Covid-19, aiuti alle imprese


E’ stato varato un nuovo e concreto aiuto in favore delle imprese che effettueranno o hanno effettuato acquisti in materia di prevenzione Covid-19.
Infatti Invitalia, attingendo aI fondi Inail , per un totale di disponibilità pari ad € 50.000.000,00 garantisce la possibilità di un rimborso per l’acquisto di DPI.
L’importo massimo rimborsabile è pari ad € 500,00 per ogni addetto dell’impresa richiedente, fino ad un massimo di € 150.000,00.
La richiesta è articolata in 3 fasi:
1) le imprese dovranno effettuare la prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020, dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 18,00 mediante l’accesso ad uno sportello telematico dedicato sul sito www.invitalia.it .
2) sul sito sarà poi pubblicato un elenco delle imprese ammesse alle domande di rimborso , sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
3) La domanda potrà essere compilata ed inviata dalle ore 10.00 del 26 maggio alle ore 17.00 dell’11 giugno.
E passiamo ad analizzare i requisiti:
CHI PUO’ PARTECIPARE:
Possono richiedere il beneficio tutte le imprese costituite ed iscritte come “Attive” nel registro delle imprese, con sede principale oi secondaria sul territorio nazionale e non in liquidazione.
​Si può ottenere il rimborso fino al 100% delle spese sostenute e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile, importo da richiedere , minimo euro 500
COSA SI PUO’ ACQUISTARE
Tutti i DPI ovvero: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici, tutti gli acquisti dovranno essere effettuati e pagati, tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda. Le fatture devono risultare pagate attraverso conti correnti intestati all’impresa, con modalità che ne consentano la piena tracciabilità e l’immediata riconduciblità alla relativa fattura.
Le imprese collocate in posizione utile per la trasmissione delle domande di rimborso (FASE 3), potranno accedere alla procedura informatica attraverso idenitifcazione e autenticazione mediante Carta nazionale dei servizi (CNS) in possesso del legale rappresentante/titolare dell’impresa proponente, come risultante dal Registro delle imprese.
Inoltre, ai fini della gestione del procedimento connesso alla trasmissione della domanda di rimborso, è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e registrata nel Registro delle imprese, come previsto dalle norme vigenti in materia nonché della firma digitale.