Il bando ISI-INAIL 2020


Nel panorama delle manovre economiche e finanziarie del nostro paese esistono diverse opportunità tra contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero o a tasso agevolato, microcrediti e quant’altro possa ritenersi a sostegno delle imprese italiane, una tra queste è rappresentata dal Bando ISI-INAIL.
L’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro ha confermato anche per il 2021 un bando per finanziamenti a fondo perduto collocando risorse per circa duecento milioni di euro a loro volta suddivisi per regioni (e province autonome) e per assi di finanziamento.
In generale, gli assi di finanziamento sono 4 e sono i seguenti:
1. progetti di investimento e progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Tale asse è poi suddiviso in due avvisi distinti.
2. Progetti per la riduzione del rischio di movimentazione manuale dei carichi.
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in settori specifici d’attività (codice Ateco A03.1 e C31).
In particolare, per l’agricoltura, si riconosce un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento per i giovani agricoltori mentre per tutte le altre imprese agricole un contributo pari al 40% dell’investimento il cui importo deve essere compreso tra un minimo di mille euro fino ad un massimo di cinquantamila euro (per i progetti apparteneti agli assi 1,2 e 3 l’importo massimo è di centotrentamila euro).
Sono ammesse a proporre domanda tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica (quindi anche ditte individuali) purchè iscritte alla Camera di Commercio nei settori Industria, Artigianato e Agricoltura (e anche gli enti del terzo settore ma esclusivamente per l’asse 2).
Sempre relativamente al settore agricolo è possibile presentare progetti di investimento per un massimo di due macchinari agricoli che possono essere combinati o in un trattore agricolo e una macchina agricola semovente o non, oppure due macchine agricole semoventi o non.
Non tutte le macchine agricole sono ammesse al finanziamento ma solo quelleindicate nel bando e per la recisione i trattori agricoli gommati conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE (recepita in Italia dal d.lgs. 17/2010), i trattori agricoli a cingoli non omologati in conformità al regolamento UE 167/2013 e le
attrezzature intercambiabili a corredo di un trattore o di una macchina agricola.
Inoltre i trattori devono avere determinati requisiti distinti per categoria.
Per i trattori di categoria T1 questi devono essere dotati di cabina ROPS prevista dal fabbricante del trattore già in fase di omologazione.
Per i trattori di categoria T2 si effettua una distinzione sulla base della soluzione tecnica scelta tra quelle espressamente contenute nel bando.
Le macchine ammesse al finanziamento sono esclusivamente quelle da utilizzare per lo svolgimento di attività dirette alla cura e/o allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria alla coltivazione o all’allevamento di animali (questo relativamente alle imprese agricole) e non sono ammesse macchine acquisite tramite leasing o l’acquisto di macchinari usati.
Come per i bandi precedenti, la presentazione delle domande di accesso agli incentivi avverrà in modalità telematica, attraverso degli step: inizialmente si effettua la compilazione della domanda con l’assegnazione del codice di ammissione, successivamente avviene l’inoltro della domanda (il c.d. click day) e, infine, si
procede all’invio della documentazione indispensabile.
I finanziamenti (che ripeto essere a fondo perduto) sono conferiti fino a esaurimento delle risorse finanziarie e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
La data di inizio della compilazione delle domande è stata fissata al primo giugno 2021 e saranno accettate fino alle ore 18,00 del 15 luglio 2021, il download dei codici identificativi avverrà dal 20 luglio 2021 mentre entro il 15 luglio 2021 avverrà la comunicazione delle regole tecniche per l’invio della domanda.
Resta chiaro che ogni azienda deve fare riferimento all’avviso emanato per la regione d’appartenenza in cui sono indicate sia le modalità di compilazione che il percorso da seguire.