Mister Fallimento


L’avvocato Giuseppe Conte (Giuseppi’ per gli italiani di Broccolino) è approdato al governo di questo sciagurato Paese a seguito di una militanza ben camuffata nel sottobosco del PD. Camuffata così bene da venire nominato dai pentasegati quale premier di quell’aborto vivente che è stato il governo gialloverde.
Compiuta la prima missione (tenere a galla gli sherpa del governo-zombie, che avrebbero successivamente dovuto reggere il sacco ai piddì) è stato premiato dai suoi veri padroni che lo hanno voluto a capo del loro esecutivo, sapendolo così borioso e tronfio da essere totalmente incurante della figuraccia che andava a fare nei panni del più grande voltagabbana della scena politica.
Perché nessuno ha avuto il coraggio di tradire la propria linea politica come questo avvocaticchio foggiano: egli ha infatti onorato l’etimologia del suo paese d’origine, Volturara Appula, che ricorda proprio l’avvoltoio, animale che si attaglia ottimamente a rappresentarlo.
Nemmeno Fini era riuscito in un voltafaccia come questo. Ma forse non dovremmo dimenticare gli ottimi maestri che ha avuto il leguleio, da Di Majo (“Mai al governo col partito di Bibbiano”) a Zingaretti (“Mi sono persino stancato di dire, e lo trovo umiliante, che non intendo favorire nessuna alleanza o accordo con i Cinquestelle”). E infatti avete visto com’è finita.
Purtroppo si sa che in politica vale tutto e il contrario di tutto, tuttavia un minimo di decenza ce lo si dovrebbe aspettare anche dal più incallito dei mentitori.
Fin qui, comunque, si potrebbe anche dire che non è opportuno giudicare a priori l’operato di un governo (come disse la commissione che assegnò il Nobel per la Pace a quel Barak Obama che poi fece guerre in tutto il pianeta). Però adesso, a distanza di dieci mesi dall’insediamento del Conte-bis, direi che abbiamo sufficienti elementi per tirare le somme.
E il risultato non è algebricamente soddisfacente.
Vediamo ad esempio cos’è riuscito a ottenere il nostro eroe in Europa. Facile: niente. La Von der Leyen è stata eletta grazie ai voti dei 5 stelle, dopo di che ha iniziato a sputarci addosso e a prenderci in giro con quella farsa melensa del “Siamo tutti italiani”. Il MES è passato (senza accettare confronti con l’opposizione e con personalità come Tremonti, Savona e altri) perché il premier italiano non ha avuto il coraggio di rialzarsi dalla posizione prona e smettere per qualche secondo di leccare suole e sfinteri nemmeno per il tempo di dire un sonoro “no”. È vero che il MES era già stato approvato in precedenza, ma la sua attuazione, santiddio, poteva essere ancora bloccata! E invece ora corriamo tutti il rischio di ritrovarci la troi(k)a in casa a dettare legge e a spartire i gioielli di famiglia come sta avvenendo nella disgraziatissima Grecia. Probabilmente hanno ragionato secondo il famoso detto: “Italiani e greci stessa faccia, stessa razza”. Nonso…
Ma i maggiori (in)successi il dottor Giuseppi li ha mietuti in patria. Qui gli esempi si sprecano: concessione a una società partecipata dai Benetton della realizzazione dell’app Immuni, di cui a una settimana dalla messa in circolazione non si parla praticamente più, dato che i media di regime hanno avuto probabilmente l’ordine di tacere sul sonoro flop dell’ennesima ‘sola’ costata milioni finiti nelle tasche dei soliti noti, mentre il povero suddito è costretto a chiedere prestiti in banca.
Naturalmente le banche stanno negando il denaro a tutti coloro che si sono presentati agli sportelli fidandosi del garante Conte/Stato Italiano. Sapete perché? Semplicemente perché se non restituisco il prestito la banca viene a cercare me e non lo Stato. Come dire: l’ennesima sola che ci hanno rifilato.
Ma adesso, qui nel nostro angolino segreto, dove non ci vede e non ci sente nessuno, ditemi un po’ la verità: non siete stufi di essere presi per il culo? No, perché sapete com’è, alle volte si ha l’impressione che vi piaccia….
Guardate che qui chi fa il finocchio col fondoschiena altrui è lo Stato, mica voi. E lo Stato è permaloso e s’incavola se qualcuno lo scavalca. È un po’ come per le tasse: solo lo Stato ha diritto di rubare, e non tollera concorrenti!
