De Luca si cala le braghe: si ai cibi da asporto e via le mascherine ai “cinghialoni“


È bastata una breve riunione con i rappresentanti delle Camere di commercio delle province campane per fare abbassare le penne allo sceriffo De Luca.

Dopo l’ennesimo show del venerdì sera, in cui annunziava l’Ordinanza regionale n.41 contenente stringenti provvedimenti che avrebbero continuato a limitare il commercio dei cibi da asporto, il rais della Campania si è incontrato coi rappresentanti delle Camere di Commercio della Campania (Ciro Fiola – Napoli, Andrea Prete – Salerno, Tommaso de Simone – Caserta, Oreste La Stella – Avellino, Antonio Campese – Benevento) che, evidentemente, lo hanno costretto a ritornare sui suoi passi consentendo la vendita per asporto di cibi e bevande.

D’altra parte anche Confcommercio aveva mosso pesantissime critiche sull’operato del Governatore della Campania asserendo che “Il Piano Socio-Economico della Regione Campania non e’ lo strumento adeguato per dare respiro alle imprese, travolte dall’emergenza coronavirus. Esso ha un indubbio valore sul piano dell’assistenza alle fasce piu’ deboli della popolazione, ma, per evitare la scomparsa di gran parte delle imprese campane e dei posti di lavoro, occorrono misure assai piu’ incisive”.

Insomma, era almeno necessario dare una boccata di ossigeno alla ristorazione, settore oramai asfittico, già pesantemente penalizzato dalle vicissitudini dell’epidemia e che vede un futuro ancora incerto sia in termini di date di riapertura al po loco che di modalità di accesso e permanenza ai tavoli dei clienti.

D’altra parte, coi dati epidemici in costante calo e l’indice Ro sotto il valore di uno, il che indica una fase di regressione dei contagi, non sembra davvero più sostenibile il rischio del fallimento di migliaia di imprese solo per mantenere l’aura di uomo forte Salvatore della Patria.

Analogamente De Luca ha dovuto rimangiarsi anche la definizione di “cinghialoni” dato ai runner non più giovanissimi, nel suo discorso (dal vago sapore sessista, quando accenna alle “belle ragazze toniche delle pubblicità televisive, con fuseaux aderenti, quelle cose che magari ti riconciliano con la natura”) e ha eliminato l’assurdo obbligo delle mascherine in occasione della corretta mattutina.

Chissà, avrà forse inciso la garbata (ma ironica) risposta data al Governatore da Sandro Del Naia, il Presidente della Fidal (la Federazione Italiana di atletica leggera) Campania, che ha ricordato quanto salutare sia l’attività fisica aerobica e ha invitato De Luca a provare la marcia diventando, così, un simpatico leprotto.

Sia come sia, un dietrofront così rapido raramente si era visto. Talmente precipitoso che la correzione di rotta è giunta con l’Ordinanza regionale n.42 oggi (NDR: ieri) ai giornali con vistosi errori anche nella data e nel numero dell’ordinanza a cui si riferiva.

Resta ora solo il nodo delle mascherine ancora imposte alla gente e sulle quali molti esperti nutrono dubbi sulla reale efficacia.

Così che, mentre in altre aree del paese si seguono le ben più raziocinanti norme del DPCM nazionale, che indica l’uso delle mascherine solo negli ambienti pubblici affollati o confinati (ossia al chiuso) oltre che nei mezzi pubblici in Campania, dove la situazione dei contagi è ben migliore che in altre regioni, anche chi si trova in luogo pubblico aperto e lontano parecchi metri da altra anima viva le dovrà assurdamente portare.

Quelle della Campania, poi, sembrano solo pezzi di tela e men che meno si possono dire DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) ma dato che lo stesso De Luca le ha volute fortemente facendole diventare la traccia distintiva del suo attivismo politico (pazienza che siano costate alla collettività ben 4,5 milioni di euro), forse non poteva proprio fare dietro front anche su questo argomento.

Una cervellotica ossessione del rais campano a voler essere buoni ma, fortunatamente, l’Ordinanza regionale n.41 durerà solo pochi giorni ossia sino al 10 maggio – come dire tanto rumore per nulla – e poi, a Dio piacendo (no, non De Luca…), anche questo problema si risolverà.

Vincenzo De Luca