“Chiacchiere di Corte”, Giacomo Esposito racconta luci e ombre del regno borbonico


Recensione di Emanuela Falanga.

Attraverso una ricostruzione puntuale e particolareggiata degli eventi storici che segnarono l’Europa alla fine del Settecento, la sapiente penna di Giacomo Esposito racconta e analizza le vicende umane e politiche di uno dei regni più longevi della storia.
Al centro dell’opera i limiti dei sovrani responsabili della decadenza della dinastia borbonica: Ferdinando, destinato al trono di Napoli a soli nove anni, e l’autoritaria e caparbia Maria Carolina, il cui crollo psichico per la decapitazione della sorella, regina di Francia, si inserisce tra le prime pagine del racconto, segnando quel repentino cambio di rotta politico che comprometterà in maniera irreversibile le sorti del Regno.
Sono anche gli anni del Tanucci, di Acton, dell’ammiraglio Caracciolo, di Nelson e di una delle figure più interessanti e controverse dell’epoca: Emma Lyon, passata alla storia come Lady Hamilton.
Chiacchiere di corte porta sulla scena gli anni della reggenza dei due sovrani, omaggiando la figura di Ferdinando la cui giovinezza è raccontata anche attraverso aneddoti, quasi boccacceschi, che avvicinano i lettori alla natura esuberante di questo re così lontano dal concetto di nobiltà che circolava in Europa, ma così vicino e simile al suo popolo.
Un libro in grado di svelare i retroscena di un matrimonio che tra luci e ombre durò quasi un cinquantennio e di ricostruire vicende storiche, individuali e collettive, che colgono l’aspetto umano che si cela dietro le scelte politiche dei protagonisti.
(Emanuela Falanga)


Chiacchiere di Corte
di Giacomo Esposito
Editore Apeiron
Acquistabile anche on line su Amazon.