Befana amara per il Napoli


Una partita storta ci può stare, un momento no è fisiologico ma qui, caro Napoli, si sta esagerando.
La sconfitta 2-1 subita dai partenopei allo stadio Maradona contro lo Spezia, in 11 contro 10, è davvero troppo.
Non basta la rete di Petagna e Italiano firma l’impresa con un rigore di Nzola e poi, in inferiorità numerica, con Pobega.
Un danno enorme e non solo per i preziosi 3 punti persi, ma per la beffa di aver creato la bellezza di 29 tiri (15 nei primi 45 minuti di cui 8 solo quelli di Insigne) riuscendo a segnare una sola volta nella ripresa con Petagna, subentrato a Politano, e di prenderne 2 con solamente 3 tiri contro. Una sproporzione incredibile!
Al festival delle chances fallite il Napoli non riesce nemmeno ad approfittare della supremazia numerica dopo l’espulsione di Ismajli per doppio giallo. Gattuso nel finale, con Elmas, Lobotka e Llorente prova ad evitare il ko ma, in pieno recupero, anche i nuovi entrati chiudono la giornata sprecando altre incredibili occasioni.
Nessuna squadra sarebbe stata capace di una vittoria simile e con uno sforzo così risicato se la compagine avversa avesse creduto un po’ di più nei suoi mezzi.
Tre sconfitte nelle ultime cinque partite, terza sconfitta stagionale in casa, il popolo azzurro è incredulo di fronte a questa disfatta che i tifosi proprio non riescono a mandare giù, tanto che qualche nostalgico addirittura evoca un ritorno del comandante.
Ancora una volta il Napoli subisce una battuta d’arresto e perde l’occasione propizia di accorciare sulle squadre al vertice della classifica che dista 9 punti (anche se c’è da recuperare la super sfida contro la Juventus), facendosi superare da Sassuolo e Juve e raggiungere dall’Atalanta.
Quali sono i problemi di questa squadra? Il Napoli va in panico terribilmente sotto porta. La formazione di Gattuso produce tanto ma capitalizza pochissimo, non riesce a concretizzare le tante occasioni da gol create, non c’è un attaccante che faccia la differenza riuscendo a segnare almeno i gol facili. Le assenze di Osimhen e Mertens stanno pesando molto, forse troppo, per un Napoli che fa fatica a trovare continuità di risultati. Ma anche il centrocampo non brilla in vivacità e talvolta la difesa fa mordere le mani.
In tale momento estremamente delicato il Napoli si prepara per la trasferta alla Dacia Arena confermando gran parte degli 11 delle ultime giornate, non essendo ancora disponibili Koulibaly, Osimhen, Demme e probabilmente Mertens.
Quello in scena ad Udine, oggi alle 15,00, sarà un Napoli sotto pressione, gli azzurri dovranno dare il massimo se non vogliono definitivamente dire addio alle posizioni che portano all’obiettivo Champions. Purtroppo di fronte ci sarà un’Udinese che venderà cara la pelle. I friulani non vincono dal 12 dicembre, col Torino, e da allora hanno messo insieme 3 pareggi e 2 sconfitte. La squadra di Gattuso quindi dovrà dare risposte sia sul piano tattico che soprattutto su quello caratteriale. Ad una simile sconfitta si reagisce con grinta, con rabbia, con determinazione, con il veleno.