Cosa ha fatto Trump?


Donald Trump, il più disprezzato presidente USA della storia è stato forse il migliore, colui il quale si è posto l’obiettivo di non lasciare affondare il mondo.
Quello che i Democratici chiamano “il pagliaccio della Casa Bianca” ha appena negoziato quattro accordi di pace in Medio Oriente, qualcosa che in 71 anni di intervento politico e bellico, con guerre interminabili, non sono riusciti a produrre.
Questo “giullare” è il primo presidente che non ha coinvolto gli USA in una guerra esterna dai tempi di ‘Ike’ Eisenhower.
Questo buffone ha avuto il più grande impatto sull’economia, portando posti di lavoro e riducendo la disoccupazione tra la popolazione nera e latina di QUALSIASI un altro presidente da che gli Stati Uniti sono stati fondati, e ha esposto la corruzione profonda, diffusa e di lunga data presso l’FBI, la CIA, l’NSA e i partiti repubblicano e democratico.
Ha girato per i Paesi della NATO e li ha fatti iniziare a pagare i contributi per i quali si erano impegnati al termine della IIa Guerra Mondiale ma che nessuno (tranne Grecia e Gran Bretagna) avevano mai onorato pienamente.
Questo pagliaccio, con i suoi modi diretti e ineleganti, ha neutralizzato i nordcoreani, gli ha impedito di sviluppare una capacità nucleare supplementare, ha inviato missili in Giappone e ha meglio protetto la costa occidentale degli Stati Uniti.
”Ciuffo di castoro”, come è stato soprannominato, ha cambiato il rapporto con i cinesi, ha riportato centinaia di affari negli Stati Uniti. USA e ha rianimato l’economia che sotto Obama boccheggiava.
Inoltre ha ottenuto la nomina di tre giudici della Corte Suprema e circa 300 giudici federali.
Questo stesso pagliaccio della Casa Bianca ha ridotto le tasse, ha aumentato la deduzione standard nella dichiarazione dei redditi 12,500 per la ricongiunzione delle famiglie di immigrati (Casado Filing Joint) da 12.500 a 24.400 dollari e per un centinaio di volte ha fatto rialzare i mercati provocando indirettamente benefici alle pensioni di decine di milioni di cittadini.
In più questo buffone ha accelerato lo sviluppo di una cura per il COVID; il vacino infatti sarà disponibile tra poche settimane, mentre non abbiamo ancora un vaccino per il SARS, l’influenza aviaria, l’ebola o una serie di malattie emerse durante le precedenti amministrazioni. A questo proposito c’è da notare una strana coincidenza: nel maggio del 2002 la Bill & Melinda Gates Foundation diventa azionista della Pfizer con 37,3 milioni di dollasi (i maligni dissero che Gates aveva bisogno del Viagra); poi nel 2015 Gates lancia l’allarme per i pericoli di una possibile pandemia, nel 2019 finanzia la campagna elettorale di Biden e magicamente 24 ore dopo la sua (provvisoria) proclamazione esce l’annuncio del vaccino. È un pianeta meraviglioso…
Tornando al pagliaccio della Casa Bianca, occorre anche ricordare che ha ricostruito quell’esercito che l’amministrazione Obama aveva paralizzato dopo aver licenziato 214 generali e ammiragli chiave nel suo primo anno di mandato (ah già, gli avevano assegnato il Nobel per la Pace sulla fiducia, qualcosa doveva pur dimostrare!).
E non dimentichiamo che il pagliaccio alla Casa Bianca ha scoperto la pedofilia generalizzata nel governo e a Hollywood, e sta esponendo il traffico sessuale di minori in tutto il mondo e portando i bambini a casa con le loro famiglie.
Nessuno poi dice che lavora gratis e ha già perso più di 2.000 milioni di dollari dei propri soldi servendo la sua nazione, e ha fatto tutto questo e molto altro davanti all’implacabile minaccia e all’opposizione delle persone sotto inchiesta, molte delle quali se non rielette rischiano condanne pesantissime.
