Movimento Futura: la conferma di Mattarella evidenzia il fallimento della politica


In una nota, che condividiamo assolutamente nel merito, il Movimento Futura, Associazione nata e operante nell’area a nord di Napoli, ha espresso la perplessità di un sistema in cui si è rinunciato a fare vera politica in favore di tecnicismi a corto respiro.
Avevamo scritto un editoriale più o meno sulla stessa falsa riga, che esprimeva una simile preoccupazione ma, anche per evitare inutili doppioni di contenuti, preferiamo pubblicare la nota del Movimento Futura che invita a più di una riflessione.
Il direttore. 


La recente elezione del Presidente della Repubblica di questi giorni sono l’ulteriore testimonianza dei cambiamenti della nostra società civile, in particolare modo emerge il degrado della classe politica che chiamata a gestire le sorti del nostro paese in occasione di questo appuntamento, ha anteposto l’interesse a mantenere le poltrone nel governo e la permanenza in parlamento fino alla scadenza della legislatura, al bene del paese.
Purtroppo in una situazione critica e delicata che sta attraversando l’intero quadro politico, la classe politica non ha saputo tenere insieme l’intero paese, concordando, prima dell’inizio delle votazioni, una soluzione da adattare al primo scrutinio a larghissima maggioranza nel rispetto della Istituzioni che rappresenta la Presidenza della Repubblica.
In questo contesto, invece, sono emerse le contraddizioni di un sistema politico che si allontana sempre di più dai dettati costituzionali, finalizzati all’interesse generale del Paese, per approdare verso un’ulteriore frammentazione delle forze politiche, con conseguente sgretolamento degli storici riferimenti di centro destra e centro sinistra nelle varie forme fino ad oggi rappresentate.
Tutto ciò come se non bastasse il proliferare di partiti con canditati personali ed il sempre presente fenomeno delle correnti interne dei partiti.
L’elezione a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, ha evitato la sconfitta finale di una classe politica intenzionata ad affidare il Paese a due tecnici testimoniando così il definitivo fallimento, non dei partiti in quanto tali e come definiti dalla Costituzione, ma di un ceto politico aggrappato al potere avendo perso ogni contatto con la società civile.
I partiti politici sempre più macchine di gestione del potere, non svolgono congressi, non hanno più scuole di partito, non raccolgono tesseramenti e adesioni, non hanno più sedi dove svolgere il fondamentale confronto di idee e si limitano a costruire il consenso tramite i social.
La conseguenza di tale atteggiamenti sono la continua e progressiva riduzione di partecipazioni dei cittadini al voto come ampiamente dimostrato in occasione delle recenti competizioni elettorali.
Tale rappresentazione si verifica anche a livello locale, ovvero la dimostrazione plastica è data dall’attuale maggioranza in Consiglio comunale. L’assenza dei partiti nella nostra realtà, viene surrogata dalle cosiddette liste civiche, che contano di riferimento personale del candidato a sindaco, partecipano alle elezioni comunali per determinare la composizione del consiglio comunale e la conseguente formazione della giunta comunale a cura del candidato a sindaco che ha preso il maggior numero di voti. Ciò determina che l’attività e la gestione delle Istituzioni comunali si svolge come in una bolla solo tra gli addetti ai lavori (amministrazione o consiglio) che sono senza vincoli di mandato (dato che non ci sono partiti politici) se non quello di fedeltà personale, verso di chi li ha accettati nella propria lista elettorale, o il personaggio di riferimento territoriale. In questo contesto si maturano crisi amministrative che coinvolgono la giunta, si rifanno maggioranza che mette insieme le tre liste civiche che si sono confrontate nella tornata elettorale e chi era in maggioranza passa all’opposizione semmai con la speranza di ritornarci; si revocano gli incarichi e se ne affidano dei nuovi.
Inoltre non si conosce su cosa la nuova maggioranza compattata dal sindaco in occasione dell’ultimo consiglio comunale, ha trovato un accordo, visto che nemmeno solo sotto l’aspetto formale, è stato fatto un programma sul quale l’amministrazione si ritiene impegnata.
Alla luce di tale situazione, come Movimento Futura, siamo impegnati sul cosa fare per rendere il cittadino/elettore più consapevole a partecipare all’attività amministrativa che determina le condizioni di vita e lo sviluppo della propria realtà comunale.
Stimolare l’interesse del Consiglio Comunale a problematiche di più ampio respiro che superano i ristretti e angusti confini comunali visto che in occasione della scomparsa del Presidente del consiglio Europeo, avvenuto nello stesso giorno che si teneva il Consiglio Comunale, non è stata fatta la commemorazione.
Da qui parte il nostro impegno con i cittadini, le associazioni, l’informazione ed i movimenti presenti sul territorio, per aprire un confronto finalizzato alla crescita sociale e culturale della nostra comunità-.
A tale scopo a breve ripartiremo con un’iniziativa che abbiamo chiamato “La stanza delle idee”.

Associazione Movimento Futura Napoli Nord