La notte dell’acqua alta di Sebastiano Martini


Martini con il romanzo “La notte dell’acqua alta” ha saputo descrivere magistralmente i conflitti della natura umana che quasi come un’alta marea spesso invadono il nostro animo.

“Erano pochi i posti in cui poteva trovarsi veramente a suo agio e Venezia era uno di quelli”, se non fosse che la Venezia in cui l’avvocato Massimiliano Falconeri si trova nel momento della vicenda non sia una città sommersa da un’acqua estremamente alta. È la mattina del 12 novembre 2019 e le previsioni meteo annunciano che venti di scirocco e di bora scateneranno di lì a poco maree eccezionali, coinvolgendo la città anche il giorno seguente. Non è il clima ideale per mettere a punto il suo piano ma l’avvocato Falconeri, per tutti Max, non intende perdersi d’animo anche perché ha promesso a sé stesso e al suo collaboratore Paolo che avrebbe tentato la sorte al casinò con la somma che porta in tasca: 20.000 euro. La Previdenza Assicurazioni ha erroneamente accreditato una seconda volta allo studio legale l’importo, già liquidato tempo prima in quanto risarcimento dovuto ad un loro cliente. Obiettivo di Max è puntare dunque sul nero e raddoppiare la cifra così da poter far fronte a spese, saldare debiti e restituire, infine, metà della somma all’assicurazione che però subito dopo aver constatato l’errore ha prontamente provveduto ad avvisarli intimandoli di rendere la somma entro 48 ore. Max ha poco tempo per agire, non si lascia distrarre dai ricordi che quella città gli evoca né della nostalgia di Margherita, sua compagna dalla quale si è momentaneamente allontanato in quanto non pronto ad avere il figlio che lei tanto desidera. Deve tentare il tutto e per tutto alla roulette. Non sarebbe il suo consueto modus operandi ma oltre ad avere realmente delle problematiche economiche da colmare, sente la necessità di fare qualcosa di avventuroso, di adrenalinico che lo riporti indietro nel tempo alla sua audace gioventù. Lascia quindi l’appartamento in cui l’amico Gabriele, ignaro del suo piano, lo ospita e s’incammina alla ricerca del casinò. Durante il tragitto si ferma in diversi bar e locali assaporando ciò che l’aristocratica e un po’malinconica Venezia gli offre mentre un vortice di emozioni contrastanti lo sovrasta quasi quanto l’acqua alta che comincia a farsi strada ovunque. Quel senso di annegamento che avanza viene più volte interrotto da un personaggio assai enigmatico che metterà in guardia Max sul rischio del gioco d’azzardo raccomandandosi di non cedere alla convinzione della facile fortuna perché il banco vince sempre e lui lo sa bene. L’uomo è un nobile decaduto di nome Sebastiano Mocenigo che quasi simbolicamente rappresenta la città di Venezia: elegantissimo, dai modi sicuri ed aristocratici ma con un velo di tristezza che gli offusca il volto perché il gioco ha portato solo perdite e disperazione nella sua vita.

Editore: Ensemble
Collana: Officina
Genere: Romanzo
Numero di pagine: 82
Codice ISBN: 978-88-6881-662-9
Prezzo: 12,00

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Fonte:
Francesco Lavorino
Addetto Stampa – Il Taccuino Ufficio Stampa