L’Italia s’è desta e batte i turchi 3-0


Allo start Europa 2020 con un anno di ritardo. All’Olimpico di Roma esordio dell’Italia di Mancini contro la Turchia. Tante le novità di questo 11 giugno. La prima, la più eclatante, è rappresentata dalla presenza, sebbene contingentata (16mila persone), del pubblico sugli spalti assente da circa un anno e mezzo. Presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I cori ed il grande entusiasmo segnano un parziale ritorno alla normalità. La voglia di riprendere da dove eravamo rimasti, di riappropriarsi delle proprie consuetudini di vita è grande. La seconda è che la nazionale italiana riesce a smorzare tutte le polemiche sorte sul finire del campionato di serie A. Quando gioca l’Italia si tifa tutti insieme per gli azzurri, senza se e senza ma.
Il Mancio ha saputo creare un bel gruppo coeso, con tanta voglia di far bene e con tanta energia che si sprigiona oltre la cortina di Coverciano spandendosi per tutta la penisola.
Un buon primo tempo dominato dagli azzurri con trame di gioco ben intessute che però non riescono ad aggirare il muro della difesa ottomana. Diversi i tiri in porta del tridente fantasia Insigne-Berardi-Immobile che però non vanno a segno. Allo scadere della prima frazione di gioco l’arbitro olandese Makkelie non reputa da rigore un fallo di mano in area turca di Celik. Si apre il secondo tempo e gli azzurri sono bravi a sorvolare sul rigore, definito nettissimo ma non concesso, concentrandosi sulla partita. Pochi minuti e finisce in rete un tirocross di Berardi contrastato da Demiral che di petto fa autogol. E’ 0-1 e l’Italia passa in vantaggio. Dopo una manciata di minuti al 66’, nel suo stadio, è Ciro Immobile che raddoppia per l’Italia (con 14 gol è il miglior marcatore della nazionale). Ma non finisce qui. Insigne mette il sigillo del 0-3 con la specialità della casa: un destro a giro che si infila alle spalle del portiere turco Cakir. Tutta la squadra esulta e fa festa anche la panchina dove è visibile una grande euforia tanto che il tecnico richiama gli eroi del giorno Immobile ed Insigne sostituendoli con Belotti e Chiesa.
Con una grande prova degli azzurri i turchi non fanno più paura. Vedere l’Italia che riparte è un balsamo per lo spirito, è mettersi alle spalle l’incubo del covid e della pandemia, ma non è consentito abbassare la guardia e rilassarsi.
Alla serata perfetta possiamo trovare un solo difetto: la maglia della nazionale. Eravamo abituati alla maglietta di un azzurro splendente impreziosita da un colletto tricolore, invece ci siamo imbattuti in una divisa insolitamente bianca e poco accollata che richiama alla memoria una desueta maglia della salute che però, dato il periodo storico, forse ci sta.
L’Italia ha cominciato bene con una partenza lanciata ma agli Europei, come nella vita, è solo la prima partita, il primo step verso la meta.