Italiani rinchiusi a casa ma assenti per Poste Italiane


Sembra incredibile che i postini di Poste Italiane non trovino i destinatari delle raccomandante di questi tempi ma è quello che è accaduto a Napoli.

Un nostro lettore, M. C., ci ha riferito che il 17 marzo scorso ha trovato un avviso di giacenza nella cassetta postale.

Ovviamente si è molto meravigliato in quanto, a causa delle misure chieste dal governo per contrastare la diffusione del Coronavirus, si trovava in casa con l’intera famiglia.

Il regolamento postale invece parla chiaro e il portalettere deve curare la consegna della missiva raccomandata nelle mani del destinatario (o del portiere dello stabile se autorizzato a ciò) e solo in caso di sua assenza lascerà l’avviso di giacenza.

Anche volendo far valere le nuove direttive previste a valle del Decreto Cura Italia, entrato in vigore proprio il giorno 17 marzo, il portalettere una volta giunto quando all’indirizzo di destinazione avrebbe dovuto controllare la presenza del destinatario o di altra persona abilitata a ricevere la raccomandata (familiare convivente, lavoratore dipendente, portiere dello stabile) e, a questo punto, – anziché effettuare la consegna a mano – immettere il documento nella cassetta della posta (o in un altro punto valido, ad esempio sotto la porta), senza avere un contatto ravvicinato con la persona che riceve.

Fatto sta che il postino ha invece lasciato un avviso di giacenza che costringerà il malcapitato destinatario a recarsi in un ambiente chiuso e frequentato da molti, con grave rischio di contagio, per il ritiro della raccomandata.