Chiara Ferragni e i cerebrolesi


Appena letta la notizia su Facebook, non ho resistito a postare d’impeto uno sfogo sulla mia pagina personale. Poi, col passare dei giorni e con l’arrivo di centinaia di commenti su quello e altri social ho ritenuto che fosse il caso di razionalizzare il fatto e scriverci un breve articolo per spiegare le mie ragioni e cercare di dare una logica ad un fenomeno per molti versi inconcepibile.

La notizia è questa: dopo le ciabattine e la borraccia glamour ecco che arriva la borsa da mare di spugna di Chiara Ferragni a soli 175 euro. Avete capito bene: l’equivalente di oltre 338 mila lire per un pezzo di asciugamano cucito!

Ora, a me quello che fa incazzare non è tanto lei come persona (cervello non saprei, ma fenotipo da discreta sgnacchera, tutto sommato) o chi le va dietro (ils son dit, au jour d’hui: “followers”). Quello che mi fa salire il cannibalismo è il fatto che questa sventola che fonda tutto il suo impero sull’apparire anziché sull’essere, specula e guadagna sulle decine di migliaia di boccaloni mentecatti che riesce ad abbindolare ogni giorno che il buon Dio manda in Terra.

Il mondo è pieno di minus habens che non sanno chi era Marconi (Marconi, dico, Marconi! Colui senza il quale il telefonino lo potevate usare come fermacarte, mannaggia alla Trimurti!), però non si perdono un video di ‘sta coppia di individui senza arte ne parte (non sarà mica musica quella del giovinotto, ovvia!) che li piglia anche per i fondelli. Perché loro, il tatuaggio ambulante e la Barbie king size, se la ridono di sicuro ogni giorno e ogni volta che gli rovesciano una carriola di euro davanti alla porta di casa.
Perché credete che l’abbiano presa in Tod’s? Perché per vendere un paio di ‘scarpe ‘e mm**da’ (citando gli Squallor) basta calzarle sui suoi piedini e i polli arrivano!
E così avanti come cerebrolesi a comprare un pezzo di spugna che l’anno prossimo sarà probabilmente usato come asciugamano da bidet.

La sua non è bravura, è furbizia. Il che la dice lunga sul popolo italiano.

Purtroppo.