Sconfitte romane


La legione romana era famosa per la sua imbattibilità in una battaglia in campo aperto.
Solo le falangi cartaginesi di Annibale seppero tenere fronte alla legione romana.
Per i popoli come i germani o celti era impossibile battere la legione frontalmente.
Esistono, però, due eccezioni: La battaglia della Selva Litana e quella di Teutoburgo.
In queste due battaglie i romani si fecero sorprendere in formazione di marcia.
Erano vulnerabili.
La battaglia della Selva Litana fu combattuta nel 216 A.C.
La tribù celta dei Boi, che abitavano nell’odierna Emilia tesero un agguato a un esercito di circa 25 mila romani in assetto di marcia. Per giunta in una foresta.
I celti si muovevano a loro agio nella foresta che, invece, era odiata dai romani.
I celti fecero cadere addosso ai romani dei tronchi di albero che scompaginarono le fila delle legioni, che furono annientate.
Nella battaglia di Teutoburgo del 9 D. C. circa 20 mila romani subirono la stessa sorte.
Il capo dei germani, Arminio, aveva combattuto nelle fila dell’esercito romano, e si fece un’ idea precisa che il solo modo di battere i legionari era quello di non permettergli di schierarsi in formazione di combattimento.