Calcio – Il Napoli si perde nel fumo di Londra


È un primo tempo da dimenticare quello giocato dalla squadra di Ancelotti giovedì 11 aprile all’Emirates Stadium contro i Gunners. Nel grigio fumo londinese il Napoli, per 45 minuti, è rimasto nascosto, e così facendo ha incassato 2 reti pesanti nella prima gara dei quarti di Europa League. Solo la presenza di uno strepitoso Meret, a difesa della porta azzurra, ha evitato che il passivo del Napoli potesse essere ancora più pesante.

Con un approccio sbagliato alla gara è stato regalato un tempo all’Arsenal che è partito subito fortissimo mandando in tilt il centrocampo azzurro in costante difficoltà. Al 15’ segna Ramsey, futuro juventino, e al 25’ raddoppia l’Arsenal con l’aiuto di una sfortunata autorete di Koulibaly.

Cambio di passo nel secondo tempo, dove finalmente il Napoli esce dagli spogliatoi e si presenta in campo sicuramente più attento. Alza il baricentro, riesce a contenere i danni, prova a colpire creando più di un’occasione, ma ne sciupa almeno un paio ottime targate Insigne e Zielinski. Un gol fuoricasa avrebbe certamente reso meno complicato il match di ritorno, regalando qualche speranza in più nell’ottica del passaggio alle semifinali.

Oltre al gioco che ormai difetta da parecchie settimane, anche i singoli sono apparsi spenti e poco attivi. Le avvisaglie fornite dalla sconfitta ad Empoli e dal pareggio in casa con il Genoa, hanno avuto poca considerazione e subito liquidate con alibi di fantasia. La realtà purtroppo è un’altra: a questo punto della stagione mancano ricambi all’altezza che possano assicurare tranquillità. In campionato, il vantaggio accumulato nel viaggio di andata per mettere al sicuro il secondo posto, rischia così di polverizzarsi. Ma quello che più conta, in una stagione dove non è stato mai veramente in palio lo scudetto, è rischiare di trovarsi fuori anche dall’Europa League per colpa di 45 sciagurati minuti. La squadra che ha intimorito il PSG ed il Liverpool, nel girone di Champions è sparita, e si sente forte la mancanza di un centrocampo organizzato. È probabile che Hamsik sia stato lasciato andare via un po’ troppo a cuor leggero? Manca chi detta i tempi, la difesa soffre l’assenza di Albiol e l’attacco non sempre gira. Difficile individuare in questo Napoli il gioco di Ancelotti perché questa squadra non offre un gioco, e fino a quando c’erano i risultati questa carenza passava in secondo piano, mentre adesso risulta evidente.

Una settimana di lavoro duro aspetta Mr. Ancelotti per cambiare la faccia a questa squadra irriconoscibile. Occorrerà ripartire dalla ripresa di Londra, passando per la trasferta di Chievo, per salvare ciò che di buono è stato fatto, evitando errori e imprecisioni, e tentare di ribaltare il risultato. Missione difficile ma non impossibile. Giovedì 18 aprile al San Paolo ci sarà l’aiuto del pubblico napoletano che sicuramente non farà mancare il suo sostegno alla squadra, ma in campo, questa volta, dovranno scendere 11 leoni audaci, convinti, vogliosi, sicuri, decisi, in pratica dovrà scendere nell’arena di Fuorigrotta il Napoli che fa il Napoli.