Una domenica stregata


No, domenica scorsa non siamo stati al lago e nemmeno a fare una gita, ci siamo collegati alle 20.45 con lo stadio Olimpico di Roma ed è stato proprio uno spettacolo bestiale.
Il posticipo della 28esima giornata di campionato ha visto sfidarsi i giallorossi di Fonseca e gli azzurri di Gattuso. Entrambe le compagini chiedevano il massimo da questa competizione in vista di un posto Champions.
Sulla scia di quanto accaduto all’andata (poker del Napoli 4-0), al ritorno i partenopei si ripetono a metà. Con una doppietta di un ritrovato Mertens, che festeggia le 100 reti in A con la maglia azzurra, gli uomini di Gattuso si aggiudicano agevolmente lo scontro diretto contro i capitolini, apparsi spenti ed irriconoscibili. Gli stessi conquistatori della qualificazione ai quarti di Europa League qualche giorno prima, tornati al campionato, sono rimasti in balia degli avversari non riuscendo a reagire, ad eccezione del palo preso da Pellegrini nella ripresa.
Dal canto suo il Napoli ha disputato una gara perfetta, dominata tatticamente, insomma una vittoria meritata che ha portato tre punti d’oro nella corsa al piazzamento Champions.
Da 10 lunghi anni il Napoli non centrava la vittoria sia all’andata che al ritorno contro i giallorossi.
Protagonista assoluto della gara è stato il centravanti belga che prima approfitta di una punizione guadagnata al limite da Zielinski che con precisione balistica sorprende Pau Lopez sul suo palo e poi raddoppia in modo insolito di testa. Ma apprezzamenti sono doverosi a tutto il gruppo squadra: Politano, l’onnipresente Insigne e Zielinski particolarmente ispirato.
E’ il momento di sorridere in casa Napoli per aver vinto il secondo scontro diretto consecutivo in chiave Champions, in trasferta e senza subire gol.
Ma prima ancora del posticipo dell’Olimpico un altro match importante si è svolto nel pomeriggio della stessa domenica. Un avvenimento che potremmo definire storico per la sua straordinarietà. All’Allianz Stadium di Torino, la Juventus alle 15.00 ha ospitato il Benevento: una gara facile per i padroni di casa, almeno sulla carta, pronti a sfidare una neo promossa. Ma la realtà ha consegnato alla storia il risultato meno probabile. Pippo Inzaghi ha fatto il colpaccio, riuscendo a strappare i tre punti della vittoria oltre ad uscire dal campo con l’onore e l’orgoglio di essere stato tra i pochi ad aver espugnato l’Allianz.
I primi a restare increduli per l’impresa fatta proprio i sanniti che erano partiti con il sogno di pareggiare e si sono svegliati vincitori.
La Juve si ferma ed è stato sufficiente un solo colpo, il colpo della strega, che in questo caso ha il nome di Gaich, che a venti minuti dal termine arresta la corsa dei bianconeri sull’Inter, e con questo finiscono ko anche le ultime speranze scudetto.
Una sconfitta interna quella della Juventus, ai limiti dell’umiliazione per gli strascichi dolorosi che porta con se, che sarà ricordata negli anni così come, con opposta enfasi sarà consacrata la memorabile vittoria dei sanniti.
Complimenti agli stregoni del Benevento che insieme al Napoli hanno dato lustro al calcio campano in un giorno solo, in una domenica, come avrebbe detto l’ispettore Coliandro, davvero “bestiale”.