Inter da scudetto


Con ben quattro giornate di anticipo l’Inter è la squadra reginetta di questo anomalo campionato di serie A 2020/2021.

Già da domenica scorsa, con il pareggio tra Atalanta e Sassuolo, la squadra di Conte ha avuto la matematica certezza di essere Campione d’Italia. I nerazzurri hanno avuto il merito di crederci più di tutti, oltre ad avere nelle loro fila un certo Lukaku che quest’anno ha dato del filo da torcere a tutte le difese, facendo venire i mal di testa agli allenatori avversari, nel vano tentativo di cercare il modo di ingabbiarlo. E’ stata una conquista attesa 11 anni dal popolo milanese di sponda nerazzurra, sofferta e combattuta almeno da principio quando la stagione non era cominciata nel migliore dei modi.

Quando le altre grandi hanno cominciato a zoppicare, per alterne vicende, sotto la guida del volitivo Antonio Conte, l’Inter si è compattata e a testa bassa ha marciato avanti sola al comando.

I nerazzurri hanno cominciato a credere seriamente nell’impresa di raggiungere il diciannovesimo titolo della loro storia dopo l’eliminazione dalla Champions a dicembre e poi anche dall’Europa League. Il girone di ritorno infatti è stata una carrellata di successi: a San Siro contro la Juve, i buoni risultati a Firenze e contro la Lazio, l’aggiudicazione del derby. Una striscia di 11 vittorie, con il solo pareggio di Napoli, ha consentito di mettere lo scudetto al sicuro con un discreto anticipo.

Per un campionato che non lascia più sorprese quanto al tricolore, ancora sospesi rimangono i nomi delle squadre qualificate per la zona Champions. Sempre cinque sono le compagini che si contendono i tre posti rimasti a disposizione.

Dopo lo scivolone del Napoli di domenica scorsa, fermato sul pari dal Cagliari al 90+4’, che l’aveva fatto precipitare al quinto posto, ieri gli azzurri travolgendo lo Spezia 4-1 sono balzati, momentaneamente da soli, al secondo posto in attesa dei risultati delle altre contendenti.

La Lazio a Firenze ferma la sua corsa Champions mentre la viola guadagna un successo preziosissimo in chiave salvezza. L’Atalanta è ospite dei ducali oggi alle 15,00 e le altre due avversarie invece, Juventus-Milan, se la vedranno nello scontro diretto di questa sera alle 20,45. Qualsiasi risultato lascerebbe il club azzurro fra le prime quattro (in caso di pareggio e di tre squadre a pari punti, la classifica avulsa al momento premierebbe i bianconeri e gli azzurri).

Allo stadio Alberto Picco il Napoli chiude la partita già nei primi 45’ che finisce 3-0, con rete di Zielinski e doppietta del centravanti nigeriano in forma spettacolare. Una rivendicazione perfetta della deludente prestazione dell’andata. Nella ripresa segna Piccoli, ma Lozano cala il poker nel finale.

Una vittoria fondamentale dopo la beffa di Cagliari. La squadra è apparsa cinica, attenta a chiudere ogni varco e velocissima nelle ripartenze grazie alla gazzella Victor Osimhen, protagonista su tutti che segna due gol e fornisce un assist per il Chucky.

E’ stata la partita di Osimhen: due reti, un assist ma soprattutto una gara da grande attaccante, vivace, rapido e con una capacità realizzativa che migliora di partita in partita come la sua tecnica. Anche per Insigne ottima prova. Il capitano continua a sacrificarsi per la squadra facendo un lavoro difensivo da applausi. E’ evidente che la vittoria è anche opera di tutto il gruppo, allenatore compreso.

L’unica nota stonata della giornata è stato l’infortunio di Mertens che, entrato dalla panchina, è rimasto in campo solo sette minuti prima di uscire per un problema alla caviglia.

Il Napoli fa il suo dovere e torna in zona Champions ma il suo destino resta nelle sue mani e sarà costretto a vincere anche le prossime tre partite (Udinese, Fiorentina e Verona) per il raggiungimento della qualificazione che rappresenta un obiettivo fondamentale per il futuro della società.

Peccato per tutti i problemi di quest’anno, chissà che stagione poteva essere.