Il prof. Crisanti dubbioso sui tanti richiami vaccinali


Il noto virologo italiano è perplesso nei confronti dei tanti richiami vaccinali le cui tempistiche, come a tutti noto, si stanno facendo sempre più serrate.

In una intervista su “Il Tempo” Dario Martini ha intervistato il luminare che si è espresso, senza mezzi termini, contro la maratona vaccinale.

“Fare vaccini ogni quattro mesi ha un costo sul nostro sistema immunitario”. E’ proprio quanto detto da Andrea Crisanti che spiega che la logica della corsa ai richiami è sbagliata nella premessa poiché si origina dalla poca efficacia nel tempo degli attuali vaccini in relazione alla rapida mutazione del coronavirus e delle sue numerose varianti.

Il professore ha poi spiegato che gli attuali vaccini, specie quelli non mutuati da quelli tradizionali (NDR: ossia basati sull’inoculazione del vettore virale vero e proprio anziché di una proteina “Spike”), hanno scarsa efficacia. La prospettiva, prosegue il virologo, è di vaccinare cinquanta milioni di persone ogni quattro mesi, obiettivamente un impegno improbo.

Al contrario un vaccino mutuato da quelli tradizionali, ma Crisanti spiega che neppure Astrazeneca è tale, avrebbe una efficacia nel tempo ben superiore e cita, ad esempio, il vaccino contro l’epatite B che, a suo dire, “è per antonomasia uno dei migliori mai realizzati. E dura ventanni”.

Inoltre, chiosa il professor Crisanti, “c’è sempre un costo a stimalre il sistema immunitario”.

Insomma, nonostante i report indicherebbero che i vaccini concorrono se non altro a diminuire le percentuali dei pazienti con sintomi gravi da COVID-19, per il noto virologo la strada intrapresa della spirale dei richiami è sbagliata e anche se a marzo fosse pronto il vaccino contro la variante omicron, sarebbe “una scorciatoia di breve termine”.
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Fonte:
Il Tempo – ed. 13/01/2022