Riflessioni lunari in un sabato di novilunio


Sabato 13 marzo: mi sto sorseggiando una tazza di caffèlatte mentre butto l’occhio sul calendario. Santa Patrizia. È il mio onomastico. Ovviamente la cosa mi gratifica ma ciò che cattura veramente la mia attenzione è la Luna Nuova, quella contrassegnata da un pallino nero.Luna Nuova o Luna Nera, due modi di dire che stanno ad indicare quel periodo in cui lei non è visibile a occhio nudo.
E così la mia mente inizia a fare una riflessione sulla Luna.
Astronomicamente la Luna è considerata l’unico satellite naturale della Terra, difatti nella sua accezione con la “l” minuscola intendiamo i corpi celesti che orbitano attorno agli altri pianeti.
Anche se molto più piccola del Sole di 400 volte è abbastanza vicina da essere visibile ad occhio nudo tanto da poter scorgere le sue tipiche macchie.Le macchie scure o mari si riferiscono alle superfici basse, le chiare o terre alte si riferiscono agli altopiani.Verso la Terra rivolge sempre la stessa faccia per cui il suo lato nascosto è rimasto un mistero per millenni finchè non sono state possibili le esplorazioni nello spazio.In tempi antichi, nelle culture nomadi, si riteneva che la Luna morisse ogni notte, in altre, che inseguisse il Sole.Solo con la scuola pitagorica è stata considerata un pianeta e con i babilonesi (V sec.a.C.)abbiamo i primi studi astronomici attraverso la comprensione dei cicli lunari.Nel Medioevo era credenza consolidata dalla teoria aristotelica che la Luna avesse una superficie liscia ma è Galileo nel 1609 a scoprire, puntando il suo telescopio verso questo satellite, che le cose stavano diversamente.Compie un moto orbitale intorno alla Terra generando delle fasi (lunari) che si distinguono due: crescente quando aumenta la parte visibile della Luna illuminata dal Sole e calante quando diminuisce.Se la Luna si posiziona tra la Terra e il Sole e la parte illuminata non è visibile si parla di Novilunio ( o Luna Nuova), viceversa si parla di Plenilunio o Luna Piena.Le fasi lunari hanno sempre condizionato la vita sulla Terra coinvolgendo molte specie viventi tra cui l’uomo; influenza le maree, l’agricoltura, la caccia e i cicli riproduttivi in generale.Chi è appassionato di pesca, o di nautica, sa bene che le masse liquide come il mare sono più soggette alle deformazioni, pertanto, la forza di attrazione che la Luna esercita sulla Terra si ripercuote maggiormente su di esse. Il Sole incrementa questo fenomeno anche se la sua attrazione è minore rispetto alla Luna.Queste due forze unite provocano un innalzamento del livello delle acque (così pure per la parte opposta) mentre negli altri due punti dell’orbita si verificano degli abbassamenti; abbiamo, quindi, i fenomeni di alta e bassa marea le cui variazioni arrivano fino a quindici metri nei mari aperti. Ai contadini, fin dai tempi antichi, è ben noto il concetto di Luna del raccolto.La Luna piena più vicina all’equinozio d’autunno è definita del raccolto perchè sorgerebbe con circa trenta minuti di ritardo rispetto al tramonto del Sole (quando
mediamente impiegherebbe cinquanta minuti) quindi il periodo di luce è più lungo(per raccogliere) essendo minore la fase di buio.Per quanto riguarda l’influsso della Luna sulle semine, anche se non vi sono dati scientifici comprovanti gli effetti in agricoltura, tuttavia la tradizione ci ha trasmesso alcuni “principi base” che sono i seguenti: per le piante che devono svilupparsi fuori terra il periodo ottimale per la semina è la Luna crescente, quando invece la crescita riguarda l’apparato radicale (cipolle, patate eccetera) la fase ideale è la Luna calante.Per essere maggiormente precisi in Luna crescente tradizionalmente si seminano gli ortaggi da frutto, fiore e seme, gli ortaggi a foglia (ad esclusione di