Ciro Mertens è tornato


Nel giovedì di Europa League il Napoli cala un poker d’assi e vince il return match contro il Legia Varsavia 4-1.
Un successo importantissimo che lancia gli azzurri al primo posto in classifica nel girone C, in attesa delle ultime due sfide, a Mosca con lo Spartak e al Maradona con il Leicester. Il Napoli travolge i polacchi nuovamente, e dà segnali giusti all’allenatore. La squadra infatti ha giocato una grande partita, mostrando forte personalità, carattere e qualità nonostante le assenze di Osimhen, Insigne, Fabian Ruiz, Mario Rui e Manolas. Ancora una volta la vince Spalletti con i suoi giusti cambi.
La serata però non era iniziata nel migliore dei modi. Nonostante il comando del gioco e del palleggio, il Napoli subisce un gol al 10’ col primo tiro in porta del Legia. I partenopei non si scompongono e sfiorano il pareggio più volte. Ma è nella ripresa che scossi dal mancato raddoppio polacco gli azzurri rimontano, ribaltano e dilagano.
A dare una mano involontaria ci pensa Josué. Il centrocampista portoghese procura, infatti, i due rigori che mettono in ginocchio i suoi, prima con una spallata su Zielinski e poi con una sciagurata rovesciata che colpisce Politano.
Il primo penalty lo batte Zielinski che, nella sua terra, annulla il vantaggio dei padroni di casa e le chiacchiere che lo vedevano ultimamente un po’ appannato con una buona prestazione.
Per il secondo rigore torna al gol Dries Mertens, il primo della stagione con dedica al baby Ciro in arrivo, e non lo fa con una rete banale. Dal dischetto il belga decide per un cucchiaio elegante che spiazza il portiere polacco Miszta e stupisce tutta la tifoseria. Scegliere tale modalità di esecuzione è sintomatico di una ritrovata serenità e condizione.
Trovato il vantaggio la musica cambia, i partenopei si coordinano e poco dopo calano il tris: sempre Mertens offre il filtrante a Petagna, che con grande generosità crea l’assist per Lozano che segna a porta praticamente sguarnita.
I padroni di casa finiscono per crollare nel finale e al 90’ Ounas chiude definitivamente i giochi con un super gol strepitoso. Un giusto finale per una gara dominata dagli azzurri.
Ma stasera si ritorna al campionato. Alle 18,00 al Maradona c’è un conto in sospeso da chiudere. La gara contro l’Hellas Verona ha più di un significato: dimenticare la delusione dell’ultima gara della scorsa stagione che ha significato niente Champions e guardare avanti.
Lasciati i rimpianti alle spalle i giocatori hanno recepito velocemente il messaggio di Spalletti e si preparano ad un’altra sfida. Questa volta non c’è in palio un posto Champions, ma tre punti fondamentali per continuare un percorso meraviglioso. Il Napoli dovrà infatti contenere la furia agonistica degli scaligeri che hanno creato problemi a tutti. Il Verona sta andando benissimo, e da quando c’è Tudor in panchina è la squadra che ha ottenuti più punti, dopo le capoliste.
Un nuovo banco di prova attende i partenopei che recuperati Osimhen, Insigne e Ruiz questa volta dovranno fare a meno dello squalificato Koulibaly. Meglio Jesus, Manolas oppure Zanoli? Comunque decida il mister è bello sapere di poter contare su un gruppo dove tutti possono dire la loro in campo, ricco di alternative di spessore.