Comunque una data da ricordare


Che brutta giornata!…..se si è Abdullah Atalar, insigne accademico turco presso la Bilkent University di Ankara. Quest’uomo, divenuto famoso suo malgrado, è nato l’11 aprile 1954, in una data che un professore di Scienze Politiche della prestigiosa Università di Cambridge, ha definito essere la più insignificante di tutto il XX Secolo.
Il docente in questione è William Tunstall-Pedoe, uno studioso britannico, appassionato di informatica, di intelligenze artificiali e di altre tecnologie profonde. Tundstall, che vive a Londra e lavora a Cambridge, che si sposta frequentemente a Toronto, in Canada e su entrambe le coste degli Stati Uniti, è a capo di un progetto di ricerca, chiamato “True Knowledge” (Vera Conoscenza). Questo sistema algoritmico non è altro che un database in grado di sviluppare software per la spiegazione e la risoluzione di criptici cruciverba (le “terrificanti” soluzioni inserite nelle ultime pagine delle riviste specifiche).
Nel 2009, supportato da un qualificato team universitario di tecnici, ha avuto l’idea di sfruttare il suo algoritmo per indicizzare più di trecento milioni di fatti di tutto il mondo, secondo una sceneggiatura costantemente scansionata che legava eventi, persone e luoghi a punti nel tempo al fine di elaborare, in modo univoco, un responso obbiettivo ad un qualsiasi quesito. Alla domanda: “Qual’è stato il giorno più noioso degli ultimi 110 anni di storia?”, è scaturita una risposta che lo ha individuato nell’11 aprile 1954.
Validissimo il vecchio detto “Solo le persone noiose si annoiano”. Ma secondo tale ricerca, l’aforisma non ha valore per quella monotona domenica di 66 anni fa, tenuto conto che, in quella data, non è morto alcun personaggio prestigioso; non si sono verificati terremoti, né assassinii o eroiche imprese sportive; non ci sono state scoperte scientifiche, matrimoni celebri o nascite importanti. Solo 24 ore di pura, semplice e banale normalità.
Se la noia si identifica con la mancanza di stimoli o di azione, una giornata noiosa è quella in cui non si verifica nulla di interessante, stimolante o, addirittura, di disastroso. E’ quanto “True Knowledge” ha sfogliato sul suo catalogo di avvenimenti, confrontando ogni dì con significative vicende (o loro mancanza), giudicando l’11 aprile 1954, assolutamente meritevole di un tale discutibile “onore”.
“The Telegraph”, noto quotidiano inglese, nel 2010, indagando, perplesso, sull’esito della ricerca di Tundstall, ha evidenziato con un articolo che, in quell’ineluttabile giorno, il Partito Socialista ha vinto le elezioni amministrative in Belgio; che il mondo ha dato l’estremo saluto a Jack Shufflebotham, un famoso calciatore inglese che giocò nella “League” per il Notts County, per il Birmingham e per l’Oldham Athletic; e che, oltretutto, è nato Abdullah Atalar, scienziato ed accademico turco, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Bilkent, della quale è anche Rettore, dopo essersi laureato presso l’Università di Stanford, in California, e specializzato all’Università Tecnica del Medio Oriente, ad Ankara. “Atalar”, ha sottolineato il giornale, “ha avuto una lunga e distinta carriera, con una moglie e tre figli a casa. Ci sembra proprio un tipo interessante”.
Tundstall, per tutta risposta, ha osservato, non senza il classico umorismo britannico, che (lett.) “senza dubbio i genitori di Abdullah hanno avuto una giornata molto emozionante, anche se non lo è stato per nessun altro e, sebbene in quasi ogni giorno del Ventesimo Secolo sia nata una persona illustre, per qualche ragione l’11 aprile 1954 non è tra questi. L’unico evento è la sua nascita e lui rimane, senza dubbio, un valente studioso e scienziato”.
E pensare che per quella data era previsto addirittura un Colpo di Stato, poi sfumato, nell’allora piccola colonia francese dello Yanoon, in India.
Lo studioso britannico ha più volte sottolineato che l’algoritmo “True Knowledge“ non è stato, a suo tempo, progettato solo per cercare i giorni più irrilevanti dell’anno. Tutt’altro. E’ un software complesso ed articolato, in grado di rispondere ad innumerevoli svariate tipologie di domande inerenti a tutto lo scibile umano, software che può essere, peraltro, interrogato online da chiunque.
Ironia della sorte, quell’11 aprile, scritto in rosso sul calendario, ha ottenuto una particolare fama proprio per la sua estrema insignificanza. Così, bollato come “il giorno più noioso della storia”, si è simpaticamente trasformato in una ricorrenza molto, ma molto, meno…..noiosa!