Gli aneddoti sull’ora legale (tornata stanotte)


L’ora legale introdotta stanotte ci ha fatto dormire un’ora in meno per un giorno ma da oggi, per tutta la sua durata, ci regala un’ora in più di luce pomeridiana.
Nelle prime ore dopo la scorsa mezzanotte, infatti, abbiamo tutti messo l’orologio un’ora avanti per cui, in un istante, le due del mattino sono diventate le tre.
Il provvedimento, che potrebbe essere l’ultimo in virtù della paventata abolizione dell’alternanza annuale tra ora solare e ora legale, non riguarda solo l’Italia ma la quasi totalità dei paesi dell’emisfero boreale (ossia quello a nord dell’equatore), ha ragioni di risparmio economico e di salvaguardia dell’ambiente.
Difatti il nuovo orario comporta un’ora di luce in più consentendo una maggiore produttività (ad es. di tutte quelle attività che si svolgono all’aperto), un minor consumo di energia elettrica per scopi di illuminazione e, di conseguenza, una minore immissione in atmosfera di gas nocivi.
I vantaggi inerenti l’introduzione dell’ora legale sono così evidenti che moltissime nazioni, anche non europee, la adottano.
Il risparmio energetico conseguito lo scorso anno solo in Italia, infatti, è stato di ben 573 milioni di kilowattora e si è avuta una minore immissione in atmosfera di 300 mila tonnellate di anidride carbonica.
Si immagini quindi a livello planetario quale può essere il beneficio.
Ciò nonostante, ci sono paesi che hanno deciso di non utilizzare il Daylight Saving Time. Notevolissime eccezioni, infatti, sono ad esempio la Russia o il Giappone.
L’ora legale fu inventata nel diciottesimo secolo dall’americano Beniamino Franklin, l’ideatore del parafulmine. Questi, da genio poliedrico quale era, intuì i vantaggi che lo spostamento di un’ora delle lancette degli orologi poteva comportare.
In Italia l’ora estiva fu introdotta per la prima volta nel 1916 ma è stato solo nel 2001 che l’Unione Europea ha stabilito a livello comunitario che le lancette degli orologi avanzassero di un’ora alle due del mattino dell’ultima domenica di marzo.
Tale operazione, da ricordarsi di fare manualmente per gli orologi, è invece solitamente automatica per telefonini, tablet e pc in quanto questi dispositivi sono connessi al web e sincronizzano in automatico il loro orologio interno tramite la rete.
L’introduzione dell’ora legale, tuttavia, potrà comportare anche qualche piccolo aspetto negativo.
Il repentino avanzare di un’ora, infatti, causerà al tre per cento degli italiani piccoli disturbi per qualche giorno inerenti l’insonnia notturna o la sonnolenza diurna. A costoro, purtroppo, non potremo dire di tener duro in quanto il ritorno dell’ora solare, ossia quella naturale, è fissato alle due del mattino dell’ultima domenica di ottobre, data per la quale si saranno oramai assuefatti da tempo al differente timing dettato dall’orario estivo.
Sia come sia, si ripasserà all’ora solare alle 03.00 di domenica 27 ottobre prossimo.