L’importanza delle aree destinate al verde


Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una evoluzione green del nostro stile di vita.
Dall’alimentazione, all’abbigliamento, all’edilizia la tendenza è rivolta al “verde”.
Anche lo spazio esterno che ci circonda sta godendo di questa evoluzione: siamo spesso testimoni di realizzazioni di parchi o piccoli giardini nei contesti cittadini.
Tuttavia chi si occupa di progettare un’area destinata a questo scopo ha un compito (sicuramente bello e onorevole) arduo perchè, se all’apparenza potrebbe sembrare semplice, all’atto pratico non lo è affatto: la zona da elaborare infatti dovrà rispondere a molteplici esigenze.
La funzione estetica delle aree destinate al verde è naturalmente sempre importante perché le strutture arboree, arbustive e tappezzanti formano, insieme a piazze e strade, gli spazi aperti della città sostenendo il quadro paesaggistico urbano.
Le piante inserite in un contesto urbano non hanno solo una funzione prettamente estetica ma rispondono a svariate altre necessità quali: la capacità di depurare l’aria, fissare gas e particolato disperso, diminuire l’inquinamento acustico, svolgere un’azione termoregolatrice del clima cittadino, ecc.
Aumentare le aree destinate al verde, dunque, aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico.
L’inquinamento è una seria minaccia ed i valori di PM (cioè la componente non gassosa) devono essere ridotti o, quantomeno, contenuti.
Vari studi hanno provato la capacità delle piante di catturare gli inquinanti atmosferici facendo cadere il particolato direttamente sulle foglie.
La funzione di filtro della vegetazione, quindi, aumenta con l’incremento di copertura del fogliame, di conseguenza, grandi alberi con chioma sviluppata incontrando un maggiore volume di aria cattureranno maggiori quantità di polveri e particolato.
E’ stato dimostrato anche come ciò influisca sul miglioramento del clima e sulla riduzione dei gas climalteranti.
Le aree urbane fanno registrare temperature superiori rispetto agli ambienti circostanti.
Fattore principale è costituito dall’aumento della superficie occupata da edifici e pavimentazioni che ha provocato l’incremento delle temperature diurne e notturne.
Le aree verdi urbane e le piante sono in grado di esercitare un’influenza positiva attenuando l’effetto di calore, al contempo aumentando l’umidità mitigano gli eccessi di temperatura.
La vegetazione offre zone di ombra riducendo le aree artificiali, pertanto, modificando l’ esposizione al sole ed al vento di un edificio, contribuisce al comfort interno domestico, diminuendo il fabbisogno energetico per il riscaldamento o refrigerio.
Le piante, inoltre, sono in grado di moderare l’inquinamento acustico generato dal traffico, dalle industrie e dalle altre attività umane. Possiamo solo immaginare i benefici che scaturiscono dal piantare arbusti lungo le ferrovie e strade altamente trafficate e situate a ridosso delle zone residenziali.
Altra importante funzione è quella di protezione idrogeologica, questo è fondamentale nelle aree urbane, dove l’ impermeabilizzazione dei terreni ha provocato, come conseguenza, la deficitaria assimilazione delle acque meteoriche che, scorrendo rapidamente in superficie, provocano gravi problemi idraulici con allagamenti e inondazioni.
La presenza di vegetazione permette al suolo di assorbire una parte delle piogge che poi vengono rilasciate gradualmente nelle falde idriche.
Inoltre la vegetazione delle zone umide svolge un ruolo di filtro rispetto ai carichi inquinanti di natura organica, migliorando le qualità delle acque superficiali e, non ultimo, offrendo un habitat a varie forme di animali quali invertebrati e anfibi.
È poi risaputo come le piante, con le loro radici, trattengano il terreno e contribuiscano alla stabilità dei versanti.
Indubbiamente la presenza di aree verdi migliora le caratteristiche estetiche della città, rendendola più appetibile come luogo per vivere e lavorare, e il valore paesaggistico di un territorio è strettamente legato alle caratteristiche della vegetazione.
Un ruolo molto importante, cresciuto negli ultimi anni, è quello sociale: la fruizione di spazi verdi ha una provata azione distensiva sull’uomo stressato dai ritmi della vita, offrendo una sensazione di tranquillità, di rilassamento e di sensibilizzazione verso la natura.
Il verde in città, inoltre, costituisce un ritrovo per i giovani e gli anziani, pertanto diviene anche luogo per svolgere attività sportiva e ricreativa.
Creare zone verdi in contesti urbani, in più, offre un riparo per determinate specie animali che privilegiano i centri residenziali per il clima mite soprattutto in inverno, vuoi per l’assenza della caccia, vuoi per l’uso ridotto di fitofarmaci usati nelle coltivazioni o per l’elevata disponibilità di cibo di fornito dagli uomini; ma le aree verdi urbane sono fondamentali anche per il mantenimento delle numerose specie di animali selvatici quali ricci e compagnia bella.
E’ quindi utile prendere in considerazione, nella progettazione del verde urbano, la possibilità di ricreare gli habitat naturali e semi-naturali per permettere alle specie minacciate una maggiore possibilità di rifugio e nidificazione.
Insomma la progettazione di uno spazio verde è opera complessa e mirabile alla luce di quanto ho descritto ma non è sufficiente di per sé perchè è fondamentale la sua manutenzione e ciò non dovrebbe essere un compito di spettanza esclusiva degli enti pubblici ma di ognuno di noi.
Allo stesso modo in cui godiamo dei benefici che un parco o un giardino ci offrono siamo tenuti alla cura e rispetto del territorio in un’ottica di preservazione e salvaguardia della nostra cultura perché anche il paesaggio è caratterizzante ed emblematico di un modo di vivere.