La giornata mondiale del migrante e del rifugiato


Il prossimo 27 settembre si celebra la giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
La difficile realtà delle migrazioni ha avuto origine ancora prima dell’homo erectus. Nell’osservare il flusso migratorio degli animali, volatili e pesci, ecc si nota che essi sono guidati dall’istinto, oltre che dalle correnti marine ed atmosferiche, nella ricerca di ambienti idonei dove procurarsi cibo e dove nidificare e crescere i propri piccoli, spesso percorrendo anche migliaia di chilometri.
Anche l’uomo per sua natura ha sempre cercato di migliorare le proprie condizioni di vita e, seguendo la metodologia degli animali, ha avuto così inizio la prima e solitaria migrazione dell’uomo per procurarsi cibo e assicurarsi la sopravvivenza, a seguire poi i flussi migratori delle varie tribù nei vari paesi e poi, per l’effetto domino, ha avuto seguito la migrazione di massa: gli italiani, in particolare, hanno solcato mare e monti per un pezzo di pane.
Tornando a tempi meno remoti, è il 1914 quando S.S. Papa Pio X (Sarto Giuseppe), toccato dal dramma di milioni di emigranti italiani all’estero, esortò tutti i cristiani a pregare per i migranti e le loro famiglie lasciate sole e su richiesta di varie conferenze episcopali istituì la giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Quest’anno si celebra quindi la 106^ giornata del migrante e rifugiato.
Oggi la migrazione è molto più sentita di ieri, eravamo noi italiani ad essere accolti all’estero per la capacità e volontà di lavorare. Oggi a noi il compito di accogliere i nostri fratelli migranti provenienti da situazioni a dir poco disumane.
La legge della natura non conosce confini, ma riconosce che ogni singola persona ha diritto ad un pasto caldo e ad un bicchiere d’acqua.
Credo sia necessario ed urgente impegnare di più forze e risorse, in questo caso a livello mondiale.
Attenzione … il domani potrebbe cambiare per tutti …