Lettera all’anno passato


Caro 2020,
sarai ricordato da tutti come il peggiore anno dalla fine della guerra.. Da parte mia, invece, ti voglio ringraziare.
Innanzitutto grazie per aver mostrato al mondo il vero volto dei cosiddetti “democratici” che abusivamente si sono installati al potere e ci hanno soggiogati come i peggiori tiranni del passato, mostrando a viso aperto la ferocia di cui sono capaci.
Poi grazie per aver mostrato a tutti la codardia di quella grossa fetta di cittadinanza capace di barattare la propria libertà in cambio di una fumosa e vana promessa di immunità dal contagio.
Grazie per aver reso pubblica l’ipocrisia dell’Unione Europea, capace solo di imporre politiche usuraie e suicide per i Paesi più deboli, svelando l’inutilità dei propri intenti sociali ed economici.
Grazie per aver messo in piazza tutta l’indifferenza verso gli italiani di questa classe politica e dei suoi tirapiedi, sempre pronti a banchettare sulle rovine della propria civiltà, tradendo il mandato del proprio elettorato per puro interesse personale.
Grazie anche di averci insegnato, di fronte ad un’emergenza planetaria, la colossale differenza che passa tra un paese con sovranità monetaria ed uno costretto a chiedere soldi in prestito.
Grazie per aver manifestato ogni giorno il terrorismo mediatico di buona parte dei media, grandi e piccoli, prezzolati trombettieri intenti a sbandierare un’unica verità, a costo di vendere sé stessi senza alcuna dignità.
Ti dico anche grazie per aver mostrato cosa accade quando la scienza abbandona il dubbio e la ricerca continua della verità, lasciando il passo alla fede politica se non – peggio – al pressappochismo dell’ignoranza.
Grazie poi per aver rivelato quanta frustrazione, carenza di affetti veri e solitudine imperante vi sia in questa società sempre connessa con i falsi dei del denaro e del benessere reclamizzato.
Grazie, infine, per aver ricordato il valore immenso di tutto ciò che ci viene detto di disprezzare: l’amore della famiglia, il calore del focolare, il silenzio ristoratore di una preghiera, una passeggiata fra i boschi, il legame con i propri cari, la riscoperta delle proprie radici.
È vero, in fondo anche gli anni precedenti hanno fatto lo stesso, ma tu in questo sei stato decisamente il migliore.
Grazie 2020, ora puoi anche levarti dalle palle.