Sentino: la battaglia delle nazioni


Intorno al 285 a.c. venne combattuta la battaglia di Sentino, detta la battaglia delle Nazioni.
La battaglia di sentino fu l’ultimo importante tentativo di impedire l’egemonia romana sulla penisona italica.
L’alleanza contro i romani comprendeva i celti della tribù dei sènoni, i sanniti, gli etruschi e altri popoli italici.
A Sentino, però combatterono solo i sènoni e i sanniti.
Mancava, però, tra gli alleati una coordinazione a livello di comando.
Fu un importante motivo della sconfitta degli alleati.
I celti tennero abbastanza bene il fronte con i romani che, però, riuscirono a sfondare sul fronte tenuto dai sanniti.
Durante la ritirata i sanniti furono massacrati, perdendo anche il loro capo.
I sènoni, ormai stanchi, non ebbero la possibilità di ritirarsi in buon ordine.
I sènoni furono presi alle spalle e annientati.
Dopo Sentino i romani conquistarono praticamente quasi tutta la penisola italica, fino all’Appennino tosco-emiliano.
Siccome i sènoni erano stati quelli che conquistarono la città di Roma cento anni prima circa, i romani si vendicarono in modo feroce.
I romani, conquistate le marche, terra dei sènoni, sterminarono la popolazione sistematicamente.