Napoli: sonoro flop per Giggino l’Ammiraglio


L’aveva detto e l’ha fatto. Quando si tratta di flop, infatti, Luigi De Magistris è uomo di parola.

Tutti ricorderanno che il sindaco di Napoli aveva promesso di dotare la città di una sua “flottilla” costituita da centinaia di imbarcazioni, con la quale istituire un servizio taxi per i migranti.
Anzi, se ne era parlato addirittura in un Consiglio comunale al punto che dai banchi dell’opposizione il Consigliere Marco Nonno (NDR: Fratelli d’Italia) aveva suggerito di aggiungere almeno due sommergibili tascabili alla corposa flotta di superficie caldeggiata dal Sindaco.
Insomma una vera e propria flotta navale al punto tale che in città, oramai, non ci si riferiva più a De Magistris appellandolo come “Sindaco De Magistris” ma come “Giggino l’Ammiraglio”.

Complice il bel tempo e per fare le cose per benino il buon Giggino aveva anche avvisato la Capitaneria che il 29 giugno, per celebrare la “giornata del rifugiato” (NDR: che però cade ufficialmente il 20 giugno), ci sarebbe stato un corteo di ben 60 barche, di cui 36 a vela, 12 a motore e 15 a remi, che dal Molosiglio sarebbero andate fino a Pozzuoli e ritorno.

Tronfo ed impavido, come solo un condottiero e lupo di mare lungamente navigato può essere il sindaco, pardon, Giggino l’Ammiraglio, si è messo in ieratica posa di comando a prua della barca ammiraglia e coraggiosamente, fendendo gli elementi col suo petto, ha condotto l’oceanico corteo di barche tra i perigliosi flutti.

Peccato che le barche presenti non fossero le centinaia unità di cui De Magistris farneticava nelle settimane precedenti alle europee quando, a metà marzo scorso diceva: “Presto vareremo la flotta napoletana. Salveremo i migranti”. Ed ancora: “Il 22 giugno faremo questa iniziativa con cui creeremo una flotta napoletana. Saranno circa 400 le imbarcazioni in mare”.

Beh, si dirà, però sessanta barche sono sempre quasi cento natanti…! E no, le barche alla partenza erano solo una decina a cui, lungo il tragitto, se ne sono aggiunte altrettante (alcune, per amore di precisione, erano solo dei gusci di noce). Insomma solo una ventina di barchette, numero confermato da “Repubblica” (giornale notoriamente attento verso variopinti cortei terrestri e ora anche marini), e l’occasione sarà al massimo stata utile per prendere un po’ di tintarella.

Peccato per il vanaglorioso Giggino che, dopo questa ulteriore cocente delusione, dovrà accantonare i sogni d’Ammiraglio e ritornare alla dura realtà di sindaco di fine mandato e con nessuna prospettiva seria per il suo futuro politico.

Ma dato che è ancora sindaco, piuttosto anche a una fantomatica e ridicola flottilla partenopea, bene farebbe De Magistris a pensare alla nuova emergenza rifiuti che pare si stia nuovamente profilando in città.