Cashback: proviamo a capire


Il Cashback inserito nel Piano Italia Cashless e introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 offre la possibilità di ottenere un rimborso in denaro in base agli acquisti effettuati con pagamenti elettronici, in negozi fisici.
Il Cashback si applica solo agli acquisti fatti tramite dispositivi elettronici all’interno di negozi aderenti, cioè che si siano iscritti al programma.
Il Cashback si articola in quattro periodi:
• periodo sperimentale (Extra Cashback di Natale): dall’8 dicembre 2020 al 31 dicembre 2020
• 1° semestre: dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021
• 2° semestre: dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021
• 3° semestre: dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022.
I rimborsi previsti sono di due tipi: oltre a quello percentuale, il cosiddetto Cashback che abbiamo approfondito qui, è anche previsto un secondo rimborso speciale, il cosiddetto Super Cashback.
Al netto dei problemi rilevati per il tilt della piattaforma dell’App IO, il cashback è previsto su diversi tipi di spese. Gli acquisti in negozio ma anche il conto dell’idraulico, del medico e del parrucchiere, un viaggio, i prodotti di un artigiano, una consulenza o un semplice caffè al bar.

Spese ammesse:
Sono comprese varie tipologie di acquisti: negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione (va bene anche il pagamento della spesa a domicilio pagata tramite POS mobile), artigiani e professionisti. In questo caso, come specificano le FAQ sul CashBack di Stato, riportate sul sito io.italia.it: “Sono validi ai fini del Cashback anche i pagamenti relativi a servizi, purché le transazioni siano effettuate con i metodi di pagamento elettronico attivati al Cashback, tramite dispositivi fisici di accettazione, come i POS, forniti da Acquirer Convenzionati che ti permettano di partecipare all’iniziativa. Per questo, prima di eseguire un pagamento verso artigiani e i professionisti, verifica con loro se i sistemi di incasso utilizzati consentano la partecipazione al Cashback”.
Partecipano anche le spese medico-sanitarie detraibili (farmaci, prestazioni), che invece seguono regole diverse per quanto concerne la lotteria degli scontrini.

Spese escluse:
Sono sempre esclusi gli acquisti online: per partecipare al cashback bisogna rivolgersi a negozi fisici o a lavoratori autonomi e professionisti. Significa che non si può partecipare con acquisti effettuati su portali online, quindi attività di e-commerce, ma non solo. Escluse anche le operazioni che vengono effettuate con gli sportelli bancomat (ad esempio, le ricariche telefoniche).
Le spese devono riguardare l’ambito privato, non sono ammessi acquisti legati all’esercizio della propria attività imprenditoriale, professionale o artigianale. Non partecipano neanche le spese pagate tramite bonifico e quelle relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente (per esempio, bollette o abbonamenti).

Come funzionano i due tipi di rimborsi:
Ma come funziona il programma? Posto che sono ammessi solo alcuni tipi di pagamenti elettronici la partecipazione al Cashback prevede due tipologie di rimborso:
• un rimborso in misura percentuale, il cosiddetto Cashback, per ogni transazione eseguita con uno strumento di pagamento elettronico registrato per l’adesione del programma. Questa tipologia di rimborso si suddivide a sua volta in due:
– periodo sperimentale, cioè il cosiddetto Extra Cashback di Natale
– tre semestri successivi, quello che potremmo definire Cashback “normale”
• un rimborso speciale, il cosiddetto Super Cashback, di tipo forfettario, erogato sulla base di una graduatoria che tiene conto del numero di transazioni effettuate entro un dato periodo del programma, sempre con gli strumenti di pagamento elettronici registrati. Questa tipologia di rimborso non è prevista per il periodo sperimentale dell’Extra Cashback di Natale.
Al termine di ciascun periodo si conclude il conteggio delle transazioni che consentono di ottenere i relativi rimborsi. Ciò significa che il conteggio riparte da zero all’avvio del periodo successivo.

Cashback, quante transazioni e percentuali di rimborso:
Riguardo al rimborso in misura percentuale, in base al periodo di riferimento, per accedervi bisogna effettuare un numero minimo di transazioni con gli strumenti di pagamento elettronici preventivamente registrati al programma:
• nel periodo sperimentale (Extra Cashback di Natale) il numero minimo è di 10 transazioni
• nei tre semestri successivi (Cashback “normale”) il numero minimo è di 50 transazioni.
Il rimborso è pari al 10% dell’importo di ogni transazione ed è calcolato sulla base del valore complessivo delle transazioni effettuate durante il periodo di riferimento.
Per le transazioni non è previsto un importo minimo, ma le transazioni di importo superiore a 150 euro concorrono al concorso fino all’importo massimo di 150 euro.
Per ogni singola transazione, quindi, il limite di rimborso ottenibile è pari a 15 euro. In ogni caso la quantificazione del rimborso è determinata su un valore complessivo delle transazioni mai superiore a 1.500 euro nel singolo periodo.

Un esempio:
Come esemplificato sul sito ufficiale dell’app IO, se avete effettuato una transazione di 700 euro, questa spesa sarà considerata rilevante ai fini del calcolo del rimborso nel limite di 150, quindi al massimo vi darà diritto a un rimborso di 15, ossia il 10% di 150 euro.
Se, al termine del periodo di riferimento, avrete totalizzato oltre 50 transazioni che, tenuto conto dell’importo massimo di 150 euro, abbiano determinato un importo di spesa complessivo di 2.400 euro, questo importo sarà considerato utile ai fini del calcolo del rimborso nel limite di 1.500 euro. Pertanto, in questo caso, avrete diritto ad ottenere un rimborso pari a 150 euro, ossia il 10% di 1.500 euro.

In conclusione: voglio proprio vedere quanti italiani faranno 10 regali da 150 euro spendendo in tutto 1500 euro per vedersene rimborsare 150. Alla fine probabilmente si spenderà di più ma non si avrà il ritorno sperato, perché come tutte le lotterie anche questa non premia altri che chi la gestisce.

Fonti:
Qui Finanza
Il Sole 24 Ore