Una storia vera: Pinin, il piccolo asinello


Savona 2013 – Quartiere di Zinola – La storia è nata grazie a sei amici del mio quartiere in visita alla fiera di Cuneo; pur essendone estraneo sono stato coinvolto in prima persona e, per la sua particolarità, si è poi voluto coinvolgere tutto il quartiere. Al sottoscritto quindi il piacevole compito, insieme ai sei amici, di organizzare l’evento.

Il protagonista della storia è un piccolo asinello di due anni, l’evento si è svolto nei giardini di Zinola e poiché era stata chiesta la benedizione dell’animale, ho potuto esercitare un momento di preghiera comunitaria.

Il destino di “Pinin”, questo è il nome dell’asinello, era segnato. Doveva finire al macello e quindi andare incontro a morte certa. Madre natura era stata infelice con il povero animale, tanto che il padrone non sapendo che farsene, seppur a malincuore, aveva ormai preso in considerazione l’ipotesi di sopprimerlo, ma prima, chissà forse era stato un presentimento, aveva voluto dedicare al somarello un’ultima passerella alla fiera del bestiame. Magari qualche anima buona si sarebbe impietosita e intenerita dallo sguardo dolce del povero asinello e lo avrebbe salvato dalla terribile sorte. E così è stato. Il destino ha voluto che sei amici Mario, Pino, Rocco, Gigio, Nino e Giorgio, quella domenica fossero andati a farsi una bella mangiata a Monasterolo Casotto in provincia di Cuneo e che, facendo poi un giro della fiera, si siano appunto imbattuti nell’asino destinato a morire. E’ stato Pino, il più anziano della compagnia, a commuoversi. “Dai – ha detto agli amici – salviamolo. Facciamo una colletta, lo compriamo e ce lo portiamo via”. Proposta subito accolta. I sei amici hanno messo mano al portafogli, hanno raccolto duecento euro e comprato l’asino al quale, in onore di Pino, è stato dato appunto il nome di “Pinin”.

Ieri pomeriggio, l’asinello, che ha due anni, è stato festeggiato nei giardini di Via Brilla a Zinola da 200 bambini e 400 adulti che lo hanno coccolato, accarezzato, si sono fatti fotografare vicino al mansueto animale.

“E’ stata una manifestazione bellissima – dicono i nuovi padroni di Pinin – anche commovente. Siamo davvero felici”.

Questo evento un po’ insolito ha avuto seguito anche dai mezzi di comunicazione come La Stampa, Il Secolo e dal giornalino parrocchiale di Zinola Il Melograno, in cui, a descrivere questo evento è stata la Professoressa Vanda Noceto:

Pinin l’asinello, storia a lieto fine

Sabato 14 settembre 2013 chi fosse capitato per caso ai giardini di Zinola o nei loro dintorni avrebbe certamente pensato che si stesse festeggiando la festa patronale: tanta infatti era la gente che affollava il prato e le strade adiacenti; a farla da padrone erano i bambini di tutte le età. Salvo poi scoprire che la festa c’era veramente, ma il festeggiato era un asino, o meglio un asinello destinato al macello e così salvato da morte certa da Mario, Pino, Rocco, Gigio, Nino e Giorgio. I sei amici, impietositi dal triste destino che attendeva l’animale, hanno deciso di “riscattarlo” e di adottarlo.

L’idea vincente è stata quella di rendere pubblico l’arrivo a Zinola dell’asino e invitare tutti i bambini alla festa di benvenuto. Il sacro e il profano nella festa si sono uniti e mescolati: alla benedizione è seguita la merenda e alla fine Pinin (questo è ora il suo nome tipicamente ligure) è salito sul furgone che lo ha portato nella sua nuova dimora nella cascina di uno dei sei amici.

Ecco come una qualunque giornata di fine estate può diventare una bella giornata, un’esperienza educativa per grandi e piccoli. Un avvenimento da nulla ha vivacizzato un paese “dove non succede mai niente”: pensare che basta veramente poco, non occorrono soldi o grandi mezzi, per creare un evento che smuova e accontenti i bambini, soprattutto, ma anche tutti gli abitanti del borgo.

A distanza di 8 anni Pinin gode di ottima salute grazie alla cura dei sei amici e alle coccole che riceve da grandi e piccini non solo del quartiere, si era anche pensato di festeggiare il suo decimo compleanno … poi sospeso a causa della pandemia.