Le prossime date del Teatro “Carlo Felice” di Genova


Venerdì 17 luglio ore 21,15
Duets and Solos
Mario Brunello (violoncello)
Beatrice Rana (pianoforte)
Étoiles internazionali


PRIMA ASSOLUTA
Nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Felice – Festival Internazionale del Balletto e della Musica/Nervi 2020 – Ravenna Festival
Danzatori
Silvia Azzoni (Hamburg Ballet)
Sergio Bernal (già Balletto Nazionale di Spagna)
Hugo Marchand (Opéra de Paris)
Matteo Miccini (Stuttgart Ballet)
Alexandre Ryabko (Hamburg Ballet)
Iana Salenko (Opera di Berlino)
Marian Walter (Opera di Berlino)
Musiche
Arcangelo Corelli – J.S. Bach – Frédéric Chopin – Camille Saint-Saëns – Jules Massenet – Pablo de Sarasate – Claude Debussy – Sergei Rachmaninoff – Maurice Ravel
Coreografie
Michel Fokine – Jerome Robbins – Antonio Ruiz Soler – Roland Petit – John Neumeier – Ricardo Cue – Uwe Scholz – Joaquín De Luz – Edward Clug – Kristina Borbelyova – Sergio Bernal

Duets and Solos è destinato a diventare un titolo simbolo del nuovo modo di danzare e fare musica dal vivo imposto dall’emergenza sanitaria che in questi mesi ha sconvolto il mondo. Due musicisti di prima grandezza, il violoncellista Mario Brunello e la pianista Beatrice Rana, eseguono musiche su cui un singolo danzatore si esibisce in un assolo o una coppia di ballerini, che è coppia anche nella vita, interpreta un passo a due. Nel mondo della danza ci sono molti ballerini legati sentimentalmente, tra cui diverse étoiles, come le coppie che danzeranno a Nervi: Silvia Azzoni/Alexander Ryabko (Hamburg Ballet) e Iana Salenko/Marian Walter (Opera di Berlino), artisti che, dunque, potranno toccarsi, abbracciarsi e stringersi senza contravvenire ad alcuna regola.
Duets and Solos (che si avvale della consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio) è dunque molto di più di una serata di musica e danza: è una prova della lungimiranza e insieme della forza dell’arte, capace di rispettare i limiti necessari alla lotta contro il virus senza rinunciare a nulla della propria creatività. Un esempio, al tempo stesso, di civiltà e fantasia.
Le coreografie sono firmate da mostri sacri della danza, come Michel Fokine, ma anche da celebri autori del ’900 o contemporanei. Accanto alla tradizionale Morte del Cigno del grande coreografo russo, così, ci si potrà stupire davanti a una moderna Morte del Cigno al maschile, creata e interpretata da Sergio Bernal, che, inoltre, regalerà uno dei suoi roventi brani iberici che mandano il pubblico in visibilio. Hugo Marchand interpreterà Suite of Dances di Robbins, mentre Matteo Miccini presenterà un assolo da SSSS di Clug. Bernal e Miccini danzeranno insieme in Folia de Caballeros, un passo a due maschile di Bernal e De Luz in cui i due “caballeros” danzano a distanza senza toccarsi mai. I passi a due danzati da ballerini uniti anche nella vita, oltre che sul palcoscenico, saranno Thaïs di Roland Petit (Salenko/Walter), Nocturnes di Neumeier, Clair de Lune della Borbelyova e Sonate di Scholz (Azzoni/Ryabko).
Ma ci saranno anche momenti di sola, altissima musica: Beatrice Rana eseguirà l’“Aria” dalle Variazioni Goldberg di Bach e La Valse di Ravel, mentre Mario Brunello interpreterà la Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino di Bach, eseguendola sul suo “violoncello piccolo”, uno strumento storico assai raro che ha la stessa accordatura e agevolezza del violino, ma una risonanza simile a quella del violoncello.