quelle che hanno una crescita a cesto come insalate, bietola e spinaci) e le carote.In Luna calante, invece, si procederà alla semina di ortaggi che crescono sotto terra come bulbi, tuberi o radici oltre a carciofi e asparagi.Sugli animali sono stati effettuati degli studi che confermerebbero come la Luna influenzi i loro ritmi, ad esempio i Leoni cacciano molto il giorno successivo alla Luna Piena perchè le prede, durante le notti di plenilunio, sono meno attive e quindi al giorno seguente si spingono fuori alla ricerca di cibo.Per l’uomo, invece, ci sono molte credenze popolari che, tuttavia, non troverebbero riscontro scientifico.Si pensi come ad esempio la Luna Piena influisca sulla qualità del sonno, oppure sul parto: io ho partorito mio figlio in tale periodo nonostante avessi terminato il tempo da giorni.Dal punto di vista astrologico oltre al nostro segno solare, legato alla data di nascita,abbiamo anche l’ascendente e il segno lunare come dati importanti del nostro tema natale.La Luna in astrologia è considerata colei che domina le emozioni, le connessioni intime, l’istinto, le percezioni ed è collegata alla parte femminile di una persona,quindi al materno e al suo modo di curare.Il segno astrologico nella nostra Luna ci fornisce informazioni sul personale approccio istintivo alla vita dal punto di vista emozionale (e non razionale), pertanto,non è inusuale vedere persone dell’ariete (solitamente guidate da un’istintività materiale) con una capacità di accudimento direi materna, proprio per il fatto di avere la Luna in cancro (segno notoriamente molto sensibile). Nei tarocchi la Luna è l’arcano XVIII e sta ad indicare ciò che è nascosto, celato: le emozioni, l’istinto, le illusioni. Ciò che è illuminato dalla luce lunare non è mai completamente chiaro (diversamente dalla luce del Sole) ecco perchè questo arcano è emblematico di cose oscure e di segreti.
Molti i detti e i proverbi legati alla Luna:
«Gobba a ponente Luna crescente, Gobba a levante Luna calante».
«Quando scema la Luna, non seminar cosa alcuna».
«Quando la Luna è tonda i granchi sono pieni».
«Svegliarsi con la Luna storta»
e così via.
Nella narrativa la Luna è stata la protagonista indiscussa del genere fantascienza (come non ricordare “Dalla Terra alla Luna” di Jules Verne?!) ma tracce ne abbiamo anche in epoche più lontane come ad esempio nella Divina Commedia di Dante, nel canto del Paradiso difatti, l’ascesa viene descritta attraverso le sfere celesti della
Luna.Nel cinema poi, saltano subito alla mente la serie di Star Trek, o il film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrik, e in ambito musicale? Come non citare un capolavoro quale The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd o Moonlight Sonata (Sonata al chiaro di Luna) di Beethoven per la quale anche il grande, e compianto, Ezio Bosso avrebbe voluto domandare al suo padre musicale (Beethoven appunto):
«Ti rendiconto di cosa hai scritto?».
Insomma questa Luna ci accompagna da sempre e noi da sempre ne siamo affascinati tanto che meravigliose poesie sono state ispirate da lei.
Proprio con una poesia voglio concludere, una fra le tante e bellissime che vi invito ad andare a leggere, scritta da una donna la cui sensibilità trasuda in ogni sua composizione: Alda Merini.
Canto alla Luna
“La Luna geme sui fondali del mare,
o Dio quanta morta paura
di queste siepi terrene,
o quanti sguardi attoniti
che salgono dal buio
a ghermirti nell’anima ferita.
La Luna grava su tutto il nostro io
e anche quando sei prossima alla fine
senti odore di Luna
sempre sui cespugli martoriati
dai mantici
dalle parodie del destino.
Io sono nata zingara,
non ho posto fisso nel mondo,
ma forse al chiaro di Luna
mi fermerò il tuo momento,
quanto basti per darti
un unico bacio d’amore”.