La donna


Uno dei misteri della vita è la donna: a lei il compito della creazione, inoltre Dio l’ha creata anche come compagna di viaggio per l’uomo, per proteggerlo, amarlo e sostenerlo moralmente.

L’uomo, nel suo vivere terreno, è a contatto con tutte le meraviglie che offre la natura, una di queste meraviglie ritengo sia proprio la donna, per le sue qualità e per il dono ricevuto dal Signore che è quello di procreare.

Per quanto l’uomo si sforzi di capire o elaborare i carismi della donna, si trova immerso nel ‘mistero donna’ che è intrinseco alla sua stessa natura, quella di crescere e moltiplicare.

La donna è una creatura già amata dal Signore, a noi uomini il piacevole compito di custodirla come un bene prezioso, infatti lei è la realizzazione di sé stessa, le sue capacità sono irripetibili e insostituibili, se poi la vediamo nelle vesti di manager, non solo nella famiglia, ma anche nelle istituzioni e nella società, è solo per mettere in pratica le sue ulteriori attitudini e la sua volontà, nel contribuire con Dio e con l’uomo a costruire un mondo migliore; e si sa che tutte le cose, pensate ed elaborate da un cuore di mamma, hanno una chiave di lettura diversa ed arrivano direttamente al cuore dei piccoli e dei grandi della terra.

E’ pur vero che la perfezione non è di questa terra e non avendo il dono dell’ubiquità, spesso la donna per eccesso d’amore, volendo fare più cose insieme, ha necessità di demandare ad altri i propri compiti e doveri. Attenzione c’è un proverbio partenopeo che dice: “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo…”

Mia mamma, ad esempio, vedova con sette figli, ha portato avanti la famiglia nell’amore e nel rispetto, dandoci una formazione cristiana e con tale visione della donna sento i dovere di ringraziarle tutte, in particolare quelle che hanno avuto un ruolo importante per la mia formazione: la madre celeste, mia mamma Assunta che mi ha donato la vita ed oggi dal cielo con papà Ferdinando mi protegge, la signora Rosa che mi ha nutrito con il suo latte, le zie, le sorelle, le catechiste, le maestre, le suore e per ultima Giuseppina, mai moglie e compagna di viaggio da 48 anni.

Ringrazio la mia famiglia che mi ha insegnato i veri valori della vita, non è stato mai nei miei pensieri l’idea di deludere alcuno, in particolare la donna.

Se dovessi simboleggiare la donna con un fiore, utilizzerei certamente la rosa per la sua bellezza, il suo colore e il suo profumo e anche per le sue spine … per far riflettere che nulla è facile nella vita.

Il grande statista Bismark diceva che le stesse nazioni si formano sulle ginocchia delle madri.