Sabato 18 luglio ore 21,15
MARIO BIONDI
Live


Sarà un vero e proprio lancio e il primo appuntamento con la musica, quello che Mario Biondi riserverà al pubblico del “Festival internazionale del Balletto e della musica – Nervi 2020” con l’uscita del progetto digitale Paradise alternative Productions.
Nervi rimane l’unica data italiana di quest’anno dell’artista catanese dalla voce più “black” del momento prima che inizi il suo tour all’estero con 13 date confermate tra UK, Spagna, Francia, Svizzera, Ungheria e Ucraina. Mario Biondi è, infatti, con una delle voci italiane più apprezzate all’estero, grazie a un sound contemporaneo e internazionale, che coniuga la raffinatezza del jazz con il calore del soul e del funk.
Nel momento in cui si sta cercando di tornare alla normalità Mario Biondi vuol fare sentire la sua musica e unirsi al suo pubblico attraverso il suo nuovo progetto artistico come segno di speranza e voglia di guardare con ottimismo al futuro.
Paradise Alternative Productions sono tre versioni remix di Paradise, uno dei brani contenuti nel nuovo album la cui uscita, al pari di molti altri progetti discografici, è stata rimandata. Ma si è trattato solo di un rinvio perché Biondi ha voluto realizzare un progetto per l’estate in modo da tornare in contatto attraverso la musica con tutto il suo pubblico in Italia e nel mondo.
Per far questo ha scelto un brano che celebra la vita, la gioia, il piacere, la sensualità e dedicato ad un pubblico che sa come soddisfare e far godere i sensi. Paradise è un brano composto dallo stesso Biondi e da Massimo Greco, mentre il testo è di Cleveland Jones, autore statunitense con cui Mario ha già collaborato nel 2019 in occasione del singolo Sunny Days.
Paradise Alternative Productions arriva dopo la pubblicazione di Mesmerizing Eyes, il singolo che anticipava l’uscita dell’album, in cui la voce di Mario Biondi era accompagnata dal High Five Quintet (Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Julian Oliver Mazzariello, Pietro Ciancaglini, Lorenzo Tucci).

Domenica 19 luglio ore 21,15
BEPPE GAMBETTA
Where the Wind Blows/Dove tia o vento


Giovanni Ricciardi, violoncello
Riccardo Barbera, contrabbasso
Marco Fadda, percussioni
Beppe Gambetta, una delle figure più prestigiose e autorevoli della chitarra internazionale, in occasione del “Festival Internazionale del Balletto e della Musica-Nervi 2020”, presenta il suo 14° album dal doppio titolo inglese e genovese Where The Wind Blows/Dove Tia O Vento (Borealis Records) e lo fa con dieci canzoni dove l’artista genovese si scopre e riscopre songwriter, cantante e chitarrista elettrico. Ad accompagnare Beppe Gambetta, ci sarà il violoncello di Giovanni Ricciardi, Riccardo Barbera al contrabasso e il percussionista Marco Fadda.
Una novità piacevole, che non potrà che essere apprezzata dal suo affezionato pubblico e che nasce con l’idea di raccontare non solo un rinnovamento, ma un vero e proprio percorso artistico come lui stesso racconta: «Il mio percorso è iniziato come chitarrista acustico innamorato della musica americana, con il tempo sono nati il viaggiatore, il ricercatore, il cantante, l’arrangiatore, il tecnico del suono, il produttore di spettacoli, l’insegnante e oggi il chitarrista elettrico e il cantautore. Fino ad ora provavo una forma di pudore e riservatezza che mi impediva di scrivere canzoni. Con questo lavoro sono riuscito a superarla e ora aspetto il giudizio di chi vuol bene alla mia musica per decidere se potrò continuare anche in questa direzione».
La realizzazione di questo album, in un periodo così difficile per l’intero panorama dello spettacolo e non solo per i musicisti, diventa un atto di resistenza e una risposta dell’arte alle avversità, attraverso una sfida a confrontarsi con qualcosa di nuovo e per trovare nuovi stimoli.
L’album Where The Wind Blows esce a tre anni di distanza da Short Stories, ancora una volta con Borealis Records. La collaborazione con l’etichetta canadese non è che uno delle tessere del mosaico che nasce intorno alla vita artistica di questo straordinario chitarrista: nato a Genova, in costante contatto con il territorio, ma anche con la musica e le professionalità nordamericane, che lo fa apprezzare a livello mondiale, in anni di carriera ha sintetizzato il suo amore per la musica americana – country, bluegrass, folk, blues – e quello per i padri, a partire da Fabrizio De André.
La scelta del genovese per alcuni brani, evidenzia la sonorità poetica e mediterranea della nostra lingua, un omaggio alle sue radici e il punto di partenza per un percorso a ritroso, che ha portato alla riscoperta di alcuni brani scritti negli anni passati. Ecco alcuni titoli che il pubblico nerviese scoprirà nella bellissima cornice dei parchi: Lament, Fighting While We Can, Wise Old Man, Sunrise Melody, Forget About Me Not un lavoro, in parte autobiografico, che abbraccia canzone d’autore, folk-rock, blues, flatpicking e Mediterraneo.