, lunedì 12 settembre, ore 21.00 alla Corale Verdi (Parma, Vicolo Asdente, 9).

Le ultime prove delle opere prima del debutto: momenti cruciali nei quali la complessità del lavoro in scena e dietro le quinte trova un’emozionante sintesi. Sono aperte al pubblico le prove de La forza del destino, mercoledì 14 settembre, ore 16.30; di Simon Boccanegra, sabato 17 settembre, ore 15.30, al Teatro Regio di Parma, Il trovatore giovedì 22 settembre, ore 15.30 al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza.

Sono riservate agli under30 le prove de La forza del destino e di Simon Boccanegra in programma rispettivamente lunedì 19 settembre, ore 20.00 e mercoledì 21 settembre, ore 20.00.

Il Coro del Teatro Regio in prova con il maestro Martino Faggiani: i momenti delle prove del coro impegnato nell’allestimento di Simon Boccanegra, sono aperti al pubblico venerdì 16 settembre, ore 21.00 a Parma Lirica. Ingresso libero.

Realizzato dal Teatro Regio di Parma, con il Comune di Parma e l’Associazione “Parma, io ci sto!”, progetto speciale di Reggio Parma Festival, Verdi Off dal 17 settembre al 16 ottobre 2022 giunge alla sua VII edizione rinnovando e rinforzando la sua missione: creare occasioni per scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli, unici e sorprendenti della città e del territorio, con spettacoli gratuiti, diffusi e multidisciplinari che coinvolgono all’insegna della inclusività visitatori, famiglie, bambini, appassionati e curiosi che in occasione del Festival Verdi si trovano a Parma, a Busseto e a Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

A fianco dei tanti appuntamenti divenuti un classico della rassegna (Cucù verdiano, Bianchi Rossi e Verdi, Con Verdi in carrozza, Recital in giardino, Recital verdiani, Verdi Band), il cui programma completo sarà presentato agli inizi di settembre 2022, sono cinque i progetti che caratterizzano la VII edizione.

Sabato 17 settembre 2022 dalle ore 17.00Verdi sotto casa inaugura la VII edizione di Verdi Off. Si rinnova il progetto diffuso che anima vie, cortili e giardini, spazi condominiali, e che porta eventi di danza, musica, teatro, giocoleria sotto le finestre di casa, in contemporanea nei quartieri della città di Parma. Cantanti, ballerini, attori e musicisti invadono la città diffondendo la gioia di Verdi Off nei quartieri, nelle RSA e in tutti quei luoghi solo apparentemente lontani dalla musica e dal teatro per avvicinare tutti al Maestro con spettacoli e performance creati ad hoc.

Sempre nella giornata inaugurale di Verdi Off, La città che danza animerà Piazza Duomo sabato 17 settembre 2021, ore 17.00. La danza incontra la lingua dei segni e l’arte segnante, in una performance che coinvolge le scuole di danze e chiunque voglia prendervi parte. Un’occasione per porre l’attenzione alle molte forme di esclusione che ci circondano e abitano la nostra quotidianità, e “dar voce” alla comunità dei sordi, alle forme di arte che utilizzano la LIS. Coreografia di Riccardo Olivier, produzione Estemporada, coproduzione Chiasma in collaborazione con ENS Parma.

Macbeth. Scacco al re. Illustrazione Davide Forleo
Chi troverà il pugnale insanguinato di Macbeth? Chi il lume per rischiarare la notte della Regina? Macbeth. Scacco al re anima gli spazi cittadini sabato 17 settembre 2022 dalle ore 15.00: un gioco a squadre in cui gli enigmi e le sfide hanno un unico obiettivo: far sì che l’opera possa andare in scena! Idea e regia di Giacomo Nappini, in collaborazione con Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno e Protemus Progetto teatrale e musicale.

Suoni, parole e immagini per un’esperienza immersiva che ci costringe a guardare laddove non vorremmo. Se quel guerrier io fossi. Sulla punta della lingua è un’installazione site specific che ricostruisce, muovendo dalle suggestioni di Aida e Nabucco, in un “container verdiano” che si fa palcoscenico, l’etimologia ormai perduta di parole ed espressioni la cui origine rimanda a realtà dolorose, solo apparentemente lontane. Una produzione OHT – Office for a Human Theatre.

