Animali: amici dell’uomo


“Nella vita ci sono molte cose che non si possono comprare, come lo scodinzolio della coda degli animali verso il proprio padrone”.

Per il rispetto e l’amore che nutro verso il regno animale, vorrei fare una premessa: gli animali ci sono complementari con le loro caratteristiche, essi agiscono con l’istinto mentre l’uomo agisce con la ragione.
La scienza per esempio, documenta e comprova i benefici che i bambini, e non solo, hanno nel rapporto quotidiano con i cani. E’ stato appurato che la presenza di un cane in famiglia, vero compagno unico e prezioso, fa bene allo sviluppo cognitivo e relazionale dei nostri figli.
Tra i regni che l’uomo ha ricevuto in dono da Dio, quello animale è il più prossimo all’uomo che diventa unico custode di questo infinito regno ancora tutto da scoprire: parte di esso serve per arricchire la terra e parte anche per il nostro nutrimento, anche se in questi ultimi tempi vi sono varie scuole di pensiero a riguardo.
Vi sono animali che vivono allo stato brado, trovando un’ampia sopravvivenza e dimostrando tanto amore per i loro piccoli. Vi sono animali che vivono nei giardini di casa, sia pur con libertà limitata. Poi vi sono gli animali che vivono nel circo, costretti ad una disciplina ferrea non conforme alle loro attitudini, o costretti a vivere in un ambiente non adatto a loro per via del clima o dello spazio angusto. Infine vi sono gli animali delle fattorie. Fin da piccolo, vivendo in campagna, ho potuto sperimentare con questi ultimi una reale convivenza, basata su un rapporto di fiducia, tanto che potevo giocare con i loro cuccioli, rappresentando uno di loro. Vigeva però un limite che non doveva essere superato e quando ciò accadeva, con il loro linguaggio muto e con delicatezza, me la facevano pagare. Questa convivenza continua, in forma limitata, ancora oggi nel giardino di casa mia.
In ultimo vorrei parlare di un argomento non meno importante e cioè del domicilio coatto fra animali e uomini nei condomìni e le conseguenze che a volte ne derivano. La cultura della legalità non è una moda e in questo contesto, l’uomo è il solo tutore degli amici animali e dunque responsabile di una civile convivenza.
Si sa che cani, gatti, asinelli, cavalli ecc. sono animali socievoli, vivono di coccole e di contatto fisico, detestano stare a soli e cercano sempre attenzioni. Se questi animali, tutto il giorno, rimangono chiusi in spazi a loro riservati, senza però la presenza fisica del loro amico uomo o in presenza di persone estranee che, nella maggior parte dei casi hanno già cresciuto i figli ed i nipoti e che, per un capriccio che non è il loro, si trovano a condividere il tempo con questi animali, non è a mio parere una cosa corretta, in quanto sarebbe solo richiesta la presenza del proprio padrone.