Dopo la sbandata il Napoli riparte con la barra dritta


Una settimana sciagurata per il Napoli di Spalletti: due sconfitte consecutive, infortuni e Covid minano il percorso degli azzurri che comunque permangono al vertice della classifica.
Contro l’Inter e lo Spartak Mosca il Napoli sbanda e si complica la vita, complici anche le numerose indisponibilità e le assenze per Covid che rendono tutto più difficile ed innescano un periodo negativo di prestazioni e risultati.
Ma non bisogna drammatizzare, è soltanto il primo momento di difficoltà per i partenopei. Il Napoli è da febbraio che non perde due partite di fila, e sarà necessario e doveroso reagire, alla doppia debacle, con carattere e personalità per restituire serenità all’ambiente.
Il calendario certo non aiuta. In campionato, dopo l’Inter, gli azzurri dovranno vedersela con la Lazio e poi l’Atalanta e quindi il Milan prima della sosta natalizia. In Europa League, invece, la formazione di Spalletti, dopo la sconfitta di Mosca, ha complicato il suo cammino rendendo obbligatori i tre punti contro il Leicester in casa davanti al pubblico napoletano.
In entrambe le gare rimane la rabbia per non essere riusciti a pareggiarle e di essere stati particolarmente sfortunati. A San Siro contro l’Inter nel finale di gara, terminata 3-2, sono state sprecate occasioni ghiottissime così come a Mosca, finita 2-1 per lo Spartak, gli azzurri avrebbero certamente meritato il pari per le occasioni create. Nonostante la perdita di Osimhen, colpito al volto a Milano (ne avrà per almeno 90 giorni), il Napoli ha mostrato di saper trovare le trame giuste per attaccare l’avversario e metterlo in difficoltà. C’è di buono in queste due sconfitte di fila che il Napoli ha reagito compattandosi, concludendo entrambe le gare in crescendo. L’aspetto che rimane in discussione invece riguarda il rendimento di alcuni giocatori importanti, quelli di riferimento per i compagni, che purtroppo talvolta scompaiono dai radar confermando poca continuità.
Ciò che maggiormente preoccupa è che in quattro giorni il Napoli ha incassato 5 reti. Il Napoli infatti aveva la difesa migliore del campionato e cinque gol in due gare sono davvero troppi.
Il reparto arretrato è stato il punto di forza del club partenopeo, merito anche di Anguissa, uno schermo formidabile in mediana volto ad assicurare copertura e protezione. Purtroppo anche il camerunense sarà assente per circa un mese e la sua assenza si farà sentire. E’ chiaro che Spalletti dovrà riparametrare il sistema affinché la difesa torni ad essere impenetrabile come nei primi due mesi di campionato per poter continuare a sognare.
Ora occorre ritrovare subito i tre punti nella prossima giornata di campionato. Al Maradona stasera alle 20,45 c’è da affrontare la Lazio di Maurizio Sarri. Una partita molto sentita anche dall’ex allenatore azzurro che ritorna a Napoli. Spalletti dovrà ridare compattezza al suo gruppo perché, dopo due sconfitte, contro i biancocelesti è vietato sbagliare.
Tornano a disposizione Fabian Ruiz, non utilizzato a Mosca, così come Insigne recuperato e Demme tornato negativo.
In mediana può tornare dall’inizio anche Lobotka, mentre in avanti possibile soluzione il tridente leggero con Mertens, sostituto di Osimhen, favorito su Petagna.
Intanto è già un anno che Maradona non è più tra noi anche se il ricordo del Pibe de Oro è sempre vivo nel cuore di tutti. E nell’anniversario della sua morte, lo scorso 25 novembre, la sua statua è stata esposta allo stadio Diego Armando Maradona fuori il settore dei distinti superiori.
Il campione argentino infatti è diventato un’opera artistica grazie alla mano dello scultore partenopeo Domenico Sepe che ha donato il suo ingegno alla città e al popolo napoletano.