Tulum, la perla messicana della riviera Maya


All’estremità meridionale della Riviera Maya sorge il sito archeologico di Tulum che s’affaccia su di uno splendido tratto costiero, con baie dalle sabbie candide e dalle acque turchesi. La sua particolare posizione, sulla costa a picco sul mare, ha fatto sì che Tulum fosse la prima città Maya ad essere avvistata dagli spagnoli.

Tulum infatti è una parola Maya che indica difesa, ed è forse questa la vocazione che aveva il sito, vista la sua posizione sulla costa poco tipica nella tradizione Maya, facilmente attaccabile a patto che si riuscisse a trovare il varco tra l’insidiosa barriera corallina.
La città Maya di Tulum è circondata da una cinta muraria ed è dedicata al “Dio che scende”, forse il Dio Sole, raffigurato con sembianze umane e con la testa verso il basso.

Tra i monumenti di maggior rilievo sicuramente meritano una visita il Tempio degli Affreschi e il Tempio del Dio discendente del “El Castillo”.
Il primo, posto esternamente al recinto che delimita il nucleo originale della città, è ornato da maschere di stucco mentre nel suo unico vano interno si notano resti di affreschi rappresentanti i tre regni dell’universo Maya: quello dei morti, quello dei vivi e quello del Dio creatore e del Dio della pioggia. Il secondo, al quale si accede mediante una ripida scalinata, è eretto su una scogliera dalla quale è possibile ammirare l’intera costa. E’un luogo di una bellezza ineguagliabile.

Le finestre feritoie che danno sul mare aperto fanno pensare che l’edificio non fosse soltanto adibito a funzioni cerimoniali ma funzionasse anche come faro. Infatti sembra che la città fungesse anche da guida ai naviganti, oltre che da un importante porto commerciale, con effetti di luce che attraverso le finestre del “castello” indicavano il giusto percorso alle imbarcazioni, nella migliore tradizione astronomica Maya!

Anche se si sono incontrate iscrizioni, del secolo VI, la maggior parte degli edifici furono costruiti attorno all’anno 1200, momento in cui Tulum raggiunse il suo splendore.
Durante questo periodo, le attività commerciali degli abitanti del sito, si estendevano a punti distanti, come dimostra il ritrovamento di oggetti di silice e vasi di ceramica provenienti da tutta la penisola dello Yucatan, e giade del Guatemala.
L’aspetto più affascinante di Tulum è la posizione perché una volta arrivati sembra di essere lontanissimi dal mare: un grande parcheggio, i soliti venditori di souvenir, banchetti allestiti sulla terra battuta accanto all’ingresso poi un prato verde e il sole caldo che fa uscire le iguane allo scoperto. Si cammina tra le rovine Maya fino ad arrivare all’incredibile ma atteso mar dei Caraibi con quell’azzurro inconfondibile e le onde di spuma bianca.

Qui la natura la fa da padrona, niente resort o folla di turisti. Inoltre tutte le spiagge intorno a Tulum sono pubbliche. Bisogna essere pronti a vivere un’esperienza unica e coinvolgente in un Paese dove arte, natura e cultura fanno di questa terra incantata una meta unica al mondo da visitare.

Il viaggio in Messico però non si limita solo a Tulum perchè si scoprono altre città, molti siti archeologici e località immerse nella natura. Per gli sportivi è possibile praticare equitazione, tennis, golf, nuoto, sci acquatico, surf, windsurf, pesca, immersione, snorkeling e vela.
Cosa desiderare di più? Un mondo di opportunità per vivere il Messico in ogni sua forma!!
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Nota del direttore:
Con questo pezzo si unisce alla famiglia di WeeklyMagazine la giornalista Francesca Sirignani che, di tanto in tanto, proporrà scritti su luoghi e resoconti di viaggi alla scoperta di culture vicine e lontane in giro per il mondo.