Luci e ombre sulla Chiesa cattolica d’oggi


Come era bello quando il Vangelo era chiaro e netto, esattamente come la società di pochi decenni fa. Quale tristezza invece oggi vivere in un tempo (speriamo breve anche se “intenso”) ove il tutto ed il contrario di tutto si confondono e si mescolano in una sorta di “melodia stonata” e ripetitiva. Ripetitiva come il male perché il male non ha fantasia, il male è sempre uguale mentre la Fantasia di Dio è illimitata e fa Nuova ogni cosa. A cosa mi riferisco? Mi riferisco alla confusione che la nostra società vive oggi ma soprattutto alla grande confusione che (per la prima volta) vive la Chiesa Cattolica. Una confusione strana e sorprendente perché creata proprio da chi dovrebbe mantenere intregra la Tradizione che oggi è combattuta come fosse oscurantismo mentre il vero e l’unico oscurantismo è il drappo nero che sta scendendo sugli occhi e sul cuore degli uomini ottenebrandone la mente. Partiamo dal principio: l’elezione dell’attuale Vescovo di Roma e NON Vicario di Cristo (come da lui stesso esplicitamente dichiarato) era stata accolta in modo festoso dal popolo di Dio che esultava per l’elezione del nuovo Pontefice. Papa Francesco però da subito ha “sorpreso” (ma non tutti ci hanno fatto caso perché troppo “presi” dall’entusiasmo) iniziando a scardinare le “regole” salutando con un “buona sera” anziché “Sia Lodato Gesù Cristo” e senza alcuna Benedizione (che “piccolo dettaglio” non ha ancora mai dato in tutti questi anni)… Ha modificato tanti simboli cattolici partendo dallo stemma Pontificio sostituendo la stella a cinque punte con una stella ad otto punte che “guarda caso” è “anche” un simbolo esoterico-occulto-massonico. Non sto qui a fare l’elenco delle cose “non comprensibili” che ha fatto o detto perché ci vorrebbe un libro anziché un semplice articolo però, la “ripetitività” che ha “scatenato” ogni sua “frase” od “azione” e la confusione e la divisione che ne sono conseguiti, sono stati una costante. Nella Bibbia ci è stato insegnato che dall’albero si riconosceranno i frutti e devo tristemente dire che se il frutto di questo “strano pontificato” è quanto appena espresso, non dico che bisogna per forza parlare ma per lo meno riflettere. E’ triste assistere ogni volta, in risposta ad esplicite dichiarazioni doppie e dubbie, come i “super cattolici modernisti” che “combattono” i “cattivi tradizionalisti” arrampicandosi sugli specchi per trovare risposte “plausibili” a quanto chiaramente espresso dall’attuale Pontefice. Perché arrovellarsi in disquisizioni che egli stesso potrebbe sciogliere dagli atroci dubbi con un semplice chiarimento pubblico? La “tecnica” del silenzio l’ha adottata dai tempi dei Dubia però esterna “costernazione” nei confronti di chi “parla” perché li definisce “brutti e cattivi”. Ora, non potrebbe fare un atto di “carità” e spiegare a quelle povere pecorelle smarrite la Verità tutta intera e non “dimenticarne” o “fuorviarne” ogni volta qualche determinante pezzo? In questo modo userebbe anche la Misericordia che egli stesso ha proclamato nella sua reale importanza (se però accompagnata dalla Giustizia) ed anche quella volta non ha finito la frase. Tornando ai giorni nostri (cioè ieri): dopo il “quasi scandalo” (perché ovviamente hanno messo una toppa declassandolo da scandalo a quasi) in merito alla grande apertura fatta nei confronti degli omosessuali (cosa che un Pontefice della Chiesa Cattolica) non potrebbe fare (almeno nei termini in cui lo ha fatto lui), i modernisti che combattono i tradizionalisti si sono subito affannati a dare risposte (che ricordo) il Pontefice stesso NON ha dato. Le risposte sono state prevalentemente due: “le dichiarazioni di ieri risalivano ad un anno fa” (vero) ma dal mio punto di vista peggiora le cose e non certamente migliora in quanto, un anno di questo pensiero significa una ben radicalizzazione di quanto egli stesso espresso (peccato che non