Due pesi e due misure: la morale nell’epoca del governo Conte bis


Due casi simili a confronto ma con esiti molto diversi quello della maestra Lavinia Flavia Cassaro (NDR: a sx nella foto) e quello della professoressa Eliana Frontini (NDR: a dx nella foto).
Come molti ricorderanno nel corso di una manifestazione tenutasi a Torino il 22 febbraio 2018 la maestra Lavinia Flavia Cassaro, precaria con contratto triennale in un istituto comprensivo di Torino, fu immortalata in un video, poi divenuto virale sui social, mentre urlava alle Forze dell’Ordine presenti per garantire la sicurezza pubblica “Dovete morire tutti!” Col risultato d’essere sospesa e poi licenziata nel mese di giugno.
Caso sostanzialmente analogo, ma con esito diametralmente opposto, quello della professoressa Eliana Frontini, docente di storia dell’arte a Novara, che il 26 luglio scorso aveva esultato sul web in occasione dell’uccisione del brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, accoltellato ripetutamente da un balordo americano che col suo complice gli avevo teso un agguato. Per la professoressa Frontini, che aveva affidato ad internet il suo epitaffio al povero Cerciello con un laconico “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”, nei giorni scorsi è giunta la decisione di reintegrarla ed è già tornata al lavoro.
Insomma due casi di vilipendio a Servitori dello Stato, sostanzialmente uguali nel merito ma con esiti assai differenti ed è lecito chiedersi il perché di tale differenza.
L’unica variabile sembra essere che la Cassaro ha avuto la sfortuna d’essere giudicata, in via definitiva, durante il mandato del governo giallo-verde mentre la Frontini ha potuto beneficiare della circostanza d’essere giudicata già durante il nuovo indirizzo governativo giallo-rosso verso cui si sta incamminando l’Italia.
Insomma sembra che per un dipendente pubblico il cui delicato compito, tra l’altro, è quello d’essere di riferimento etico e morale per le nuove generazioni, faccia la differenza essere giudicato in periodo di governo di centro destra piuttosto che di centro sinistra.
Nella buona sostanza mentre esiste lo spettro della sanzione se il governo ha una certa tendenza politica e una certa dirittura morale diventa accettabile vilipendere i Servitori dello Stato se il governo ha una diversa tendenza politica è ben altro indirizzo etico.
Insomma non solo due pesi e due misure ma anche il chiaro esempio della decadenza (basterebbe ricordare i fattacci di Bibbiano sulle adozioni facili gestiti, per lo più, da loschi figuri afferenti o simpatizzanti della sinistra e su cui oggi sembra essere calato il velo dell’oblio da parte dei grillini) che certe diverse etiche e morali comportano e verso cui la povera Italia nuovamente sta incedendo.