Le nostre scelte di vita


Il nostro futuro inizia ogni giorno nell’anno, secondo le nostre scelte di vita. Noi siamo i veri artefici del presente, ma anche di un fecondo futuro. In questo itinerario ci sono di aiuto alcune parole chiave come: cominciare, ricominciare, ascolto, ed un pizzico di ottimismo, quest’ultimo non ci risolve i problemi, ma ci sprona a ricominciare.

Le faccende quotidiane si possono indicare come ordinarie, ma di ordinario hanno solo il nome, esse richiedono una continua elasticità mentale per dare priorità a quelle più importanti: personali, familiari e sociali che non sempre sono facili da gestire. La mente ci dice una cosa, il cuore ci dirotta su altre vie, ma l’ostacolo – si fa per dire imprevedibile – sono le emozioni che si prendono gioco di noi, e quindi piccole cose ordinarie diventano straordinarie, come i santi della porta accanto che spesso vivono nell’umiltà con dignità che emerge nella difficoltà economica, nella malattia, nella solitudine.
Non è facile cominciare o ricominciare con un presente che non stimola e un futuro tutto da immaginare, ma l’uomo ha sempre fondato le sue radici basandosi sulla propria forza e sui propri limiti ed è da questi ultimi che possiamo ripartire con tenacia e caparbietà. Ricominciare dalle cose che la vita ci offre, specialmente quando la vita non si rivela molto clemente, come quando ci pone davanti ad un lutto, una malattia, alla solitudine dalle mura di un carcere, o come nel mio caso quando a 11 anni sei già orfano di papà, è difficile, qui non è in gioco la forza umana, ma il fidarsi della speranza e della provvidenza, uniche compagne di viaggio.
Cominciare e ricominciare sono verbi che fanno parte della vita di ciascuno di noi, a volte si confrontano con i nostri limiti, altre volte richiedono una forza dettata dalla speranza e dalla provvidenza, in altre occasioni ti arrivano gratuitamente e con prepotenza e piano piano trasformano la tua vita, senza che tu te ne accorga, in avventure mai sognate.
Come nel mio caso: nel 1992 dopo una brevissima intensa esperienza religiosa è cambiata la mia vita, mi ha portato a riflettere di più sui valori della vita, come l’ascolto della parola di Dio e alla consapevolezza di quanto il Signore ci ama, arricchendo anche il mio povero vocabolario con alcune piccole parole chiave e facendomi scoprire nuovi orizzonti di vita.
Per esempio la parola SI’ e la parola NO: era mia abitudine pronunciare la parola NO, mi sentivo più libero da impegni e sacrifici, ed ancora oggi non ho la consapevolezza di cosa mi sono perso. Mentre per ogni qualvolta in cui ho pronunciato la parola SI’ ho la certezza di quanto si sia rivelata feconda per me e per quanti e quanto ho incontrato sul mio cammino, scoprendo ricchezza, miseria e povertà, quest’ultima costruita dalla ricchezza che ti rende più schiavo della miseria.
Sono sempre più convinto che le sfide e le prove di ogni giorno ti portino a cominciare, ricominciare ed ascoltare.