Genoa-Napoli: decide una doppietta dell’ex


Come se i guai piovuti in massa sulle pedine dell’attacco azzurro non fossero stati sufficienti, si è aggiunto anche lo stop per il gigante della difesa KK, risultato positivo al Covid. D’altra parte il mancato miracolo di San Gennaro era un presagio di sventure sicure.
La formazione di Gattuso, rimaneggiata e sotto pressione, si presenta a Marassi contro il Genoa caricato da Ballardini con il reparto offensivo composto da Petagna e Politano, in mancanza di Osimhen, Mertens ed Insigne, che parte dalla panchina. In mediana Zielinski, Demme ed Elmas davanti a Di Lorenzo e Mario Rui, Maksimovic-Manolas, coppia centrale ed Ospina in porta.
Chi si aspettava una prestazione di orgoglio, di ripresa e di riscatto si è dovuto accontentare del solito Napoli. Buona la partenza degli azzurri con conclusioni da fuori che esaltano il portiere avversario, nella fattispecie Perin, che dice no sia a Zielinski che a Lozano. Alla prima occasione del Genoa il Napoli subisce all’11’ il gol dell’ex Goran Pandev che per rispetto non esulta. I partenopei provano a reagire ma i liguri concedono solo tiri dalla distanza. Petagna spedisce sulla traversa una punizione. Al pareggio fallito risponde il raddoppio del macedone al 26’.
Il Napoli cade in chiara difficoltà e non solo per la mancanza degli uomini chiave. Malgrado il possesso palla a favore degli ospiti, risaltano gli errori nella fase difensiva che subito vengono puniti a caro prezzo e senza possibilità di porvi rimedio. Gli uomini di Gattuso, infatti, fanno fatica a creare geometrie risolutive. Finisce un primo tempo che non volevamo vedere, con un passivo fin troppo pesante.
Nella ripresa Ringhio mescola le carte e mette fuori Zielinski e Petagna per far posto ad Osimhen ed Insigne.
Al 68’ un’ulteriore tegola colpisce la già critica situazione del reparto difensivo del Napoli: a seguito di uno scontro con Pandev esce Manolas per infortunio. Gli subentra Rrahamani che subito prova una conclusione che finisce alta.
Il Napoli non si arrende ma questa volta è il palo che si oppone al tiro di Insigne. Subito dopo Politano rompe l’incantesimo ed al 79’ accorcia.
Al 93’ Elmas sciupa l’occasione del pareggio calciando alta una bella palla messa in mezzo da Lozano.
Continua a girare tutto male e Mario Rui nel finale si prende un giallo per proteste dopo una spinta, dubbia, ricevuta in area di rigore non riconosciuta dall’arbitro ma che per onestà richiedeva di essere rivista al Var.
Per i diversi tentativi andati a vuoto del Napoli la partita appare un po’ stregata. I grifoni portano a casa tre punti preziosi ed il Napoli fallisce l’obiettivo di agganciare la Roma al quarto posto.
Uomo del match Perin: presente su tutte le conclusioni, impegnato a parare tutto il possibile ma anche l’impossibile. All’incapacità e mala sorte azzurra risponde la capacità e la fortuna del portiere genoano che se non ci arriva è il palo a dargli una mano.
Se San Gennaro dice no è il caso di bussare alla Madonna di Pompei.