Eppure è il presidente forse più odiato dopo Lincoln. Il guaio è che Lincoln era odiato dai bianchi razzisti degli Stati del Sud, mentre Trump è odiato trasversalmente da una classe media che is è lasciata trascinare dalla voce suadente di Biden e di coloro che hanno addossato a trump colpe non sue, come le baraccopoli che stanno sorgendo ai margini delle più ricche città dell’Est a causa di una mancanza di lavoro endemica dovuta alle fallimentari politiche sociali di 16 anni di governi democratici, guerrafondai e falsi amici delle classi povere.
Se si andasse a rileggere il curriculum di Biden si scoprirebbe che il 47 anni di vitapolitica ne ha combinatepiù di Bertoldo in Francia. C’è il suo zampino dietro la guerra dei balcani nel ’91, così come in altri conflitti appositamente programmati dalle lobby di quelle categorie che lucrano sulle disgrazie altrui, dall’industria bellica a quella alimentare, per non parlare di trasporti e infrastrutture: dove si distrugge poi cè da ricostruire!
Se non bastasse quanto scritto fin qui, vi elenco ancora alcuni dati.
Ha portato il tasso di disoccupazione, nel periodo pre-pandemico, ad uno storico 3%, minimo assoluto della storia americana.
Ha stoppato l’immigrazione clandestina latino-americana e posto un’importante argine agli afflussi jihadisti negli Usa (con conseguente azzeramento degli attentati di matrice islamica, che dilagano invece in Europa).
Ha dato un’impronta cristiana, conservatrice, sovranista e soprattutto civile agli Stati Uniti d’America (che nel mentre erano affondati, con Obama, nel baratro dell’isteria radical-progressista).
Ha riconosciuto lo sterminio dei nativi americani, con un apposito ‘act’, cioè una legge, che ristorerà i bambini delle comunità native di milioni e milioni di dollari al fine di prevenirne violenze e abusi.
Ha creato, durante l’attuale crisi sanitaria, 11 milioni di posti di lavoro in soli 4 mesi, espandendo in modo impressionante la capacità produttiva del Paese.
Ha promosso una cura a base di Regeneron contro il Covid-19, promettendo il farmaco gratuitamente a tutti i cittadini. Ha inoltre reso gli Usa – sempre in ottica pandemica – uno dei Paesi a minor tasso di mortalità tra le potenze del G20 e del G8.
Ha smobilitato gran parte delle truppe dal Medio Oriente, e in particolare dall’Afghanistan, garantendo ai soldati un reintegro nella società ed un sicuro prosieguo di vita presso le proprie famiglie.
Ha raggiunto uno storico accordo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti, sancito con l’emblematico ‘primo volo da Tel Aviv ad Abu Dhabi’ su cui viaggiava anche il genero del presidente statunitense.
Ha ottenuto un’intesa di pace tra Bahrein ed Israele, stabilizzando l’area medio-orientale più di qualsiasi altra persona negli ultimi 50 anni.
Ha messo fine alle tensioni tra USA e Corea Del Nord, avvicinandosi fortemente a Kim Jong-un, scongiurando così il rischio di un conflitto nucleare.
Ha favorito il memorabile accordo tra Kosovo e Serbia, contribuendo a pacificare la zona balcanica più quanto non abbia fatto qualsiasi suo predecessore.
Ha iniziato 0 (zero!) guerre nel corso del suo mandato, contro le 9 intraprese da Obama durante gli anni della sua presidenza.
Ha cambiato il volto della Corte Suprema statunitense con la nomina di Amy Coney Barrett, cattolica, conservatrice, anti-abortista, madre di 7 figli.
Ha ricevuto il sostegno della nipote di Osama Bin Laden, che l’ha definito “l’unico capace di scongiurare un nuovo 11 Settembre”.
Tutto questo in 4 anni.
Solo contro tutti. Senza mai mollare.