
Il sacrificio della 6a armata a Stalingrado
Sul finire del 1942 i sovietici sfondarono le le linee delle armate romene e italiane sul fiume Don, chiudendo in una sacca la 6° Armata tedesca a Stalingrado.
Fin da subito fu impartito l’ordine di non ritirarsi alla 6° Armata, ma di tenere la posizione.
Un’altra armata tedesca riuscì ad arrivare a pochi chilometri da Stalingrado per liberare la 6° Armata, ma, in base agli ordini ricevuti non vi fu alcuna ritirata.
Alla 6° Armata fu assegnato in pratica il compito di proteggere la ritirata delle armate nel Caucaso e della stessa armata che aveva cercato di liberarla.
Di fatto la 6° Armata fu sacrificata per salvare tutto il fronte meridionale tedesco.
Cosa che in effetti riuscì alla perfezione.
Con il grosso delle truppe impegnate ad espugnare Stalingrado i sovietici non ebbero abbastanza forze per tagliare la ritirata alle armate tedesche nel Caucaso.
Armate più numerose della 6° Armata.