Un cantante, un musicista, un attore, un drammaturgo, un artista visivo: cinque creativi in residenza, per dare vita, partendo dalla musica e dalla figura di Giuseppe Verdi, a Verdi Jam Session, performance originali e partecipative che animeranno il calendario di Verdi Off. Il regolamento di partecipazione su festivalverdi.it

Verdi Jam Session Illustrazione Davide Forleo
“Partecipazione. Inclusione. Multidisciplinarietà. Diffusione restano le parole chiave di Verdi Off”, dichiara Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off. Partecipazione degli artisti, che hanno sofferto moltissimo in termini creativi e professionali e ai quali rinnoviamo diverse call, per riuscire a includere il maggior numero e la maggior varietà di spettacoli multidisciplinari e di qualità in rassegna; partecipazione attiva dei cittadini, delle persone che si affacceranno alle finestre, apriranno i loro cortili e giardini per ospitare e condividere la nostra allegria; partecipazione della gente nelle strade e nelle piazze; partecipazione dei luoghi di maggiore fragilità della città e della provincia di Parma, grazie alla collaborazione in particolare del dipartimento inclusione sociale dell’Assessorato al Welfare del Comune di Parma, di ACER, delle case popolari, insieme ai centri di accoglienza, le residenze per anziani, gli ospizi. Multidisciplinarietà e contemporaneità, perché Verdi parla al futuro e ai giovani, ai quali dedichiamo molti progetti legati alla street art e alle nuove tecnologie, che potranno costituire una nuova occasione di incontro con gli altri e con noi stessi. Verdi Off intende continuare a valicare i propri confini, a trasformare in creatività i limiti con cui ci si trova a operare, nel forte desiderio di rinnovare le emozioni dello spettacolo dal vivo. Parlare di Verdi Off vuole dire parlare di teatro, complessità, relazione e contemporaneità. E Verdi Off lo fa in ogni maniera possibile, con una forte connotazione all’innovazione nel metodo e nei linguaggi. Andare incontro alle persone, nelle piazze, nei mercati, nelle strutture di cura, vicino alle persone che soffrono, nei ristoranti, nei quartieri, e addirittura sotto casa dei cittadini di tutta Parma vuol dire occuparsi delle difficoltà, scoprire e andare nel territorio, comunicare e collaborare con le istituzioni culturali della città di Parma”.

CALENDARIO DI VENDITA ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Gli abbonati al Festival Verdi 2019 possono esercitare il diritto di prelazione per il nuovo abbonamento dal 13 al 19 aprile 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma.
Nuovi abbonamenti in vendita dal 21 aprile 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e online dal 22 aprile 2022.
I biglietti per gli spettacoli del Festival Verdi saranno in vendita dal 3 maggio 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 4 maggio 2022 online su festivalverdi.it

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.
Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su festivalverdi.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2022

FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 22 settembre – 16 ottobre 2022
XXII EDIZIONE

Teatro Regio di Parma
22 settembre, 1, 9, 16 ottobre 2022
LA FORZA DEL DESTINO

Teatro Regio di Parma
23, 30 settembre 2022
MESSA DA REQUIEM

Teatro Girolamo Magnani di Fidenza
24 settembre, 2, 8, 13 ottobre 2022
IL TROVATORE

Teatro Regio di Parma
25, 29 settembre, 6, 14 ottobre 2022
SIMON BOCCANEGRA

Teatro Regio di Parma
4 ottobre 2022
FUOCO DI GIOIA

Teatro Regio di Parma
10 ottobre 2022
GALA VERDIANO

Teatro Regio di Parma
15 ottobre 2022
QUATTRO PEZZI SACRI

AroundVerdi

Busseto, 18 settembre 2022
Montechiarugolo, 24 settembre 2022
Parma, 1 ottobre 2022
Polesine-Zibello, 2 ottobre 2022
CARAVAN VERDIANO
RIGOLETTO, Le voci da dentro

Teatro Regio di Parma
7 ottobre 2022
GIOVANNA: LA PULZELLA,
LA FANCIULLA, L’ALLODOLA
con Lella Costa

Si ringrazia
Paolo Maier Ufficio Stampa
Teatro Regio Parma