Quindi, mentre in Germania, Olanda, Svizzera e altri Paesi i denari a fondo perduto sono finiti sui conti correnti di tutti i cittadini in pochi giorni, molti di noi non hanno ancora visto un ghello e oltre la metà di coloro che ne avevano diritto non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione di marzo!
Ma l’ineffabile avvocaticchio e i suoi complici, mentre mettevano le mani sull’Eni, hanno chiesto alle banche ‘un atto d’amore’, il che è come chiedere a Dracula di gestire l’AVIS.
Altre gesta del nostro eroe le possiamo leggere negli atti della commedia Coronavirus, servita a faccendieri, ex politici, ex galeotti e collusi per mettere in pista un fiorente mercato di mascherine farlocche, oltre – com’è ovvio – ad arricchire i soliti amichetti a suon di task force con 450 posti a sedere.
A questo proposito, avete mai fatto due conti? (“Grazie, di Conte ne basta uno” è una risposta carina ma vaniloquente). Proviamoci insieme: 450 esperti a 800 € al giorno per ciascuna capoccia fanno 360.000 Euro al giorno. La durata prevista era di due mesi, che comunque assommavano la bella cifra di 21 milioni e 600 mila Euro, ma quelli sono rimasti lì a pappare fino a metà giugno per cui a fine mese arriveremo a superare i 32 milioni di Euro! C’è da incazzarsi o no?
Perché signor Conte questi soldi non sono stati messi a disposizione di chi non ce la fa a portare a casa la cena invece di ingrassare centinaia di utili idioti che sono solo stati capaci di contraddirsi da una settimana alla successiva, oltre a prendere in giro scienziati che sapevano il da farsi?
Per inciso, vorremmo anche sapere perché siamo l’unico popolo europeo che gira ancora con le mascherine mentre in quasi tutta l’Europa occidentale tutto è già tornato alla normalità e non si parla assolutamente di una seconda ondata. O forse non siete ancora riusciti a piazzare tutte le mascherine di cui qualcuno si è affrettato ad approvvigionarsi? È strano anche il rincorrersi di voci circa la presunta conoscenza anticipata dell’arrivo del virus in Europa e di un mancato scambio di informazioni e comunicazioni in proposito tra il Ministero della Salute e i varie enti e associazioni sanitari italiani ed europei.
D’altro canto mettere un signore che si chiama Speranza a gestire il Ministero della Salute denota una lungimiranza degna di uno statista d’altri tempi. Il fatto poi che il ministro sia laureato n scienze politiche non deve aver disturbato minimamente né i sonni né tanto meno i neuroni di nessuno.
Chissà perché l’unica organizzazione con cui c’è stato scambio di informazioni, l’OMS – comandata da un marxista che deve tutta la sua carriera alla Cina – a quanto risulta ha fornito protocolli di cura talmente contorti e inutili che sarebbero morte meno persone se fossero state curate col Campari
Potremmo proseguire questa rassegna degli orrori all’infinito: materiale ce n’è a iosa. Dal pagamento di interi container di mascherine contrabbandato per aiuti alla Cina, alle proposte alla stessa Cina di acquistare una parte consistente del debito italiano, come se non avessimo già abbastanza guinzagli in mano a forestieri. Dalla strenua difesa di un vaccino forse inutile ma sicuramente ancora lontano (a dispetto del passato no-vax di una grossa fetta dell’attuale maggioranza) grazie a strani e poco chiari accordi con Bill Gates, fino alla recente scoperta di un presunto collegamento (molto danaroso, peraltro) tra il M5S e il presidente del Venezuela.
Insomma, pare che i rapporti più stretti li teniate con i peggiori marxisti massimalisti ancora viventi: da quando il papa ha stretto la mano a Castro vi siete andati a cercare qualunque pantegana che fosse un po’ più a sinistra?
Insomma, l’onestà e la coerenza albergano forse più in là, non certo in un palazzo dove i cagnolini al guinzaglio uggiolano di non volere il 5G e poi accettano a capo della madre di tutte le task force un Colao che ha guidato una compagnia telefonica nell’ultimo decennio!
Non intendo con questo discutere il ruolo o le capacità di un manager che ha avuto, tra l’altro, il pregio di svolgere questo incarico per il bene della nazione e senza compenso alcuno (chapeau!)
salvo i rimborsi spese. Mi rammarico però per il fatto che il 16 giugno scorso a Villa Doria-Pamphilj, annunciando la chiusura dei lavori della Task Force (alleluia!) il premier sia stato tanto cafone da non ringraziarlo per il lavoro svolto. È ben vero che Pascal diceva: “Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero dal casato più nobile”, ma ricordiamo anche il grande Totò: “Signori si nasce, cretini si muore”.