Calvizzano (NA): la rivoluzione a metà


La Segreteria del Movimento Futura, libero sodalizio calvizzanese da tempo operante nell’area di Napoli nord, ci invia una lettera sulla recente crisi politica e il successivo rimpasto della maggioranza, che ha segnato gli ultimi mesi del Consiglio comunale di Calvizzano. La redazione.

Nota stampa:

Purtroppo la presenza delle Liste Civiche assemblate, prive di valori, identità e scopo che si presentano alle elezioni e l’assenza dei partiti politici creano una notevole instabilità nella Amministrazione Comunale, infatti
durante il Consiglio Comunale tenutosi il 30/12/21 è stata ufficializzata una nuova maggioranza senza definire per fare cosa. In tale circostanza abbiamo assistito ad un evento di notevole importanza che si potrebbe definire come una rivoluzione a metà, il Presidente del Consiglio, dopo aver dato le dimissioni da tale incarico, esce dalla maggioranza e crea un nuovo Gruppo Consiliare costituendo così da solo la minoranza perché nel frattempo quella che era l’opposizione, costituita da due Liste, diventa maggioranza.
Il motivo che ha determinato tale scelta è dovuto al fatto che l’ex Presidente ha ritenuto fallimentare l’operato della intera Amministrazione. Il Sindaco accentratore non ha favorito il lavoro di squadra degli Assessori, ha fatto troppo ricorso al manuale Cencelli nell’attribuire gli incarichi, la Giunta è stata senza alcuna progettualità e priva di metodo, sono state realizzate solo opere non significative e pertanto insufficienti per le esigenze presenti sul territorio.
Questa iniziativa ha il merito di rompere con vecchi metodi amministrativi utilizzati per decenni caratterizzando le varie Amministrazioni che si sono succedute, conseguenza di una cattiva interpretazione della Legge Elettorale valida per i Comuni con meno di 15000 abitanti come nel caso di Calvizzano.
La proposta dell’ex Presidente, è un diverso tipo di Amministrazione caratterizzata da una pianificazione a breve, medio e lungo periodo, affidata ad un Sindaco leader di una squadra di Assessori bene affiatata e motivata per il conseguimento degli obiettivi costituita da persone capaci e preparate alla risoluzione dei problemi ed allo sviluppo di Calvizzano.
Ma oggi, nel contesto attuale, al Sindaco, che forse nell’interesse generale della comunità non ha minacciato le sue dimissioni in occasione della prima crisi del luglio 2021, non restano altre soluzioni possibili se non la maggioranza appena nata, con i relativi gravosi e difficili compiti di concordare il programma con le due Liste che entrano in maggioranza e le conseguenti nomine da fare. Questo percorso non privo di difficoltà non è l’ideale per realizzare una Amministrazione con le caratteristiche descritte dall’ ex Presidente del Consiglio. Anche in considerazione che due crisi politiche-amministrative in poco più di un anno, limitano i margini di autonomia e di manovra di un Sindaco, considerando che sono presenti nel consiglio comunale figure che probabilmente guardano a breve scadenza.
La decisione dell’ex Presidente del Consiglio lascia qualche perplessità in quanto, non ha ritenuto opportuno fare questa battaglia all’interno della maggioranza di cui faceva parte, decide di fare questa forte, giusta e coraggiosa denuncia finalizzata a far fare un balzo in avanti le capacità amministrative del Comune e decide che il suo Gruppo Consiliare in quanto opposizione si limiterà a valutare di volta in volta i provvedimenti che saranno portati in Consiglio Comunale, ritenendo, in modo contraddittorio, possibile che la nuova Giunta, con a capo lo stesso Sindaco da lui sfiduciato, possa bene interpretare le esigenze ed i bisogni dei cittadini Calvizzanesi.
Allora se è vero come è vero che “le panchine e gli ombrelli” non possono bastare, bisogna rimuovere le cause che determinano tante crisi politiche e Consiliature interrotte dovute alla peculiarità dei componenti del Consiglio Comunale scelti dagli elettori. C’è bisogno di un comune impegno per avvicinare la cittadinanza ad una partecipazione attiva sui problemi sulle scelte e sulla selezione consapevole delle classi dirigenti.
Ora tocca all’ex Presidente del Consiglio di completare la rivoluzione costruendo il suo gruppo, il leader e la squadra, dica quali sono i valori condivisi, quale è l’idea dello sviluppo e di riqualificazione del territorio, siete ambientalisti, conservatori, progressisti o moderati. Come vanno coinvolti i cittadini nelle scelte comuni, datevi un nome ed una identità. I cittadini hanno bisogno di questo per poter scegliere a chi affidare le sorti del proprio Comune.

Cominciare a discutere come Gruppo Consiliare di opposizione con le persone, le associazioni ed altre forme di aggregazione presenti sul territorio sul come affrontare i problemi dello sviluppo economico, della viabilità, della gestione delle strutture Comunali per farne diventare proposte da portare in Consiglio Comunale, avvicinare eletti ed elettori per la conseguente condivisione dei problemi. Bisogna fornire agli elettori tutti gli elementi utili per una consapevole scelta delle forze che devono Amministrare la comunità di Calvizzano nell’interesse comune.
La rivoluzione proposta deve iniziare da questo anche per stimolare gli altri Gruppi Consiliari che attualmente sono senza una identità e valori di riferimento ma sono caratterizzati dalle singole personalità e dal numero di voti che hanno ottenuto alle ultime elezioni.

Giuseppe Anatrella
Segreteria del Movimento Futura-Napoli Nord