Valore Cultura di Generali Italia a Palazzo Bonaparte


Nel cuore di Roma, Generali Italia apre il primo spazio Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte, lo storico palazzo, conosciuto per il suo balconcino verde dove Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, osservava il via vai dalle feritoie della verandina tra Piazza Venezia e via del Corso. Dopo un importante restauro, il Palazzo diventa un nuovo polo di arte e cultura per la comunità grazie alla partnership con Arthemisia: in uno degli edifici storici più belli e preziosi di Generali saranno accolte mostre, eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani. Il 6 ottobre 2019 arriverà, infatti, la prima mostra “Impressionisti segreti” con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac. Per celebrare l’evento, il 9 luglio Palazzo Bonaparte ha aperto le sue porte per i suoi cittadini con #PalazzoinMostra.
Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia, ha dichiarato: “Palazzo Bonaparte rappresenta un nuovo passo lungo il percorso tracciato da Generali Valore Cultura in questi ultimi anni. Un progetto che nasce proprio con l’idea di rendere vivo il patrimonio artistico e culturale con iniziative di partecipazione e accessibilità offrendo esperienze innovative, coinvolgenti per le persone e rilevanti per l’intera comunità. In 3 anni, gli eventi di Generali Valore Cultura hanno coinvolto oltre 3,5 milioni di persone con molta attenzione ai giovani e alle famiglie.”

Valore Cultura è, infatti, il programma pluriennale di Generali Italia nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio. Con Valore Cultura Generali ha sviluppato e consolidato relazioni con i grandi teatri lirici, con operatori culturali specializzati nelle grandi mostre e sviluppato progetti con artisti di rilievo. Sono queste partnership importanti che in tre anni hanno permesso di coinvolgere 3,5 milioni di persone in 80 iniziative artistiche e culturali, 20.000 ragazzi e studenti in laboratori e progetti culturali, offrendo oltre 80.000 accessi gratuiti. Palazzo Bonaparte, con i suoi 3 secoli di storia, è testimone dei fatti storici italiani: da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, alla statua del Marte Pacificatore di Canova. Con i suoi circa 3 mila metri quadrati di mosaici, affreschi e stucchi, Palazzo Bonaparte è uno scrigno barocco dal rigore rinascimentale, opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi. Dal 1972 è parte del patrimonio immobiliare di Generali. Palazzo Bonaparte diventa oggi il primo spazio Generali Valore Cultura che si affaccia su Piazza Venezia, accanto alla sede della Compagnia che al suo interno ospita “Radici del Presente”, un museo con una collezione archeologica di età romano imperiale pensato appositamente per i giovani, dove dal 2016 sono organizzate lezioni tematiche gratuite dedicate alle scuole.
Dalla sua fondazione nel 1677 (i lavori iniziarono vent’anni prima, nel 1657) Palazzo Bonaparte ha visto avvicendarsi le famiglie romane dei Cervini, Margani, D’Aste e Rinuccini fino ad essere acquistato nel 1818 da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che visse in questo palazzo situato all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, fino alla morte, avvenuta nel 1836. Fu proprio lei a volere il famoso balconcino verde, tutt’oggi visibile proprio dallo scorcio tra Piazza Venezia con via del Corso, diventato simbolo del Palazzo stesso dove Madame Mère – così firmava Letizia Bonaparte la sua corrispondenza con i Sovrani dell’epoca – trascorreva le sue giornate osservando il passaggio delle carrozze nella Roma di inizio Ottocento quando, ormai ottuagenaria, era impossibilitata a uscire di casa.
Sempre a lei lo scultore Canova regalò il modello in gesso della gigantesca statua del Marte Pacificatore, dedicato alla figura dell’Imperatore, ancora oggi conservato al centro dell’anticamera dei suoi appartamenti.
L’importante intervento di restauro di Palazzo Bonaparte, gestito da Generali Real Estate SGR, è durato oltre dodici mesi e ha riguardato sia gli spazi interni che l’esterno dell’edificio, con l’obiettivo di rinnovare e rendere più funzionali gli ambienti, esaltando al tempo stesso tutti gli elementi architettonici, storici e decorativi. Il grosso dei lavori si è concentrato ai tre piani superiori, che sono stati sottoposti ad un restauro integrale dal punto di vista architettonico ed impiantistico. L’installazione di nuovi pavimenti, di illuminazioni LED e impianti di climatizzazione di ultima generazione, unita al recupero dei controsoffitti a cassettoni e al rifacimento delle pareti, ha così contribuito a fare di questi spazi degli uffici moderni e pienamente modulabili, adatti alle esigenze di società ed enti alla ricerca di una sede in cui efficienza e prestigio, storia e modernità, trovano un equilibrio perfetto.