Underdog di AN15: smussare gli angoli, affilare gli angoli


AN15 ha scritto un romanzo che colpisce al cuore, e che non disdegna di tirare anche qualche pugno allo stomaco. Underdog è un’opera che graffia e che fa male, e che riesce a far provare malinconia per un tempo che non c’è più. È il tempo della giovinezza, delle possibilità infinite, delle speranze mai infrante. In un mix ben bilanciato di poesia e ruvidità, l’autrice ci racconta la storia di Hansel e del suo gruppo fidato di amici, cresciuti nei magici anni ottanta e diventati adulti negli anni novanta. Sono ragazzi uniti da un sentire comune, da una filosofia di vita che li porta a sconfessare la loro educazione e a seguire un proprio percorso fatto di resistenza e di autenticità. In questo romanzo si narra infatti del conflitto tra ordine e disordine, tra adattamento e ribellione; i protagonisti di questa storia ispirata e onesta decidono di non seguire la massa, di rimanere coerenti con loro stessi e di combattere il sistema, colpevole di aver manipolato le coscienze e di aver incatenato il libero pensiero. Il rovescio della medaglia però non esita a palesarsi: resistenza vuol dire anche solitudine, ribellione vuol dire anche isolamento. Il gruppo di amici diventa un microcosmo in cui si sopravvive all’interno di un recinto, con la consapevolezza di non avere niente da spartire con quello che c’è al di fuori. AN15 osserva i suoi protagonisti con amorevole ironia, e ne restituisce i tentativi maldestri di attraversare la vita con un ben calibrato cinismo. «Sono il non adatto. Sono il non inserito. Sono il non riuscito», si recita nel primo capitolo dell’opera, e in fondo tutto il romanzo verte intorno alla questione se sia meglio adattarsi alla grigia società o combatterla, se sia più saggio smussare gli angoli o affilarli. Ognuno dei personaggi avrà il proprio percorso, più o meno accidentato, e avrà il proprio spazio per tentare di fare la differenza, pur nella sua inadeguatezza di fondo. Hansel è come se si collocasse in un poco confortevole limbo, in precario equilibrio tra la conciliazione e la rivoluzione: è una protagonista intensa, riflessiva, dissacrante; è una figura simbolo di quegli affanni tutti giovanili volti a mantenere il viso scoperto, e a non indossare maschere imposte o auto imposte. Ma la crescita porta anche a questi amari compromessi, che riescono prima o poi a raffreddare il fuoco della ribellione, limitando il raggio d’azione come si fa con un cane eccessivamente vivace, costretto alla catena per non fare troppi danni. (Stefano Taglino)

Titolo: Underdog
Autore: AN15
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Algra Editore
Pagine: 264
Prezzo: 16,00 €
Codice ISBN: 978-88-934-14-012

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Fonte:
Francesco Lavorino