aveva informato il gregge che dovrebbe guidare). Se il Pontefice ha ritenuto opportuno esprimersi in un documentario con agenda mondialista esternando quanto ai mondialisti piace tanto, perché non ha ufficialmente e contestualmente reso esplicito il suo pensiero anche al popolo di Dio che ha tutto il diritto di sapere in quali mani è finito? Ma continuiamo ad analizzare le “reazioni” di chi ieri ha fatto ufficiosamente e su iniziativa personale le veci del Pontefice dicendo loro ciò che il Papa avrebbe inteso dire ma che ha ufficialmente detto in modo “scomposto”. Queste persone con usuale solerzia hanno informato che in realtà il discorso del Papa è stato tagliato e cucito ad “arte” per fargli dire ciò che egli stesso non avrebbe detto. Tutto questo mi sembra assolutamente improbabile principalmente per due motivi: primo, non penso che il documentario possa essere uscito senza essere precedentemente visionato dal diretto interessato (il Papa) che se avesse “osservato” che quanto da egli espresso non corrispondeva con il contenuto a quanto pensava avrebbe dovuto far modificare il “risultato” delle sue parole. Secondo, nel caso che così fossero andate le cose, visto che sa parlare molto bene telefonando ad ogni sorta di persona e dichiarando ogni cosa di suo gusto, avrebbe dovuto immediatamente ed in prima persona sciogliere questo ulteriore nodo alla nostra Fede che oramai (purtroppo) sta diventando un groviglio. Per carità, se mai tale chiarimento arrivasse, noi tutti saremmo felici, ma “non so perché” ho il “presentimento” che tutto rimanga nel solito e ripetitivo oblio. Ora però c’è una chicca che quasi nessuno conosce (principalmente chi ieri ha parlato a sproposito): il pezzo mancante (a quanto pare) creerebbe una “esposizione mediatica” peggiore di quanto avvenuto fin’ora. Il tutto viene ben spiegato dalla “bussola Quotidiana” di cui allego il link: https://lanuovabq.it/it/papa-e-gay-il-giallo-dellinedito-dellintervista-tagliata. Mi domando quindi, perché per esternare considerazioni confusionarie fa proprie dichiarazioni e poi per “chiarire” fa parlare portavoci. A tal proposito anche Mons. Viganò ha espresso autorevoli considerazioni di cui allego link:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/10/dichiarazione-di-se-mons-carlo-maria.html?m=1
A conclusione vorrei fare ancora alcune piccole considerazioni: nei TG di due giorni fa, la notizia di quanto detto dal Papa in merito alle unioni civili è stata “corredata” dalle immagini di quando ha accolto in Vaticano i 3 figli di una coppia gay avuti tramite la pratica dell’utero in affitto. Perché quindi, ha incontrato molti esponenti delle varie lobby lgbt e non ha incontrato ad esempio il marito di Asia Bibi ed il Cardinale Zan venuto appositamente dalla Cina per incontrarlo?
Perché un Papa dovrebbe “invocare” leggi che tutelino le coppie omosessuali quando la Bibbia insegna che l’omosessualità è un peccato? Come fa un uomo di Dio invocare una legge che tuteli qualcosa che Dio ci indica come perdizione eterna?
Molti dicono che il Papa non si spiega bene in quanto di provenienza straniera, eppure abbiamo avuto altri Papi stranieri (polacchi e tedeschi di cui uno Santo) che non hanno mai confuso il gregge affidatogli con messaggi doppi ed ambigui a motivo di una “non buona” comunicazione.
Bergoglio lo sa che se non smentisce pubblicamente ciò che sembra un consolidare le unioni civili questo va a sostegno della prossima legge Zan Scalfarotto che andrà a rendere vulnerabili ed “attaccabili” coloro che dichiareranno la loro aderenza all’unica famiglia che la nostra Fede ci indica composta esclusivamente da un uomo ed una donna?
Purtroppo dobbiamo ammetterlo, in questo momento i Cattolici più che pecore guidate da un pastore, sembrano rane bollite ormai quasi morte.
C’è però una buona notizia la Bibbia insegna che gli inferi non prevarranno e la Chiesa non soccomberà, questa è la nostra Speranza.